Catalogna vota per l'indipendenza: c'è il via del parlamento. Rajoy: "Anticostituzionale"
Il parlamento di Barcellona ha approvato una mozione che autorizza "l'inizio
del processo di creazione dello Stato catalano indipendente sotto forma
di repubblica". Dura la reazione del premier spagnolo Mariano Rajoy che
ha subito annunciato un immediato ricorso alla Corte costituzionale di
Madrid
Barcellona, 9 novembre 2015 - La 'Repubblica di Catalogna' potrebbe diventare presto realtà. Il parlamento di Barcellona ha infatti approvato una mozione che dà il via al processo di costituzione di uno "stato indipendente" catalano "sotto forma di repubblica".
La notizia ha subito aperto una grave crisi con il governo spagnolo. La
mozione è stata approvata con i 72 voti della maggioranza
indipendentista, contro i 63 degli altri partiti, e prevede la
costruzione di un arsenale giuridico entro 30 giorni.
Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha definito l'ipotesi di un'indipendenza della Catalogna anti-costituzionale e ha convocato per domani una riunione straordinaria del consiglio dei ministri di Madrid, che presenterà un immediato ricorso davanti alla corte costituzionale. E proprio i giudici costituzionali spagnoli, che finora si sono sempre schierati contro le spinte indipendentiste catalane, dovrebbero decidere mercoledì se sospendere in forma cautelare la mozione del parlamento di Barcellona, aprendo un braccio di ferro senza precedenti con le istituzioni della Catalogna, dagli effetti imprevedibili.
SCHEDA / IL SOGNO DELLA CATALOGNA: ESSERE LA SVIZZERA DEL MEDITERRANEO
I secessionisti catalani minacciano di 'disobbedire' alle ingiunzioni della consulta di Madrid. La mozione afferma che il processo verso l'indipendenza dovrà essere portato avanti senza tenere conto delle decisioni delle istituzioni spagnole, e in particolare della corte costituzionale, che viene definita delegittimata. Il risultato del voto è stato salutato da un lungo applauso dei deputati secessionisti, in piedi, mentre i popolari di Rajoy esponevano per protesta bandiere spagnole.
Il Parlamento di Barcellona deve inoltre procedere questo pomeriggio al primo turno dell'elezione del nuovo presidente catalano. La rielezione di Mas, appoggiata dai 62 deputati su 135 della sua lista Junts Pel Si, è proposta dalla presidente indipendentista del parlamento Carme Forcadell. Ma la seconda formazione secessionista, quella dei radicali della Cup, 10 seggi, per ora si dichiara contraria alla conferma del presidente uscente. Mas, vincitore delle elezioni regionali del 27 settembre, ha promesso di portare la Catalogna all'indipendenza nel 2017. Il presidente catalano uscente ha chiesto al parlamento di Barcellona di essere rieletto per una fase 'costituente' di 18 mesi in cui costruire il futuro "stato catalano". Mas ha anche attaccato il governo del premier di Madrid, Mariano Rajoy, accusando il potere spagnolo di esprimere "orgoglio imperiale".
Il parlamento di Barcellona ha approvato una mozione che autorizza "l'inizio
del processo di creazione dello Stato catalano indipendente sotto forma
di repubblica". Dura la reazione del premier spagnolo Mariano Rajoy che
ha subito annunciato un immediato ricorso alla Corte costituzionale di
Madrid
Il premier spagnolo Mariano Rajoy ha definito l'ipotesi di un'indipendenza della Catalogna anti-costituzionale e ha convocato per domani una riunione straordinaria del consiglio dei ministri di Madrid, che presenterà un immediato ricorso davanti alla corte costituzionale. E proprio i giudici costituzionali spagnoli, che finora si sono sempre schierati contro le spinte indipendentiste catalane, dovrebbero decidere mercoledì se sospendere in forma cautelare la mozione del parlamento di Barcellona, aprendo un braccio di ferro senza precedenti con le istituzioni della Catalogna, dagli effetti imprevedibili.
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I secessionisti catalani minacciano di 'disobbedire' alle ingiunzioni della consulta di Madrid. La mozione afferma che il processo verso l'indipendenza dovrà essere portato avanti senza tenere conto delle decisioni delle istituzioni spagnole, e in particolare della corte costituzionale, che viene definita delegittimata. Il risultato del voto è stato salutato da un lungo applauso dei deputati secessionisti, in piedi, mentre i popolari di Rajoy esponevano per protesta bandiere spagnole.
Il Parlamento di Barcellona deve inoltre procedere questo pomeriggio al primo turno dell'elezione del nuovo presidente catalano. La rielezione di Mas, appoggiata dai 62 deputati su 135 della sua lista Junts Pel Si, è proposta dalla presidente indipendentista del parlamento Carme Forcadell. Ma la seconda formazione secessionista, quella dei radicali della Cup, 10 seggi, per ora si dichiara contraria alla conferma del presidente uscente. Mas, vincitore delle elezioni regionali del 27 settembre, ha promesso di portare la Catalogna all'indipendenza nel 2017. Il presidente catalano uscente ha chiesto al parlamento di Barcellona di essere rieletto per una fase 'costituente' di 18 mesi in cui costruire il futuro "stato catalano". Mas ha anche attaccato il governo del premier di Madrid, Mariano Rajoy, accusando il potere spagnolo di esprimere "orgoglio imperiale".
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