E' morto l'ex cancelliere Helmut Schmidt, Germania in lutto
Il medico dell'ex cancelliere aveva avvertito: non si riprenderà, non
gli è più possibile parlare e ha la febbre a 39° a causa di
un'infezione di difficile diagnosi. La compagna e la figlia non hanno
voluto trasferirlo in ospedale
Berlino, 10 novembre 2015 - Addio a Helmut Schmidt: l'ex cancelliere tedesco - 96 anni -
è morto nel pomeriggio. La famiglia non ha voluto che venisse
trasferito in ospedale. A lanciare l'allarme è stato il Bild online,
seguito da tutte le testate tedesche. Schmidt, uno dei padri della
Germania, era in contizioni di salute "estremamente precarie": non gli
era più possibile parlare e aveva la febbre a 39° a causa di
un'infezione di difficile diagnosi.
Il medico curante Heiner Greten non aveva dato speranza: "dobbiamo essere pronti al peggio in qualsiasi momento", aveva dichiarato in mattinata. Alla domanda se l'ex cancelliere potrà riprendersi, Heiner Greten aveva risposto: "No, purtroppo credo di no". Secondo i cronisti, che hanno seguito la situazione ad Amburgo, nei pressi della casa dell'ex politico dell'Spd, Schmidt era in grado solo a tratti di comprendere. La figlia e la compagna non hanno voluto che venga trasferito in ospedale.
A settembre aveva subito un'operazione alla gamba per un trombo ed era stato dimesso dall'ospedale "per sua volontà". Aveva fatto notizia, come al solito, il fatto che, nonostante tutto, gli fosse consentito dai medici continuare a fumare. Del resto Schmidt era l'unico a cui, in un Paese fissato con le regole, fosse permesso di accendersi una sigaretta dopo l'altra perfino in tv.
IL RICORDO DEI LEADER: ADDIO A UN GRANDE EUROPEO
LA MANIA DELLE 'BIONDE' - E' stata un'infezione a stroncare l'organismo di Helmut Schmidt,
già messo a dura prova dall'età avanzata, e non le dirette conseguenze
del tabagismo che era per lui una sorta di bandiera, tanto che neppure a
96 anni si era rassegnato a smettere di fumare. Alla domanda di un
giornalista, che gli chiedeva quale fosse a suo parere il segreto per
avere successo in politica, una volta rispose secco: "Serve volontà... e", si affrettò ad aggiungere, "sigarette!".
L'ex cancelliere socialdemocratico tedesco non ha retto ai germi che lo avevano aggredito un paio di mesi fa, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico a una gamba per rimuoverne un trombo. Ma il fumo era stata tra le concause che nel 1981, un anno prima di essere costretto a cadere il cancellierato al cristiano-democratico Helmut Kohl, lo costrinsero all'impianto di un pacemaker. I medici gli imposero di chiudere con il suo vizio, e per un po' lui divenne un accanito consumatore di tabacco da fiuto. Però, zitto zitto, non smise mai del tutto, anzi: alla fine riprese come e più di prima, con una media giornaliera di quaranta bionde. Nel 2008 si beccò pure una denuncia per aver violato il divieto di fumo nei luoghi pubblici. Alla fine fu 'graziato'.
LA CARRIERA - Schmidt, socialdemocratico, è stato Cancelliere tedesco dal 6 maggio 1974 al 1º ottobre 1982. Dopo aver partecipato al conflitto mondiale, fu parlamentare del Bundestag nel 1953-1962. Mantenne il ruolo di Ministro della difesa della RFT dal 1969 al 1972, diventando nel 1972 Ministro delle finanze.
Nel 1974 subentrò a Willy Brandt alla guida del governo, venendo sostituito nel 1982 da Helmut Kohl per mezzo di una mozione di sfiducia costruttiva, utilizzata per la prima volta nella storia della Repubblica Federale Tedesca, che fu presentata dai suoi alleati della FDP in seguito a disaccordi in tema di politica economica e politica estera.
Resse il paese per otto anni, durante un periodo segnato dal terrorismo (banda Baader-Meinhof), dalla guerra fredda che coinvolgeva la RFD e la vicina Repubblica Democratica, dal rafforzamento dell'integrazione europea e dalla crisi energetica che provocò forti fiammate inflazionistiche in tutto l'Occidente industrializzato, segnato anche dalla recessione.
Il medico dell'ex cancelliere aveva avvertito: non si riprenderà, non
gli è più possibile parlare e ha la febbre a 39° a causa di
un'infezione di difficile diagnosi. La compagna e la figlia non hanno
voluto trasferirlo in ospedale
IL PROFILO: E' STATO UN PADRE PER I TEDESCHI
Addio a Helmut Schmidt
Il medico curante Heiner Greten non aveva dato speranza: "dobbiamo essere pronti al peggio in qualsiasi momento", aveva dichiarato in mattinata. Alla domanda se l'ex cancelliere potrà riprendersi, Heiner Greten aveva risposto: "No, purtroppo credo di no". Secondo i cronisti, che hanno seguito la situazione ad Amburgo, nei pressi della casa dell'ex politico dell'Spd, Schmidt era in grado solo a tratti di comprendere. La figlia e la compagna non hanno voluto che venga trasferito in ospedale.
A settembre aveva subito un'operazione alla gamba per un trombo ed era stato dimesso dall'ospedale "per sua volontà". Aveva fatto notizia, come al solito, il fatto che, nonostante tutto, gli fosse consentito dai medici continuare a fumare. Del resto Schmidt era l'unico a cui, in un Paese fissato con le regole, fosse permesso di accendersi una sigaretta dopo l'altra perfino in tv.
IL RICORDO DEI LEADER: ADDIO A UN GRANDE EUROPEO
L'ex cancelliere socialdemocratico tedesco non ha retto ai germi che lo avevano aggredito un paio di mesi fa, dopo essere stato sottoposto a un intervento chirurgico a una gamba per rimuoverne un trombo. Ma il fumo era stata tra le concause che nel 1981, un anno prima di essere costretto a cadere il cancellierato al cristiano-democratico Helmut Kohl, lo costrinsero all'impianto di un pacemaker. I medici gli imposero di chiudere con il suo vizio, e per un po' lui divenne un accanito consumatore di tabacco da fiuto. Però, zitto zitto, non smise mai del tutto, anzi: alla fine riprese come e più di prima, con una media giornaliera di quaranta bionde. Nel 2008 si beccò pure una denuncia per aver violato il divieto di fumo nei luoghi pubblici. Alla fine fu 'graziato'.
LA CARRIERA - Schmidt, socialdemocratico, è stato Cancelliere tedesco dal 6 maggio 1974 al 1º ottobre 1982. Dopo aver partecipato al conflitto mondiale, fu parlamentare del Bundestag nel 1953-1962. Mantenne il ruolo di Ministro della difesa della RFT dal 1969 al 1972, diventando nel 1972 Ministro delle finanze.
Nel 1974 subentrò a Willy Brandt alla guida del governo, venendo sostituito nel 1982 da Helmut Kohl per mezzo di una mozione di sfiducia costruttiva, utilizzata per la prima volta nella storia della Repubblica Federale Tedesca, che fu presentata dai suoi alleati della FDP in seguito a disaccordi in tema di politica economica e politica estera.
Resse il paese per otto anni, durante un periodo segnato dal terrorismo (banda Baader-Meinhof), dalla guerra fredda che coinvolgeva la RFD e la vicina Repubblica Democratica, dal rafforzamento dell'integrazione europea e dalla crisi energetica che provocò forti fiammate inflazionistiche in tutto l'Occidente industrializzato, segnato anche dalla recessione.
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