Valeria Solesin funerali a piazza San Marco con Sergio Mattarella, il patriarca, l'imam, il rabbino (VIDEO)
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Venezia regala una giornata di sole al funerale di Stato per Valeria Solesin, la ricercatrice morta a Parigi durante l'attacco terroristico del 13 novembre al Bataclan.
Al rito funebre, che la famiglia ha voluto civile e non religioso, sono presenti le autorità cittadine insieme con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il patriarca di Venezia mons. Moraglia, il rabbino Bahbout e l'imam Hamad Mahamed.
Era stato il padre della ragazza, Alberto Solesin, ad auspicare "anche la benedizione di un imam" durante la cerimonia funebre: ''In Francia Valeria ha iniziato a definire il suo progetto di vita spinta dalla curiosità del mondo. Ripensando a mia figlia - ha detto prendendo la parola ai funerali - non voglio isolare la sua immagine dal contesto nel quale viveva a Parigi, l'istituto di demografia, l'università, il bistrot dove amavano incontrarsi tanti ragazzi e ragazze come Valeria, gioiosi, operosamente rivolti verso un futuro che tutti come lei vogliono migliore''. "Mia figlia sia d'esempio ai giovani che non si arrendono".
La bara di Valeria, fino a questa mattina alla camera ardente di Ca' Farsetti, è statatrasportata in gondola fino a piazza San Marco e portata in spalla poi dai gondolieri fino al luogo della cerimonia dove porgono omaggio anche il sindaco Luigi Brugnaro, il governatore veneto Luca Zaia, la ministra della Difesa Roberta Pinotti, Gino Strada, il fondatore di Emergency presso la quale la giovane Valeria aveva fatto volontariato, e la moglie del premier Agnese Renzi.
La bara, coperta da un cuscino di fiori bianchi, è stata deposta sopra una pedana rialzata di fronte alla basilica di San Marco. I genitori di Valeria, il fratello, Dario, ed il fidanzato, si sono avvicinati al feretro per una carezza. Poi in piazza sono risuonate le note dell'inno italiano, seguito da quello francese. La mamma di Valeria e il fratello, come tanti altri in piazza, hanno ceduto alla commozione. Numerosi gli amici della ragazza che hanno ricordato le tappe della sua breve vita, dall'infanzia agli studi universitari.
Pinotti ha letto un messaggio del presidente Hollande alla famiglia Solesin: "Condivido il dolore della famiglia, famigliari e di tutta l'Italia. Valeria era venuta da noi in Francia per amore della vita e della cultura e ha trovato la morte sotto il fuoco dei terroristi''. Ma la ministra ha anche voluto dare un riconoscimento all'atteggiamento della famiglia colpita dalla tragedia: "La forza, l'amore, la civiltà, la compostezza della famiglia Solesin non lasciano alcun dubbio su quanto meravigliosa fosse Valeria. Ci mancherà molto".
Durissime le parole del patriarca di Venezia nei confronti dei killer della giovane: "La vostra cultura ci fa inorridire ma non ci intimidisce, ci sgomenta ma ci fortifica ad opporci ad essa sul piano spirituale, culturale e umano. In nome di dio cambiate il vostro modo di essere, abbiate il coraggio di dire 'abbiamo sbagliato tutto'. In alcun modo vi concederemo tale vittoria, valeria non lo vorrebbe, non riuscirete a portarci a odiare, sarebbe la vostra vittoria e la nostra sconfitta. Come cittadini ci rivolgiamo a chi ci rappresenta nelle istituzioni per chiedere tutela, lungimiranza, responsabilità".
Il patriarca Moraglia ha poi benedetto il feretro di Valeria lasciando la parola all'imam Hamad Al Mohamad: "Chiediamo ad Allah che abbia Valeria e tutte le vittime nella sua gloria, e di aiutare la sua famiglia e di proteggere l'Europa, l'Italia e questa città dal male e di pacificare le nostre anime".
Sul palco i rappresentanti dell'Ucoi, l'unione delle comunità musulmane in Italia, hanno voluto mandare un messaggio indiretto ma forte all'Isis: "Valeria, i tuoi assassini hanno fallito perché non sono riusciti a instillare l'odio in noi e oggi siamo tutti qui per te". "Il terrorismova sconfitto, e per primi devono farlo musulmani che ne sono le prime vittime".
Infine il saluto del rabbino capo di Venezia, Scialom Bahbout: "Potrai essere un grande esempio per noi - ha aggiunto -, il mondo è stato creato per persone come te che vogliono condividere il bene ricevuto". "Tu saresti potuta essere uno dei leader che possono cambiare il mondo".
Il corpo della giovane Solesin sarà tumulato al cimitero dell'isola di San Michele, accanto alla tomba del nonno.
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