CAPITANERIA
DI PORTO DI GAETA, BLITZ CONTRO LA PESCA ILLEGALE
di
Adriano Pagano
Il
bilancio conclusivo dell’operazione Littoria è stato di 11 verbali, 3 sequestri
e una denuncia penale. Un maxi blitz effettuato contro la pesca di frodo e il
mercato nero del pescato come da consuetudine effettuato da pescatori sportivi,
condotta dalla Capitaneria di Porto di Gaeta, che ha scandagliato l’intero
litorale da Gaeta a Latina. Le attività di repressione sono andate in scena
lungo tutto il tratto costiero e nell’arco temporale di tre giorni, da domenica
a giovedì, nell’ambito di un’operazione ad hoc contro le violazioni in materia
di pesca illegale. Più in particolare, e soprattutto in questo periodo a ridosso
delle festività natalizie, il pescato veniva piazzato sul mercato nero e venduto
ai ristoratori del comprensorio, eludendo tutte le leggi in materia di pesca,
sia fiscali che di tutela della salute del consumatore. Nello specifico gli 11
verbali amministrativi elevati hanno riportato un importo complessivo di 20.000
euro. Per quanto riguarda invece i sequestri sono stati requisiti oltre un
quintale di mitili e, infine, la denuncia penale è stata contestata
relativamente al sequestro di un’attrezzatura da pesca installata sul suolo
demaniale su una scogliera. Al fine di rimuovere e requisire questa
installazione abusiva la polizia marittima e demaniale è stata coadiuvata nelle
operazioni dai Vigili del Fuoco. Una struttura rudimentale composta da coppi e
bilance e adibita alla cattura del pesce. Prosegue perciò serrata l’attività di
contrasto della Capitaneria contro la pesca illegale su scala compartimentale. E
in effetti anche in questa occasione i risultati della Guardia Costiera sono
arrivati solo al termine di una certosina attività di osservazione e controllo,
preliminare al blitz.
Nessun commento:
Posta un commento