DIECI
MOTIVI PER FARE CONSERVE IN CASA
di
Marta Albè
Fonte:
Greenme.it
Preparare
le conserve in casa è probabilmente uno dei simboli dell’autoproduzione. Nei
ricordi di tutti noi vediamo le nonne intente a preparare confetture, salse e
conserve sott’olio per avere a disposizione il surplus dei prodotti dell’orto
nei mesi successivi e all’insegna del risparmio. Si tratta di un insieme di
tradizioni che sarebbe un vero peccato abbandonare. Ecco allora dieci tra i
motivi principali per ricominciare a fare conserve in casa.
1)
Rispettare l’ambiente
Preparare
le conserve in casa riduce il nostro impatto ambientale su almeno due fronti. Da
una parte ci permette di riutilizzare i barattoli di vetro di altre
preparazioni, mentre in secondo luogo consente di risparmiare le emissioni
legate al trasposto del prodotti dal luogo di produzione al punto vendita.
2)
Risparmiare
Questo
aspetto riguarda soprattutto il consumo di ortaggi fuori stagione. Le zucchine,
ad esempio, costeranno di più in inverno rispetto ai mesi estivi. Ecco dunque
che risulta saggio preparare delle conserve per consumare i prodotti estivi
anche fuori stagione, se lo si desidera. Pensiamo, ad esempio, al pesto, alle
zucchine, alle melanzane e ai peperoni sott’olio o sott’aceto, nonché ai
pomodori essiccati e a tutte le conserve e salse a base di pomodoro. Il
risparmio è maggiore se le conserve si preparano con i prodotti dell’orto in
surplus rispetto alla quantità che riusciremmo a consumare fresca.
3)
Ridurre gli sprechi
Di
nuovo un collegamento con l’autoproduzione, con particolare riferimento
all’orto. Può succedere che il raccolto sia molto più abbondante di quanto ci
aspettassimo. Come evitare di dover gettare il surplus? Se regalare qualche
ortaggio agli amici e ai parenti non basta, ecco che in nostro aiuto arrivano le
conserve, che ci aiuteranno ad arricchire la dispensa per i mesi successivi e ad
accorciare la lista della spesa.
4)
Barattare e regalare
Ecco
un aspetto molto importante legato non solo al risparmio di per sé, ma anche
alla riscoperta di un antico paradigma. Per mangiare sano è davvero necessario
comprare? Se prepariamo tante conserve, possiamo decidere di barattarne una
parte con chi ha la nostra stessa passione. Inoltre con le conserve potremo
preparare dei cesti personalizzati come regali di Natale e di compleanno, o per
altre occasioni, anche semplicemente come ringraziamento per chi ci ha offerto
il suo aiuto.
5)
Riscoprire le tradizioni di famiglia
Se
ripensate alla preparazione delle conserve con un pizzico di nostalgia, siete
davvero dei nostri. Ricordate le estati in cui le nonne preparavano le conserve
di pomodoro o i peperoncini lasciati essiccare al sole? Ecco, è davvero giunto
il momento di riscoprire le tradizioni di famiglia e di portarle avanti. Perché
sarebbe davvero un peccato che saperi e tradizioni di così alto valore andassero
perduti semplicemente per noncuranza, pigrizia e con la scusa di non avere
abbastanza tempo. Appuntate tutte le ricette per le conserve delle vostre nonne
e mettetevi all’opera appena potete.
6)
Dedicare tempo all’autoproduzione
L’autoproduzione
non è tempo perso, ma tempo guadagnato. Prendiamoci lo spazio di una sera, di un
sabato mattina o di una domenica pomeriggio per preparare conserve e marmellate
con l’aiuto di tutta la famiglia. La dispensa si arricchirà in un batter
d’occhio e non dovremo perdere tempo da dedicare ad una lunga spesa al
supermercato, per acquistare tra l’altro prodotti di qualità decisamente
inferiore.
7)
Creare nuovi legami sociali
Preparare
le conserve in passato era un’occasione di ritrovo. Le famiglie allargate e i
vicini di casa in determinati periodi dell’anno si riunivano per dare vita a
scorte di salse e conserve in grandi quantità, ad esempio durante l’estate e in
vista dell’inverno. Era un’opportunità per chiacchierare, scambiare pareri e
saperi, conoscersi meglio. L’unione, mai come in questo caso, faceva e può fare
ancora la forza. L’autoproduzione è contagiosa, coinvolgiamo gli amici e le
persone dell’associazione o del Gas di cui facciamo parte nella riscoperta della
preparazione delle conserve.
8)
Avere a disposizione cibo salutare
Grazie
alla preparazione casalinga delle conserve conosceremo esattamente gli
ingredienti contenuti nei barattoli che porteremo in tavola. E così potremo dire
stop ai coloranti e ai conservanti industriali e l’eccessivo contenuto di
zucchero delle marmellate e confetture in vendita nei supermercati. Inoltre sarà
molto divertente personalizzare i diversi tipi di conserve a seconda dei propri
gusti, ad esempio aggiungendo erbe aromatiche e spezie. Che ne direste di una
confettura di pere allo zenzero o di mele e cannella?
9)
Supportare gli agricoltori locali
Se
non abbiamo un orto o il nostro raccolto non è sufficiente, ma amiamo comunque
preparare conserve dolci e salate, diamo supporto agli agricoltori locali.
Cerchiamo le aziende agricole biologiche e sostenibili della nostra zona.
Facciamo la spesa ai mercati contadini e impariamo a comprare bio risparmiando
davvero molto grazie ai Gas. Tra l’altro, per preparare le conserve andranno
benissimo anche frutta e ortaggi di seconda scelta che altrimenti rischierebbero
di essere buttati. Informatevi dal contadino o presso il vostro Gas sulla
possibilità di acquistare questi prodotti a prezzo ridotto.
10)
Aprirsi all’autosufficienza
Coltivare
il proprio cibo e preparare le conserve significa aprirsi verso un nuovo stile
di vita basato sull’autosufficienza. Certo, le conserve
rappresentano solo una parte, magari proprio l’inizio, di un nuovo cammino, ma
prepararle con i dovuti accorgimenti è così divertente che sarà proprio
l’entusiasmo a spianarvi la strada. E così inizierete a condividere saperi, a
chiedere consigli ai più esperti, a risparmiare sulla spesa e a scoprire nuovi
sapori.
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