L'attacco dell'Isis a Parigi: caccia ai complici dei terroristi islamici, 5 arresti in Belgio. Uno dei kamikaze era un 'rifugiato' siriano
Caccia
senza quartiere a quel che resta, se qualcuno è sopravvissuto e in fuga, e ai
complici del commando di terroristi islamici - sette, tutti morti - che ieri
sera ha sconvolto con sette diversi ma contemporanei attentati la capitale
francese con kalashnikov e bombe provocando 129 vittime e 250 feriti. "Più di
cinque arresti" sono stati effettuati dalle unità antiterrorismo belghe nel
quartiere Mollenbeek di Bruxelles, già setacciato dalla polizia nel gennaio
scorso dopo l'attentato a Charlie Hebdo, ha riferito una fonte ufficiale: si
tratta di persone che si sospetta siano collegate all'azione del commando
entrato in azione a Parigi. La polizia belga è arrivata sulle loro tracce sulla
base di alcuni scontrini di un parcheggio di Mollenbeek trovati in una delle due
auto nere, una proprio con targa belga, che hanno portato i terroristi davanti
allo Stade de France, tre dei quali si sono fatti poi esplodere all'esterno
della struttura. Uno dei kamikaze aveva in tasca un biglietto d'ingresso per la
partita Francia-Germania. Se fosse entrato avrebbe potuto fare un'ecatombe (tre
i morti per le esplosioni). Prosegue intanto frenetico in queste ore il
tentativo di identificare i sette attentatori e si accavallano le indiscrezioni:
sulla base di un passaporto trovato indosso a quel che resta del suo corpo
dilaniato, uno de kamikaze sarebbe un siriano 'rifugiato': sbarcato a Lesbo
dalla Turchia il 3 ottobre scorso avrebbe ottenuto dai greci lo status di
profugo che gli avrebbe poi consentito di girare in Europa senza difficoltà. In
base alle impronte digitali un altro kamikaze sarebbe invece un francese
trentenne, che viveva nella banlieu parigina, già noto ai servizi segreti per le
sue simpatie verso il radicalismo islamico (e questa scoperta alimenta e
ingigantisce le polemiche sulla débacle dell'intelligence francese...). Altri
tre attentatori sarebbero - anche qui il condizionale è d'obbligo - di
nazionalità belga. Resta l'incertezza sulla presenza di una donna nel commando
mentre non si hanno più notizie dell'auto con a bordo quattro uomini armati
sfuggita a un posto di blocco a sud-ovest di Parigi.
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