Parigi sotto attacco, almeno 128 morti. Tutto quello che è successo finora
La notte degli spari e dei kamikaze, la fuga dal
Bataclan, il terrore allo Stade de France, i terroristi in fuga. Ecco
tutto quello che sappiamo sul 13 novembre 2015
Parigi, 14 novembre 2015 - Parigi, il primo giorno dopo la notte del terrore (La cronaca). L'Occidente registra il suo secondo 11 Settembre, un nuovo colpo al cuore dopo la strage di Charlie Hebdo
dello scorso gennaio. La capitale francese si è svegliata sotto choc,
se mai è riuscita a dormire dopo la "guerra" di ieri sera: all'ora di
pranzo del day after i morti sono almeno 128, 200 i feriti (FOTO/VIDEO - Le bombe allo Stade de France), con spari e kamikaze in 7 punti diversi della città: Stade France, Bataclan, Rue de la Fontaine au Roi, Rue de Charonne, Rue Bichat, Boulevard Voltaire e Les Halles (LA MAPPA). Terribile la sequenza dell'attacco al teatro Bataclan (VIDEO - LA FUGA), dove
hanno perso la vita almeno 70 persone. Prima i terroristi hanno sparato
sulla folla, poi in tre si sono fatti saltare in aria. Un quarto si è
fatto esplodere non lontano (VIDEO - Il Bataclan il giorno dopo). Due gli italiani sani e salvi, entrambi originari di Senigallia (Ancona): Massimiliano Natalucci e Laura Apolloni. Quest'ultima è stata ferita di striscio da un proiettile (Le sue parole al Carlino di Ancona), ma è fuori pericolo. La Farnesina - che ha invitato gli italiani presenti in Francia a "evitare spostamenti" - ha invece dichiarato "irrintracciabile" un terzo cittadini italiano, che corrisponderebbe al nome della veneziana Valeria Solesin, anche lei presente al Bataclan. La paura ha avuto inoltre una piccola appendice nella tarda mattina, con un doppio allarme bomba all'aeroporto Gatwick di Londra e alla Galleria Lafayette di Parigi.
Otto i terroristi morti, sei dei quali si sono fatti
esplodere, due queli uccisi dalla polizia. Alcuni di loro sarebbero
ancora in fuga. Tre i sospetti identificati (
LEGGI Attentato a Parigi, caccia ai terroristi). L'Isis ha rivendicato ufficialmente gli attentati sottolineando che è "solo l'inizio della tempesta". Il presidente François Hollande ha parlato alla Francia,
proclamando tre giorni di lutto nazionale: "È stato un atto di guerra
compiuto dall'esercito dell'Isis", ha detto, assicurando che "la Francia
trionferà sulla barbarie". Diverse le immagini iconiche della notte di
follia: dalla Tour Eiffel spenta in segno di lutto, passando dai tifosi
dello Stade de France che intonano la Marsigliese (VIDEO), fino al logo 'Peace for Paris', griffato Banksy. Sui social network la catena della solidarietà, da #PorteOuverte su Twitter allo 'Stai bene?' di Facebook, non si è fermata un attimo e prosegue con l'hashtag #PrayForParis (FOTO - La notte di terrore raccontata sui social). Sui giornali francesi e di tutto il mondo non si usano mezzi termini: stavolta è "guerra".
La condanna internazionale è unanime, da tutta l'Europa alla Russia, dagli
Stati Uniti (VIDEO - OBAMA) alla Lega araba, dal Papa (VIDEO) all'imam di Al Azhar. Anche il premier Matteo Renzi ha avuto un colloquio telefonico con Hollande, il ministro dell'Interno Alfano ha dichiarato che "la sicurezza in Italia verrà rafforzata". Mentre diversi ministri della comunità internazionale sono riuniti a Vienna
per discutere del futuro della Siria con un occhio agli sviluppi di
Parigi e determinati a "coordinare la lotta al terrorismo". Nel
quartiere del teatro Bataclan, nel XI arrondissement, i parigini hanno
portato fiori e ceri sul marciapiede ancora sporco di sangue.
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