venerdì 13 novembre 2015

Renzi: Expo diventi centro mondiale per ricerca

 Renzi: Expo diventi centro mondiale per ricerca

Le parole del Premier. Lavoro, in 9 mesi oltre 900mila assunti grazie a sgravi fiscali. E Renzi commenta: «Dati Inps, segno di novità»



«Negli ultimi 20 anni l'Italia ha parlato tutti i giorni di riforme e negli ultimi 20 mesi le riforme sono state realizzate. Non esprimo un giudizio di merito: c'è chi apprezza e c'è chi contesta, ma in 20 mesi si è fatto ciò che è stato rimandato per 20 anni». Così Matteo Renzi nel suo intervento al Piccolo di Milano sul dopo-Expo. Il presidente del Consiglio ha poi presentato il progetto del governo per il dopo Expo. Nell’area espositiva di Rho sorgerà «Human Technopole. Italy 2040», un centro di ricerca e tecnologia. La qualità «delle nostre università e dei nostri centri di ricerca è straordinaria - ha aggiunto - ma dobbiamo fare di più e meglio. Dobbiamo essere capaci di attrarre i talenti e generare qualità. Dobbiamo capire che la globalizzazione è il più grande asset che abbiamo e se capiamo questo smettiamo di avere paura dei fantasmi». L'Expo «può diventare per il governo un centro a livello mondiale che affronti insieme il tema della genomica e dei big data»: così Renzi quantificando in 1.600 i ricercatori che potrebbero essere coinvolti nel progetto indicato dall'esecutivo nell'area. Per realizzare il progetto nell'area Expo «bisogna partire da subito per dare il senso della missione: non diventi l'area del nostro rimpianto». Così Matteo Renzi assicurando che il governo è pronto ad investire «150 milioni l'anno per i prossimi 10 anni».
«Dati Inps, segno di una novità»
Il premier rivendica i risultati delle "riforme organiche" avviate dal suo governo e guarda al futuro: «La domanda ora è come vogliamo essere fra 20 anni». Questo governo, ricorda, «è il numero 63 e io il presidente del Consiglio numero 27: tornare ad avere un governo ogni cinque anni è una prima riforma molto semplice, che non ci porta ad essere visionari, ma ad essere in linea con quanto accade altrove». Ritornando poi sui dati forniti dall'Inps oggi, Renzi afferma che «L'Expo è stato simbolo di chi non si rassegna ed è stato un grande successo». L’Italia, «non è un concentrato di problemi, dobbiamo essere capaci di generare talenti smettendo di compiangerci» e conclude ricordando che questi dato incoraggianti sulla lotta al precariato: «Sono il segno di una novità».
Quasi un milione di nuovi occupati
Novecentosessantamila nuovi assunti solo nei primi nove mesi di quest’anno, grazie agli sgravi fiscali previsti nella Legge di Stabilità. Sono gli incoraggianti numeri dell’ultimo rapporto Inps sul precariato che confermano i dati su lavoro e occupazione diffusi dall’Istat negli scorsi giorni. Da gennaio a settembre, in tutto si sono registrate oltre 1,7 milioni di assunzioni a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni di rapporti a termine e di apprendisti) a fronte di 1,2 milioni di cessazioni (+469.000), con un aumento di 340.323 posti rispetto allo stesso periodo del 2014.
Crescono i buoni lavoro
Per i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato (1.330.964) nei primi 9 mesi dell’anno, si legge ancora nel rapporto Inps si registra quindi un +34% sullo stesso periodo del 2014 mentre per le trasformazioni di contratti a termine (306.894) si segnala un +17,7%. Prosegue anche la crescita sostenuta della vendita dei buoni lavoro: nei primi 9 mesi del 2015  sono stati venduti 81,38 milioni di voucher per il pagamento delle prestazioni di lavoro accessorio, del valore nominale di 10 euro, con un incremento medio nazionale, rispetto allo stesso periodo del 2014 (48.067.353 di pezzi) del 69,3%. Nel periodo si sono registrate punte del +99,4% in Sicilia e del +87,7% in Puglia.

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