TRENI,
CLASS ACTION BOCCIATA. LA CORTE D’APPELLO DI ROMA HA RIGETTATO IL RECLAMO
PROMOSSO DAL COMITATO PENDOLARI DI APRILIA E NETTUNO
La
Corte d’Appello di Roma sciogliendo la riserva assunta all'udienza del 27
settembre ha depositato ordinanza di rigetto del reclamo promosso dal Comitato
pendolari FR Ottava Carrozza contro Trenitalia. Dopo il primo grado arriva la
seconda doccia fredda per i pendolari della tratta Nettuno-Roma. Entrando nel
merito della vicenda, la Corte in questo caso ha ritenuto inammissibile la class
action, ritenendo «la mancanza di omogeneità delle posizioni dei singoli
appartenenti al Comitato». A stretto giro di posta il commento del
rappresentante legale dell’associazione dei pendolari. «Nel massimo rispetto di
chi è stato chiamato a prendere questa decisione – interviene l’avvocato Felice
Sibilla – non posso condividere l'interpretazione di «mancanza di omogeneità
delle posizioni dei singoli, laddove si tratta, come nel caso in esame, di
utenti abbonati alla medesima tratta che hanno agito in virtù di un unico titolo
(l'abbonamento) e per una medesima ragione, ovvero lamentando i disservizi che
sono sotto gli occhi di tutti. L'interpretazione concreta dei cosiddetti filtri
di inammissibilità, nonostante il recente intervento del governo Monti, è sempre
molto distante rispetto alla ratio della class action e delle intenzioni del
legislatore; evidentemente il nostro sistema non è ancora maturo per questo tipo
di azione».
I
pendolari a questo punto si sono presi alcuni giorni per digerire la decisione
della Corte d’Appello. «Valuteremo nei prossimi giorni – ha aggiunto l’avvocato
Felice Sibilla – eventuali ulteriori azioni da promuovere».
Le
motivazioni dei pendolari non cambiano. «Trenitalia continua a non rispettare il
contratto di servizio – affermava nel mese di agosto Rosalba Rizzuto – e la
situazione peggiora anno dopo anno. L’accordo prevede infatti, per la tratta
Roma-Nettuno, sette carrozze ad un piano ma la realtà, purtroppo, è ben diversa.
Ormai da molti mesi, su questa linea, vengono dirottati treni aventi solo
quattro o cinque vagoni». Le condizioni di viaggio da agosto non sono
assolutamente cambiate. «La stazione di Aprilia versa in una condizione pietosa
– continuano a ribadire i pendolari – i bagni non sono agibili perché murati
dalla società privata che ha in affido la gestione dei sanitari. Anche il
sottopasso, che avrebbe dovuto collegare la stazione con la zona di Poggio
Valli, non è stato mai ultimato. Per non parlare del raddoppio della linea
ferroviaria, un progetto fermatosi di colpo. La Roma-Nettuno continua ad essere
una tratta squalificante ed insoddisfacente per tutti i pendolari che ogni
mattina usufruiscono di questo fondamentale servizio».
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