giovedì 20 dicembre 2012

Unipol, pm: "Un anno di reclusione per Berlusconi"


Unipol, pm: "Un anno di reclusione per Berlusconi"

Ghedini: giudici vogliono incidere su elezioni

L'ex premier è accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio nel processo con al centro la pubblicazione della telefonata Fassino-Consorte ai tempi della scalata Unipol alla Bnl. Chiesti tre anni e tre mesi per il fratello Paolo. Sentenza attesa per gennaio
Silvio Berlusconi (Imagoeconomica)
Silvio Berlusconi (Imagoeconomica)
Milano, 20 dicembre 2012 - La sentenza per Silvio e Paolo Berlusconi, imputati a Milano per il passaggio di mano dell'intercettazione tra Piero Fassino e Giovanni Consorte all'epoca della mancata scalata di Unipol alla Bnl, e' attesa a gennaio. Le difese dell'ex premier e del fratello Paolo parleranno il 10 gennaio prossimo, mentre i giudici della quarta sezione penale potrebbero entrare in camera di consiglio nell'udienza gia' fissata del 17 gennaio.

RICHIESTE DI CONDANNA -  Il procuratore aggiunto di Milano Maurizio Romanelli ha chiesto la condanna a un anno di reclusione per Silvio Berlusconi imputato per rivelazione di segreto d'ufficio nel processo con al centro l'intercettazione Fassino-Consorte. L'accusa ha chiesto invece tre anni e tre mesi per il fratello Paolo.
Secondo l'accusa, il 'nastro' venne estratto dai pc della procura di Milano quando non era stato depositato agli atti ed esisteva solo come file audio dall'imprenditore Roberto Raffaelli, titolare della Rcs, societa' che si occupava di apparecchiature per intercettazioni. Sempre secondo le indagini, l'audio venne fatto ascoltare all'allora premier Silvio Berlusconi ad Arcore il 24 dicembre 2005, alla presenza di Paolo Berlusconi, di Raffaelli e dell'imprenditore Fabrizio Favata che faceva da tramite. Il contenuto dell'intercettazione venne poi pubblicato il 31 dicembre 2005 su 'Il Giornale' di cui Paolo Berlusconi e' editore.
La richiesta di condanna a 3 anni e 3 mesi per Paolo Berlusconi riguarda le accuse di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio e ricettazione. Il secondo reato gli viene contestato nell'ambito dei suoi presunti rapporti con Favata e Raffaelli per la prospettiva che aveva la societa' Rcs di espandersi in Romania. Il pm ha chiesto invece l'assoluzione per il terzo reato contestato all'editore, ossia l'accusa di millantato credito.
GHEDINI: SI INCIDE SU RISULTATO ELETTORALE - Da parte del tribunale di Milano e dei pm, nei confronti di Silvio Berlusconi, sono stati messi in atto tutta una serie di “accadimenti” che “sembrano davvero al di fuori dall’ordinario e sono comunque destinati ad incidere pesantemente sul risultato elettorale”. Lo scrive in una nota il legale dell’ex premier, Niccolò Ghedini, nel giorno in cui i pm chiedono la condanna del Cavaliere sul ‘caso Unipol’.
Ghedini mette in fila quelli che chiama “accadimenti” tendenti, a suo dire, ad influenzare l’esito delle elezioni politiche: “La prosecuzione dei processi - conclude il legale - che non potrà che spettacolarizzare le tesi accusatorie, sembra preludere a decisioni di condanna che, di fronte a giudici super partes, sarebbero giuridicamente impossibili. Gli organi preposti dovrebbero urgentemente intervenire per riportare a normalità  una situazione davvero eccezionale che anche a Milano, il che è tutto dire, è senza precedenti”, 

IL PROCESSO - La procura, in fase di indagini aveva chiesto l’archiviazione dell’accusa per Silvio Berlusconi, ma il gip di Milano Stefania Donadeo aveva disposto l’imputazione coatta per l’ex premier, bocciando la richiesta del pm. Il procedimento e’ arrivato in udienza preliminare e il gup ha mandato l’ex presidente del consiglio a processo. Il pm Romanelli, nella sua requisitoria, ha descritto proprio questi passaggi spiegando che il vaglio del gip sulla richiesta di archiviazione e’ stato importante e ‘’ha fatto bene il giudice a disporre il processo’’.  Nel’udienza preliminare l’ex premier aveva lasciato anche dichiarazioni e risposto alle domande del pm e del giudice, ‘’ma la sua versione - ha aggiunto Romanelli - non ci ha convinto’’. Il processo, secondo il pm, ha dimostrato la colpevolezza dell’ex premier in una vicenda che ‘’non e’ la solita fuga di notizie’’ e che ha danneggiato ‘’Fassino all’epoca parlamentare e capo d’opposizione’’.

ALFANO: "RICHIESTA DI CONDANNA ILLOGICA -  “Le indagini e la richiesta della Procura di Milano, come al solito, rappresentano la colonna sonora di ogni campagna elettorale. La richiesta di condanna del presidente Silvio Berlusconi, infatti, appare paradossale e contro ogni logica, soprattutto dopo la richiesta di archiviazione avanzata, prima, dalla stessa Procura”. Lo afferma Angelino Alfano rilevando che “questo improvviso cambio di orientamento non ha spiegazione alcuna, se non nella precisa volontà di condizionare il risultato elettorale”.

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