LA
META DELL’UNESCO. TUTELA DEL CENTRO STORICO DI TERRACINA, RACCOLTE 10.000
FIRME
di
Francesco Avena
Un
altro passo avanti per far diventare il centro storico di Terracina Patrimonio
dell’Umanità dell’UNESCO. A un anno dalla sua nascita, il comitato cittadino
nato proprio per tagliare questo importante traguardo può veramente dire di aver
compiuto la sua missione. Un anno fa nasceva il primo gruppo di lavoro, che col
passare delle settimane e dei mesi è diventata una squadra rodata e
motivatissima, riunita attorno alla figura della presidente Carla Promutico. Si
sono seguiti tutti i passi (molti) per arrivare all’ultimo punto: la richiesta
formale all’amministrazione comunale di prendere contatti con l’UNESCO per
l’iscrizione del centro storico alto di Terracina e di tutto il suo patrimonio
artistico e archeologico nei beni a tutela mondiale. «Un modo per tutelare e
valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale – si legge nella nota del
comitato – della zona più antica della città». Con tutti i risvolti economici e
turistici che questo potrà significare. Dunque il gruppo di lavoro nei giorni
scorsi, a un anno esatto dalla sua nascita, ha formalizzato al Comune la
richiesta ufficiale di iscrizione del centro storico alto al patrimonio. Il
lavoro per giungere a questo atto è stato lungo e faticoso. Si è iniziato con
una raccolta firme che ha visto impegnato gli attivissimi componenti del
comitato per mesi. La crescita delle adesione è stata esponenziale: a marzo
erano 3.000, a maggio 4.000, a giugno 5.000. Il boom c’è stato in estate: alla
fine della bella stagione si è sfondato il muro delle 8.000 firme. Cresciute
ulteriormente nel corso dell’ultimo mese. E poi c’è il video realizzato e
caricato sul web, cliccatissimo. Il video Terracina nell’UNESCO è stato visitato
da oltre 2.000 utenti in pochi mesi da tutto il mondo. Insomma il più è stato
fatto, adesso bisogna passare alla fase più tecnico-amministrativa. Il Comune
dovrà presentare la sua candidatura alla Commissione UNESCO per l’Italia, che a
sua volta dovrà «girare» la pratica ad altri enti fino ad arrivare alla sede
internazionale dell’UNESCO a Parigi che dovrà esprimere la sua ultima parola. Al
momento la palla passa all’amministrazione comunale, che in realtà in materia di
beni culturali in questi mesi, e soprattutto l’anno prossimo, avrà un bel da
fare. In cantiere ci sono gli espropri in via Delle Palme per consentire il
recupero definitivo dell’antico teatro romano. Ma non solo. Si è in attesa che
vengano svolti i lavori di arredo al Palazzo della Bonificazione Pontina per
trasferire l’intero patrimonio museale, attualmente inaccessibile per la mancata
agibilità dell’attuale sede del Museo Civico Capponi. Per non parlare degli
altri palazzi storici, tutti in attesa di valorizzazione. Da questo punto di
vista, la cittadinanza si aspetta molto dalla Giunta.
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