VENTOTENE,
IL DISSALATORE A CARICO DI TUTTI
E
all’improvviso spunta una vecchia conoscenza del piano degli investimenti per il
servizio idrico integrato: il dissalatore di Ventotene. Costerà 6,2 milioni di
euro, l’opera sarà eseguita sotto la direzione di Ennio Cima, e sarà realizzato
come opera pubblica, il contrario di quello che si era detto dieci anni fa al
momento della stipula della convenzione tra i Comuni dell’Ato4 e il gestore,
Acqualatina S.p.A., ossia che una parte delle quote versate dagli utenti nelle
bollette sarebbe servita per realizzare due dissalatori sulle isole di Ponza e
Ventotene, al fine di risparmiare sui costi del trasporto di acqua che al
momento avviene con navi cisterna dal porto di Napoli a carico del bilancio
della Regione Lazio per un equivalente di sei milioni di euro l’anno. Dal 27
novembre sappiamo che perlomeno il dissalatore di Ventotene sarà costruito come
opera pubblica e dunque non più come investimento della società Acqualatina
S.p.A.che ne ha riscosso le quote per equivalente in bolletta fino al 2006 per
poi dirottare le stesse su altri interventi dietro parere conforme della
conferenza dei sindaci. Di fatto un impegno assunto da contratto nel 2002 non è
stato onorato, con l’assenso dei controllori del servizio idrico, è evidente. La
Provincia di Latina adesso ha indetto la conferenza di servizi che dovrà dare il
via libera definitivo all’approvazione del progetto e che segue una (ormai)
vecchia delibera del Consiglio comunale di Ventotene, del luglio del 2011, con
cui veniva appunto approvato lo stesso progetto. Perché è passato così tanto
tempo? E perché solo adesso la Provincia si accorge che bisogna procedere col
dissalatore? Intanto la Regione ha sollecitato l’Ato4 ad intervenire, posto che
la stessa Regione è in grande difficoltà a spiegare i motivi dell’enorme costo
del trasporto di acqua. Che, peraltro, avviene con modalità e impegni di spesa
già oggetto di un’inchiesta della Procura di Latina. In più i dissalatori delle
isole erano un impegno preciso assunto dal gestore del servizio idrico e che non
si è mai concretizzato. Il Comune di Ventotene, dal canto suo, non ha
sollecitato nessuno (o quasi) perché al momento l’acqua potabile viene pagata
dalla Regione, mentre una volta entrato in vigore il servizio integrato
arriveranno le prime bollette. Una novità.
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