ALLERGIE
ALIMENTARI: 5 CONSIGLI PER STARE TRANQUILLI DURANTE LE FESTE DI NATALE
di
Verdiana Amorosi
I
pranzi e le cene di natale rischiano di trasformarsi in un incubo, specie per
chi soffre di allergie alimentari. Secondo gli specialisti della Siaic,
le reazioni gravi provocate dalle intolleranze alimentari aumentano del 3% ogni
anno. Un fenomeno in costante crescita, quindi, che rappresenta una vera e
propria minaccia per l'8% dei bambini italiani e il 3% degli adulti.
Naturalmente,
il periodo delle feste natalizie aumenta la possibilità di riscontrare il
pericolo di allergie alimentari: si mangiano tante pietanze, si pranza e si cena
più frequentemente fuori casa e il rischio di trovare un alimento sbagliato nel
piatto, in grado di rovinare non solo le feste, ma anche la salute, è
sicuramente maggiore!
Ma
quali sono gli alimenti più pericolosi?
Tra
i più noti c'è sicuramente la frutta secca con guscio, come noci, arachidi,
mandorle e nocciole, che a volte - se mangiati in piccole quantità - possono
anche non dare fastidi, ma se ingeriti in dosi maggiori (come avviene
normalmente nel periodo natalizio) possono provocare effetti collaterali anche
molto gravi.
Un
esempio molto comune è la noce brasiliana, che viene consumata quasi
esclusivamente nel periodo natalizio ed è responsabile di gravi reazioni
anafilattiche.
Ma
tra i cibi pericolosi ricordiamo anche i crostacei, come aragoste, gamberi e
gamberoni, spesso usati nella preparazione degli antipasti o dei secondi piatti
della cena della vigilia. Chi soffre di allergie alimentari quindi, dovrebbero
evitare di mangiarli o -al massimo - consumarne in piccole quantità.
In
ogni caso, è opportuno portare sempre dietro degli antistaminici, ma per i
soggetti più a rischio, o che hanno avuto già in precedenza shock anafilattici,
questi non possono bastare.
«Per
loro -ha spiegato il prof. Oliviero Rossi, allergologo consigliere della SIAIC,
Società Italiana di Allergologia ed Immunologia Clinica - è indispensabile il
salvavita, l'adrenalina con l'ausiliatore . Ma lo dovrebbe usare soltanto chi
avuto reazioni gravi da pronto soccorso. Una percentuale che aumenta sempre di
più: le reazioni gravi agli alimenti, quelli che portano le persone a rivolgersi
al pronto soccorso, crescono di un 3% ogni anno. Questo perché c'è un incremento
di questi alimenti manipolati, additivi e conservanti: li contengono il 90% dei
prodotti in vendita al supermercato, che possono provare anche fenomeni simili a
quelli allergici".
Ma
non c'è solo la reazione allergica agli alimenti, in questo periodo ci sono
anche i pollini delle piante, in particolare, la tipica pollinosi dicembrina da
cipresso, che interessa solo le regioni in cui queste piante sono molto diffuse:
"La pollinosi da cipresso, proprio per il periodo in cui si manifesta, viene
spesso ritenuta un raffreddore invernale - ha detto il prof. Cristoforo
Incorvaia, allergologo consigliere SIAIC -. La diagnosi può essere quindi
tardiva e viene fatta se la persistenza dei sintomi nei mesi successivi, dato
che il polline viene prodotto fino a primavera, e conduce il paziente
dall'allergologo. Si verifica prevalentemente nelle regioni del Centro-Sud, dove
si stima che una persona su 4 sia allergica, rispetto ad una su 10 del
Nord".
Ecco
quindi 5 semplici regole da seguire per evitare problemi durante le feste:
1)
Fate attenzione alle piante: la stella di Natale, l'Euphorbia pulcherrima, è imparentata con
l'albero della gomma e quindi può provocare sintomi negli allergici al
lattice;
2)
Massima cautela anche per l'albero di Natale, che libera le muffe cresciute su
tronco e rami, capaci di causare rinite e asma. Prima di addobbarlo, lavate
l'albero e asciugatelo con il phon;
3)
Fate un test: la diagnostica molecolare aiuta il paziente a capire quanta
probabilità c'è di incorrere in reazioni più o meno gravi. Fatelo prescrivere da
un allergologo.
4)
Evitate le medicine a base di erbe: per i soggetti allergici ci sono parti che
possono essere pericolosissime per i pazienti, come gli integratori o i
coadiuvanti per le diete, che contengono derivati di semi di frutta secca, o il
miele, la pappa reale e il propoli;
5)
Portate sempre con voi degli antistaminici e, solo nei caso più gravi, ove
necessario, anche il salvavita.
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