La fine del mondo? La macchina della paura esiste da sempre ma adesso ha imparato a fare i soldi
Tra pochi giorni, venerdì prossimo, sarà il 13.0.0.0.0 e il mondo finirà, non è chiaro come, ma la profezia Maya dice questo. Lo strano numero è quanto spetta, secondo il calendario semplificato di quell'antico popolo americano, al nostro più umano 21.12.2012. Ovviamente non esiste nessuna profezia, checché se ne dica, ed è inutile controbattere l'infinita serie di bufale, queste sì cosmiche, che si sono succedute su questo argomento: pianeti che sarebbero apparsi all'improvviso facendoci a pezzi, un tal Nibiru, asteroidi più grandi del Texas che ci vengono addosso, come ha trasmesso un importante telegiornale nazionale un mesetto fa cadendo nella trappola tesa da un finto sito di Cnn.
Inutile, perché chi vuole "credere" non viene convinto neanche dall'evidenza più lampante: un asteroide grande come il Texas, 20 volte l'Italia, lo potremmo vedere a occhio nudo da varie settimane. Si studiano comunque soluzioni di backup nel caso il mondo non finisse: forse è invece l'inizio di una nuova era, ovviamente di felicità. Peccato che tuttora un centinaio di guerre sanguinose siano purtroppo in atto.
La macchina della paura esiste da sempre, la prima "fine del mondo", predetta con un documento certo, e rimasta inevasa, è descritta in una tavoletta assira del 2.800 avanti Cristo. Semmai nell'epoca della tecnologia e della rete la "macchina" ha imparato a fare soldi, con blog terrificanti e ignoranti, purtroppo seguiti anche da tante persone che poi vivono nell'ansia. Sono circa 3 milioni i link che si trovano con Google se si cerca "end of the world 2012" e la tecnica usata dagli imbonitori virtuali è banale: si attirano utenti con notizie inesistenti e si fidelizzano promettendo altre rivelazioni, facendo qualche soldo con la pubblicità, libri e un po' di merchandising.
Il senso del ridicolo poi non li sfiora: il sito "ufficiale" del 2012, da qualche giorno offre il manuale per sopravvivere, al 50% di sconto ma per "un tempo limitato". A riferire fini del mondo furono peraltro anche grandi uomini, da Cristoforo Colombo, a Newton, il grande fisico matematico di fine '600, che però era anche un apprendista mago e quella volta i numeri li dette.
Eppure sappiamo che, se non ci distruggeremo prima da soli, la fine ci sarà. Fra 4 miliardi di anni il Sole si espanderà e la Terra finirà arrostita, di questo siamo sicuri. E una Supernova, stella gigantesca, potrebbe scoppiare non troppo distante da noi e folgorare la vita sulla Terra, per non parlare poi del fatto che un asteroide di notevoli dimensioni può sempre arrivarci addosso, basta guardare la butterata Luna per convincersi. Uno da 5 chilometri per 3 di pura roccia è passato nella notte del 12 scorso a "soli" 7 milioni di chilometri dalla Terra e il suo urto avrebbe l'effetto di una bomba da 2 megatoni, farebbe fuori 500 chilometri quadrati di territorio.
È poi meglio che non si sappia che i cosmologi litigano in continuazione sul destino dell'Universo intero: continuerà a espandersi o diverrà un posto buio e privo di qualunque possibilità di vita? C'è poco da fare, oggi sappiamo di essere in 7 miliardi su un piccolo pianetino in una galassia che contiene 100 miliardi di stelle e che viaggia assieme a miliardi e miliardi di altre galassie. Ma pensiamo comunque di essere noi i padroni.
Come sempre nelle bufale sulla fine del mondo c'è un posto salvifico per pochi eletti. Stavolta con 2.000 euro si può affittare una camera nel paese di Bugarach, in Francia ai confini con la Spagna 190 abitanti circa, che da secoli prospera su varie bufale. Lì sarebbe sepolto il Santo Graal, lo cercarono anche personaggi importanti, da Victor Hugo a Steven Spielberg, e lì la fine del mondo non arriverà. Come mai? E chi lo sa, non importa ma ci "credo". Per la scienza ritornare il 22.12.2012.
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