LATINA,
ATTENTATO A DEL PERO. DISTRUTTO DALLE FIAMME IL CAMPER DEL MEDICO
QUARANTANOVENNE
di
Andrea Ranaldi
È
bastata una manciata di benzina, poi la scintilla che ha innescato l’inferno di
fiamme nel camper. Un gesto che non lascia spazio alle interpretazioni: un
attentato in piena regola, consumato nella tarda serata di venerdì sotto casa di
Carlo Del Pero, medico quarantanovenne. In via Boito, alle porte del quartiere
Nuova Latina, ignoti hanno distrutto il mezzo adibito ad unità mobile di
medicina del lavoro. Un bersaglio facile, ben riconoscibile e parcheggiato
sempre nello stesso punto dall’ex medico della Questura.
L’allarme
alla sala operativa del 115 è arrivato poco prima delle 23:30, quando il fragore
delle fiamme ha attirato l’attenzione degli inquilini dei palazzi vicini. Nel
momento in cui i vigili del fuoco sono arrivati al civico 55 di via Arrigo
Boito, nel tratto che costeggia la strada regionale Pontina, ormai era troppo
tardi per salvare il camper dalle fiamme. Il mezzo appariva ancora intatto nel
rivestimento esterno, serigrafato con scritte e immagini che pubblicizzano
l’attività del medico, ma in realtà le fiamme avevano distrutto tutto
all’interno dell’autocaravan, nonostante la pioggia battente. Solo una volta che
i pompieri hanno concluso le operazioni di spegnimento e bonifica del parcheggio
è stato possibile verificare l’entità del danno.
Secondo
una prima ricostruzione sommaria fornita dai Vigili del Fuoco agli agenti della
Squadra Volante, che poi sarebbe stata confermata dalle registrazioni
dell’impianto di video sorveglianza dell’abitazione, l’attentatore ha innescato
l’incendio gettando liquido infiammabile nella parte anteriore del mezzo. In
pochi istanti il fuoco ha avvolto la cabina e raggiunto l’abitacolo, poi ha
divorato l’interno della parte retrostante. Ingenti i danni provocati, visto che
il caravan era allestito con apparecchiature mediche. Un vero e proprio
ambulatorio mobile che Del Pero utilizzava per le visite nelle aziende. Le
fiamme hanno raggiunto anche la microcar utilizzata dalla figlia del medico,
parcheggiata proprio accanto al camper, fondendo parte della carrozzeria.
Non
era ancora notte fonda, ma nessuno ha visto l’attentatore, complice la pioggia
battente. L’autore del gesto intimidatorio deve aver aspettato che via Boito
fosse deserta, poi è entrato in azione. Un gioco da ragazzi, perchè il
parcheggio si trova proprio lungo la strada, davanti alla villetta dove Carlo
Del Pero vive con la famiglia. L’attentatore, comunque, non ha potuto evitare
che le due telecamere installate lungo il muro di recinzione potessero filmarlo.
Immagini su cui puntano le indagini degli investigatori. Perchè se l’uomo è
riuscito a celare la propria identità coprendosi il volto con un cappuccio, gli
investigatori contano ugualmente di raccogliere elementi utili alle indagini. Ma
non solo lavorando sulla fisionomia dell’attentatore. Le telecamere, infatti,
potrebbero aver ripreso il mezzo con cui l’uomo ha raggiunto il civico 55 di via
Boito. Perché, con ogni probabilità, ha percorso il tratto di strada di fronte
all’abitazione di Del Pero prima di fermarsi e scendere per lanciare il
messaggio di fuoco. Difficile che abbia attraversato i condomini vicini, troppo
rischioso.
Si
allunga così la serie di attentati iniziata qualche mese fa con le intimidazioni
ai danni di due avvocati e sfociata nelle minacce a colpi d’arma da fuoco a casa
di un perito assicurativo. Segnali inquietanti che testimoniano il fermento
della criminalità pontina.
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