venerdì 28 dicembre 2012

Piero Grasso chiede l'aspettativa e si candida con il Pd, si apre la corsa alla successione all'Antimafia


Piero Grasso chiede l'aspettativa e si candida con il Pd, si apre la corsa alla successione all'Antimafia

Un altro pezzo da novanta in campo per la prossima tornata elettorale: Pietro Grasso, attuale procuratore nazionale antimafia, ha sciolto la riserva e deciso di candidarsi con il Pd. La decisione sarà resa nota e argomentata venerdì nel corso di una conferenza stampa. Il magistrato ha già presentato istanza di aspettativa al Csm, attualmente chiuso per le ferie natalizie, e la sua richiesta verrà esaminata dopo il 6 gennaio. 
Dimissioni irrevocabili - Rappresentano "una scelta senza ritorno" le dimissioni dall'ordinamento giudiziario presentate al Csm dal Procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso che ha scelto di candidarsi con il Pd alle elezioni. Lo si apprende da fonti vicine allo stesso Procuratore. In pratica Grasso oltre alla richiesta di aspettativa elettorale, ha presentato domanda di pensionamento anticipato a partire dalla fine di febbraio. Poteva restare in servizio sino a gennaio 2020.
Corsa alla successione all'Antimafia - A quanto si è appreso, Grasso ha presentato al Csm anche domanda di pensionamento a partire dal prossimo 28 febbraio. Tale domanda - che è una cosa distinta dalla richiesta di aspettativa per motivi elettorali - è revocabile fino a quando il Consiglio superiore della magistratura non la delibera. Dunque, a breve, si aprirà la corsa alla successione alla guida della Procura nazionale antimafia. Venerdì, come detto, la decisione del procuratore nazionale antimafia sarà formalizzata nel corso di una conferenza stampa alla quale interverrà anche Pierluigi Bersani alle 11.30 a Roma nella sede del partito.
Riunione straordinaria del Csm il 7 gennaio - Intanto dal Csm giunge la notizia che un plenum straordinario dell'organo di autogoverno della magistratura è stato fissato per lunedì sette gennaio - prima data utile dopo la pausa per le festività natalizie - e la seduta ratificherà le domande di aspettativa per motivi elettorali presentate dai magistrati in servizio tra le quali quella inoltrata dal Procuratore nazionale antimafia. Le domande non sono soggette a valutazione ma possono solo essere accettate da Palazzo dei Marescialli, come è avvenuto nel caso di quella avanzata da Antonio Ingroia. 
Quattro magistrati hanno richiesto l'aspettativa - Finora sono quattro i magistrati che hanno presentato al Csm la richiesta di aspettativa elettorale in vista delle imminenti elezioni: Antonio Ingroia e Stefano Amore hanno già ottenuto la presa d'atto dal plenum lo scorso 19 dicembre, mentre Pietro Grasso e Stefano Dambruoso sono in attesa della ratifica da parte di Palazzo dei Marescialli nella prima riunione indetta per l'anno nuovo, il sette gennaio. Amore è fuori ruolo da circa una decina di anni e attualmente è in 'servizio' al ministero dell'Economia. Non si esclude che per il sette gennaio pervengano al Csm altre domande di aspettativa. Ma per ora queste quattro sono le uniche ad essere arrivate.

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