Crollano due palazzine a Palermo: trovata la quarta vittima. Inchiesta per disastro colposo
E' stata trovata la quarta vittima del crollo di due palazzine venute giù la scorsa notte a Palermo, probabilmente per un cedimento strutturale. Si tratta di Elena Trapani, 74 anni. La donna viveva con il nipote, anche lui morto nel crollo. Deceduti anche due anziani coniugi. Le vittime sono Ignazio Accardi, di 82 anni, e Antonino Cinà, 54 anni, nipote di Accardi, la moglie dell'82enne, Maria La Mattina, di 80 anni, e la zia del 54enne, Elena Trapani, 74 anni. Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco e alla Polizia, c'è anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha organizzato l'ospitalità per le famiglie evacuate. Una violenta grandinata, preceduta e seguita da acquazzoni, sta rallentando le operazioni di ricerca e il lavoro dei vigili del fuoco. La pioggia ha trasformato i detriti degli edifici in fango. Gli abitanti di via Bagolini, la strada in cui erano le palazzine venute giù, raccontano che dieci anni fa, nella stessa via, si è verificato un altro crollo. La Procura di Palermo ha aperto una indagine per disastro colposo.
Sette feriti, anche tre bambini - Al terzo piano viveva invece Giuseppe Tarantino (dipendente della società di navigazione Grimaldi) con sua moglie Rosalia e insieme a i figli di Luigi 19 anni e la figlioletta di 7 che ha riportato una ferita all'occhio suturata con sette punti. La moglie invece è rimasta ferita alla gamba. Il marito è in osservazione per un trauma cranico. Quattro persone sono rimaste intossicate dalle polveri prodotte dal crollo. Due bambini e un uomo di 35 anni e una donna di 32 anni che sono stati soccorsi dal personale del 118. In totale sono 20 gli sfollati. Nella notte otto sono state sistemate in un alloggio. L'unità organizzativa emergenze sociali del comune ha individuato alcuni bed and breakfast per altre persone rimaste senza casa. Un ristorante sta organizzando il servizio pasti.
Il crollo improvviso - Gli edifici, che sorgevano in via Sebastiano Bagolino, già da tempo avevano insospettito gli inquilini con ripetuti scricchiolii. Fino a lunedì sera, quando allarmati da quei rumori sospetti, hanno deciso di chiamare i Vigili del Fuoco. Una mossa che si è rivelata previdenziale, dal momento che i pompieri, intuendo il pericolo imminente, hanno portato in salvo alcune persone. Intorno alle 23,30 però, durante la fase d'evacuazione, la struttura è collassata su se stessa. Tra i superstiti c'è anche un cagnolino. Dopo averlo salvato, i Vigili del fuoco lo hanno anche accarezzato lungamente per tranquillizzarlo. Il cane sta bene. Continua intanto, incessante, il lavoro dei soccorritori tra le macerie.
La testimonianza dei vigili del fuoco - "Siamo intervenuti intorno alle 23.10 - ha spiegato il comandante dei Vigili del Fuoco di Palermo Gaetano Vallefuoco - la situazione era critica e si è deciso di evacuare subito le palazzine. Una parte delle persone sono riuscite a mettersi in salvo, ma mentre facevamo questa operazione, i due edifici sono implosi". Solo per una pura coincidenza, dunque, il bilancio non è stato ulteriormente drammatico, dal momento che quando le palazzine sono crollate, i Vigili del Fuoco erano appena usciti portando in salvo un disabile.
Gli inquilini scampati al crollo - "Da un anno avevano costruito un quarto piano e la casa si era riempita di crepe e si sentivano continui scricchiolii. Oggi i rumori hanno fatto preoccupare più del solito e abbiamo chiamato i Vigili del fuoco, che ci hanno fatto immediatamente sgombrare. Qualche minuto dopo è venuto giù tutto". E' il racconto di Giuseppina Ferrara, che con la sua famiglia viveva al terzo piano di una delle due palazzine crollate. "Il palazzo si è sbriciolato e ha trascinato con se anche la palazzina vicina - continua la donna -. Io con la mia famiglia e le due famiglie dello stesso palazzo siamo riusciti a metterci in salvo. Non so nulla invece degli abitanti dell'altro immobile".
Un testimone: "Da tempo scricchiolii" - "Da almeno un anno avevo segnalato alle autorità gli scricchiolii e i vigili del fuoco avevano dichiarato il mio balcone inagibile", racconta la donna che abitava al pianterreno. "Si dovevano realizzare dei lavori - aggiunge - per rimettere il balcone in sicurezza ma non sono stati mai fatti". La donna racconta inoltre che il crollo è avvenuto durante l'evacuazione di una delle palazzine, poco dopo l'arrivo sul posto dei vigili del fuoco.
Alcuni piani erano abusivi - delle due palazzine di via Bagolino, crollate la notte scorsa, secondo gli uffici del settore edilizia privata del Comune di Palermo, risultano abusive. Al civico 47-49 la realizzazione del terzo piano risalirebbe al 1966, sebbene l'edificio sia stato costruito in un'epoca antecedente, mentre la domanda di condono sarebbe presentata nel 1986. Dalle carte del Comune risulta anche, che nel mese di luglio scorso, è stata presentata una richiesta di variazione catastale per la costruzione del quarto piano dopo la realizzazione di alcune opere. Anche al civico 51, invece, risulterebbe abusiva la costruzione del quarto piano. "La mancanza di controlli ed il recupero dell'edilizia storica, soprattutto quella delle periferie e delle borgate, mettono a rischio i nostri quartieri e la vita dei cittadini", afferma Legambiente che chiede che si "riqualifichi il territorio dall'abusivismo dilagante e si definiscano gli iter amministrativi per l'acquisizione ope legis delle aree di sedime e dei manufatti abusivamente realizzati". "La nostra città - dicono gli ambientalisti - ha la gran parte del suo territorio compromesso per l'edificazione selvaggia. Chiediamo all'Amministrazione comunale, ancor prima di attivare il nuovo piano regolatore, di definire i piani particolareggiati"
Sfollati ospitati in b&b e dai Salesiani - In totale sono 20 gli sfollati, componenti di sei famiglie. Già otto persone sono state sistemate in un alloggio. L'unità organizzativa emergenze sociali del comune ha individuato alcuni bed and breakfast per altre persone rimaste senza casa. Un noto locale cittadino sta organizzando il servizio pasti. Altri sfollati sono stati dislocati in una struttura messa a disposizione dai Salesiani, già usata per fronteggiare l'emergenza freddo e ospitare i senza fissa dimora. Alle famiglie coinvolte sono stati forniti i riferimenti del personale comunale che fornirà loro assistenza, mentre il sindaco continua a seguire le operazioni di soccorso.
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