ESPOSTO
SUI TERRENI DELLA DISCARICA DI BORGO MONTELLO. LEGAMBIENTE: GIRANDOLA DI
COMPRAVENDITE, INDAGHI LA PROCURA
Un
esposto in Procura sulla girandola di compravendite di terreni attorno alla
discarica, passati in pochi anni da imprenditori agricoli dell’agro aversano ai
due gestori delle discariche, direttamente o tramite società controllate.
Legambiente chiede che sia la Procura di Latina ad accertare se non ci siano
interessi ulteriori dietro e se non sia il caso di approfondire i contratti in
essere. Il sospetto è che dietro gli acquisti ci siano sempre gli stessi
soggetti e che, alla fine, anche il decreto del ministro finisca per
avvantaggiare (inconsapevolmente) interessi poco chiari.
Nell’esposto
Legambiente parte da lontano, per l’esattezza dalla delibera del Comune di
Latina che, una volta esecutiva, può impedire danni ulteriori dall’invaso di
EcoAmbiente ma non può nulla contro eventuali ampliamenti anche industriali di
Indeco, qualora questi fossero dati con i poteri commissariali. «Nonostante sia
stata votata dalla Giunta comunale il 5 giugno e dal Consiglio comunale di
Latina (anche dall’opposizione) il 28 dicembre scorso, la delibera contenente la
perimetrazione e la variante urbanistica dei terreni agricoli interessati dalla
discarica di Borgo Montello non è stata ancora pubblicata (come invece sarebbe
obbligatorio), sull’Albo Pretorio online del Comune di Latina - scrive Marco
Omizzolo di Legambiente -. Forse il “parto” non è ancora maturo? Nel frattempo,
il 7 gennaio scorso, il ministro dell’Ambiente, nonché recente cittadino
onorario del capoluogo pontino, ha firmato l’ormai famoso decreto che conferisce
ulteriori poteri al commissario straordinario per l’emergenza rifiuti a Roma
Goffredo Sottile: tra questi vi è quello di completare urgentemente le procedure
in corso per l’autorizzazione degli impianti di trattamento meccanico biologico
nel Lazio (TMB) e per favorire il recupero energetico dei rifiuti urbani;
quest’ultimo passaggio vuol dire costruire altri termovalorizzatori tipo quello
di Cecchina-Albano, che si trova ai confini con la provincia di Latina e che
guarda caso è una ennesima gestione Cerroni-AMA-ACEA. Tra gli impianti TMB in
fase di completamento autorizzativo presso la Regione Lazio, tra gli altri, ci
sono quelli della Refecta di Cisterna di Latina, nonché quelli della Ecoambiente
e della Indeco a Borgo Montello. Tali impianti, stante le indicazioni
progettistiche, insieme a quelli già esistenti della Rida Ambiente ad Aprilia e
della CSA a Castelforte, porterebbero la capacità di trattamento dei rifiuti che
è circa il triplo della produzione complessiva annua nella provincia di Latina.
E non serve sottolineare il fatto che quando un privato effettua un
investimento, tipo costruire proprio un impianto di TMB, come un
termovalorizzatore o una discarica, qualcun altro, cioè la politica, glielo deve
garantire; magari continuando a dichiarare il contrario. E non ha alcuna
importanza se quegli impianti saranno costruiti su terreni acquistati per tempo
da persone provenienti e/o residenti a Casal di Principe o a San Cipriano
d’Aversa».
Sull’iter
delle delibere del Comune di Latina di salvaguardia del perimetro delle
discariche anche gli Ecologisti Pontini chiedono ulteriori chiarimenti, in
particolare si riferiscono alle azioni con cui sindaco e Giunta si sono
impegnate a far applicare le nuove regole introdotte con delibera consiliare
approvata all’unanimità, meno di un mese fa.
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