Montecassino, sequestrati 500mila euro all'ex abate
Per la procura di Roma, Pietro Vittorelli si sarebbe appropriato dei fondi del monastero. Vatileaks 2: i giornalisti indagati
Rubava i soldi destinati al culto e alla beneficenza dell’Abbazia di Montecassino,
poi li riciclava attraverso un complicato giro di conti correnti. È
l’accusa formulata dal pm Marinaro del tribunale di Roma nei confronti
dell’ex abate Pietro Vittorelli e del fratello Massimo (intermediario finanziario) a cui sono stati sequestrati oltre 500mila euro.
Una somma, secondo il Gip, “equivalente” a quella che i due avrebbero
sottratto dai conti dell’Abbazia durante il mandato di Vittorelli.
Il sistema di riciclaggio
Secondo la Procura, Vittorelli, ora indagato e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell'Abbazia, avrebbe lavorato in tandem con il fratello Massimo che gestiva diversi conti correnti per riuscire a riciclare il denaro ed utilizzarlo per scopi privati. Vittorelli, romano, 53enne laureato in Medicina, ha rinunciato al governo dell’Abbazia a giugno 2013 per motivi di salute, dopo 5 anni di reggenza. Una grave crisi cardiaca con risvolti neurologici lo ha costretto a lasciare.
I rapporti con la politica
Nominato abate nel 2007 da Papa Ratzinger, ha partecipato lo scorso settembre alla convention di Forza italia a Fiuggi, mentre ad ottobre 2014 il sito laici.forumcommunity.net ne ha registrato la presenza ad un convegno organizzato nella sede del Parlamento europeo a Roma: con il consigliere regionale Mario Abbruzzese e il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. Nel 2012, quando ha dovuto lasciare per motivi di salute l'Abbazia, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo aveva ringraziato «per la costante attenzione e dedizione nei confronti delle condizioni sociali e morali del territorio di Cassino e del Lazio». Da lui si era rifugiato anche Piero Marrazzo dopo lo scandalo che lo ha travolto e costretto alle dimissioni nel 2009. In un'intervista a Repubblica ha detto: «Sono grato al Padre Abate e alla comunità monastica per come mi ha accolto».
Ieri il monito del Papa
Uno scandalo, quello che coinvolge l'ex abate di Montecassino, che arriva all'indomani del messaggio di Papa Bergoglio in visita a Firenze: «Dio protegga la Chiesa da ogni surrogato di potere, d’immagine, di denaro». «Non dobbiamo essere ossessionati dal potere - ha aggiunto- anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa. Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso». Per Bergoglio, infatti, essa deve avere i «tratti dell’umiltà, del disinteresse e della beatitudine» e sfuggire «le tentazioni» che «sono tante».
Vatileaks 2, indagati Nuzzi e Fittipaldi
Intanto, per il caso Vatileaks 2 finiscono tra gli indagati i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, autori dei libri “Avarizia” e “Via crucis”, in cui sono pubblicati documenti riservati della Santa Sede. E arriva la precisazione del segretario Cei, Monsignor Nunzio Galantino, che parla chiaro in un'intervista a Famiglia Cristiana: «Non è vittimismo dire che una Chiesa credibile fa paura e dunque si cerca di screditarla». «Abbiamo a che fare con una Chiesa più credibile e ad alcuni questo non piace perché si sentono messi in discussione. È falso che la Chiesa spenda per altro i soldi dei poveri. E in particolare per l'8 per mille: il bilancio dettagliato è pubblicato da ciascuna diocesi e le informazioni si possono trovare sul sito della Cei».
Secondo la Procura, Vittorelli, ora indagato e che durante il suo mandato aveva accesso illimitato ai conti dell'Abbazia, avrebbe lavorato in tandem con il fratello Massimo che gestiva diversi conti correnti per riuscire a riciclare il denaro ed utilizzarlo per scopi privati. Vittorelli, romano, 53enne laureato in Medicina, ha rinunciato al governo dell’Abbazia a giugno 2013 per motivi di salute, dopo 5 anni di reggenza. Una grave crisi cardiaca con risvolti neurologici lo ha costretto a lasciare.
Nominato abate nel 2007 da Papa Ratzinger, ha partecipato lo scorso settembre alla convention di Forza italia a Fiuggi, mentre ad ottobre 2014 il sito laici.forumcommunity.net ne ha registrato la presenza ad un convegno organizzato nella sede del Parlamento europeo a Roma: con il consigliere regionale Mario Abbruzzese e il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani. Nel 2012, quando ha dovuto lasciare per motivi di salute l'Abbazia, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo aveva ringraziato «per la costante attenzione e dedizione nei confronti delle condizioni sociali e morali del territorio di Cassino e del Lazio». Da lui si era rifugiato anche Piero Marrazzo dopo lo scandalo che lo ha travolto e costretto alle dimissioni nel 2009. In un'intervista a Repubblica ha detto: «Sono grato al Padre Abate e alla comunità monastica per come mi ha accolto».
Uno scandalo, quello che coinvolge l'ex abate di Montecassino, che arriva all'indomani del messaggio di Papa Bergoglio in visita a Firenze: «Dio protegga la Chiesa da ogni surrogato di potere, d’immagine, di denaro». «Non dobbiamo essere ossessionati dal potere - ha aggiunto- anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa. Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso». Per Bergoglio, infatti, essa deve avere i «tratti dell’umiltà, del disinteresse e della beatitudine» e sfuggire «le tentazioni» che «sono tante».
Vatileaks 2, indagati Nuzzi e Fittipaldi
Intanto, per il caso Vatileaks 2 finiscono tra gli indagati i giornalisti Emiliano Fittipaldi e Gianluigi Nuzzi, autori dei libri “Avarizia” e “Via crucis”, in cui sono pubblicati documenti riservati della Santa Sede. E arriva la precisazione del segretario Cei, Monsignor Nunzio Galantino, che parla chiaro in un'intervista a Famiglia Cristiana: «Non è vittimismo dire che una Chiesa credibile fa paura e dunque si cerca di screditarla». «Abbiamo a che fare con una Chiesa più credibile e ad alcuni questo non piace perché si sentono messi in discussione. È falso che la Chiesa spenda per altro i soldi dei poveri. E in particolare per l'8 per mille: il bilancio dettagliato è pubblicato da ciascuna diocesi e le informazioni si possono trovare sul sito della Cei».
Nessun commento:
Posta un commento