Egitto, precipita sul Sinai aereo russo: 224 morti. "Avaria", ma l'Isis rivendica
Il Cairo esclude la pista terroristica, ma sul web spunta un video-rivendicazione del Califfato
Roma, 31 ottobre 2015 - Un aereo di linea russo con
224 persone a bordo (tra cui 27 bambini, tutti russi) si è schiantato
sulla penisola egiziana del Sinai. Era decollato da Sharm el Sheikh. L'airbus A-321, della
compagnia russa Kogalymavia, era diretto a San Pietroburgo. Se ne erano
perse le tracce circa 23 minuti dopo il decollo, sopra i cieli della
città cipriota di Larnaca. Ma è mistero su cause e dinamica. Poco prima di scomparire dai radar e perdere quota, quando si trovava a un'altezza di circa 9mila metri, il comandante avrebbe
chiesto un atterraggio di emergenza al Cairo. Ma le autorità egiziane
hanno comunciato in serata che nessuna richiesta di soccorso è stata
fatta dall'aereo. Intanto spunta il giallo su una rivendicazione
dell'Isis con filmato 'in allegato'. E Air France-Klm, Lufthansa ed Emirates fanno sapere che per il momento eviteranno la zona.
"AVARIA" - Il governo egiziano ha istituito un gabinetto d'emergenza per gestire la crisi e indagare sulle cause delle disastro: per il momento sembra accreditata l'ipotesi di un'avaria. Fonti della sicurezza egiziane hanno escluso la possibilità, affermando all'Ansa che l'aereo russo è precipitato "a causa di un guasto tecnico" escludendo "qualsiasi tipo di atto terroristico". Il procuratore generale russo Yury Chaika ha ordinato l'apertura di un'inchiesta sull'accaduto. In effetti in base alle prime indagini è emerso che i piloti dell'A321 russo avevano denunciato problemi a un motore dell'aereo già nei giorni precedenti al disastro. "Nell'ultima settimana l'aereo aveva richiesto più volte assistenza perché il motore non si avviava", hanno riferito fonti della sicurezza dell'aeroporto di Sharm el-Sheikh citate dall'agenzia russa Ria Novosti.
ISIS: "ABBATTUTO" - Nel primo pomeriggio però il gruppo fondamentalista egiziano legato all'Isis e attivo nella penisola del Sinai ha rivendicato l'abbattimento dell'Airbus. E ha pure mostrato un video in cui si vede un aereo precipitare con una lunga scia di fumo nero. "I soldati del 'califfato' sono riusciti ad abbattere un aereo russo nel Sinai", recita una dichiarazione che sta circolando sui siti jihadisti. Ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l'autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un'altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti. Anche Mosca è scettica sull'ipotesi dell'attentato.
LA COMPAGNIA - Kogalymavia, abbreviata con Kolavia, è nota con il nome di Metrojet dopo il cambiamento di marchio del 2013. La compagnia russa è stata creata nel 1993 e ha la sua sede nella città sibermetrojetiana di Kogalym, mentre il suo hub principale è l'aeroporto internazionale di Mosca-Domodedovo. Secondo i dati dall'Aviaton Safety Network, una sorte di database degli incidenti aerei in tutto il mondo, ha già avuto due incidenti. Il 1 gennaio 2012 un Tupolev 154 B-2 prese fuoco nell'aeroporto di Surgut e provocò 3 morti e 42 feriti con gravissime ustioni; l'aereo si incendiò durante il rullaggio. Il 24 gennaio 2010, in Iran, un aereo di questa compagnia ma 'operato' da Taban Air effettuò un atterraggio di emergenza per un problema al carrello e alla coda dell'aeromobile: ci furono quaranta feriti ma fortunatamente nessun morto. Metrojet vola anche in Italia, servendo gli aeroporti di Treviso e Rimini.
PUTIN - Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue più sincere condoglianze ai parenti delle vittime. Lo riporta il servizio stampa del Cremlino. Putin ha dato istruzioni al primo ministro Dmitry Medvedev di istituire una commissione di governo, presieduta dal ministro dei Trasporti Sokolov, per far luce sull'incidente. Il ministro delle Situazioni di Emergenza, Vladimir Puchkov, ha invece avuto l'incarico di inviare un aereo del ministero russo subito dopo aver ricevuto il via libera dalle autorità egiziane per lavorare sul luogo dello schianto.
Il Cairo esclude la pista terroristica, ma sul web spunta un video-rivendicazione del Califfato
"AVARIA" - Il governo egiziano ha istituito un gabinetto d'emergenza per gestire la crisi e indagare sulle cause delle disastro: per il momento sembra accreditata l'ipotesi di un'avaria. Fonti della sicurezza egiziane hanno escluso la possibilità, affermando all'Ansa che l'aereo russo è precipitato "a causa di un guasto tecnico" escludendo "qualsiasi tipo di atto terroristico". Il procuratore generale russo Yury Chaika ha ordinato l'apertura di un'inchiesta sull'accaduto. In effetti in base alle prime indagini è emerso che i piloti dell'A321 russo avevano denunciato problemi a un motore dell'aereo già nei giorni precedenti al disastro. "Nell'ultima settimana l'aereo aveva richiesto più volte assistenza perché il motore non si avviava", hanno riferito fonti della sicurezza dell'aeroporto di Sharm el-Sheikh citate dall'agenzia russa Ria Novosti.
ISIS: "ABBATTUTO" - Nel primo pomeriggio però il gruppo fondamentalista egiziano legato all'Isis e attivo nella penisola del Sinai ha rivendicato l'abbattimento dell'Airbus. E ha pure mostrato un video in cui si vede un aereo precipitare con una lunga scia di fumo nero. "I soldati del 'califfato' sono riusciti ad abbattere un aereo russo nel Sinai", recita una dichiarazione che sta circolando sui siti jihadisti. Ma fonti della sicurezza egiziana smentiscono con forza l'autenticità della rivendicazione e affermano che il velivolo volava a un'altitudine tale da non poter essere abbattuto dai jihadisti. Anche Mosca è scettica sull'ipotesi dell'attentato.
LA COMPAGNIA - Kogalymavia, abbreviata con Kolavia, è nota con il nome di Metrojet dopo il cambiamento di marchio del 2013. La compagnia russa è stata creata nel 1993 e ha la sua sede nella città sibermetrojetiana di Kogalym, mentre il suo hub principale è l'aeroporto internazionale di Mosca-Domodedovo. Secondo i dati dall'Aviaton Safety Network, una sorte di database degli incidenti aerei in tutto il mondo, ha già avuto due incidenti. Il 1 gennaio 2012 un Tupolev 154 B-2 prese fuoco nell'aeroporto di Surgut e provocò 3 morti e 42 feriti con gravissime ustioni; l'aereo si incendiò durante il rullaggio. Il 24 gennaio 2010, in Iran, un aereo di questa compagnia ma 'operato' da Taban Air effettuò un atterraggio di emergenza per un problema al carrello e alla coda dell'aeromobile: ci furono quaranta feriti ma fortunatamente nessun morto. Metrojet vola anche in Italia, servendo gli aeroporti di Treviso e Rimini.
PUTIN - Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue più sincere condoglianze ai parenti delle vittime. Lo riporta il servizio stampa del Cremlino. Putin ha dato istruzioni al primo ministro Dmitry Medvedev di istituire una commissione di governo, presieduta dal ministro dei Trasporti Sokolov, per far luce sull'incidente. Il ministro delle Situazioni di Emergenza, Vladimir Puchkov, ha invece avuto l'incarico di inviare un aereo del ministero russo subito dopo aver ricevuto il via libera dalle autorità egiziane per lavorare sul luogo dello schianto.
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