Madia contro gli statali fannulloni: "Licenziare chi timbra e se ne va"
Il ministro: "Non tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono fannulloni"
Roma, 3 novembre 2015 - Licenziare chi timbra il cartellino e poi se ne va. Marianna Madia prende una posizione netta contro i dipendenti statali "fannulloni". Perché, sottolinea il ministro della Pubblica Amministrazione, "Non è vero che tutti i dipendenti pubblici
lo sono". Ma chi "dice che va a lavorare e poi non ci va, deve essere
licenziato". La Madia fa riferimento ai recenti fatti di cronaca, su
tutti il caso di Sanremo con il blitz in Comune e l'arresto di 35 dipendenti assenteisti.
CONFSAL - Immediata la nota di commento della Confsal, confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori. "Ci
meraviglia che il ministro non conosca le norme vigenti in base alle
quali il dipendente pubblico che faccia assenze ingiustificate è già
licenziabile - dice il segretario generale Marco Paolo Nigi -. È giusto
che sia così e che le norme vadano applicate e rispettate". E continua: "Viceversa, anziché perdere tempo con simili dichiarazioni, il ministro Madia
si occupi di trovare i soldi per rinnovare i contratti del pubblico
impiego vergognosamente bloccati da sei anni". Quindi spiega: "Vorremmo
anche che non prendesse in giro i dipendenti pubblici presentando cifre
irrisorie come i 300 milioni di euro per una platea di 3,2 milioni di
lavoratori previsti nella legge di Stabilità". E sottolinea: "I
dipendenti pubblici sono esasperati sia dall'esiguità delle risorse sia
dall'atteggiamento di questo governo che sembra divertirsi a deriderli".
TOSI - "Il Governo parifichi il pubblico impiego al privato ed elimini la burocrazia, vero e proprio cancro del Paese", invoca il sindaco di Verona Flavio Tosi, dopo le dichiarazioni del ministro Madia.
Il ministro: "Non tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono fannulloni"
TOSI - "Il Governo parifichi il pubblico impiego al privato ed elimini la burocrazia, vero e proprio cancro del Paese", invoca il sindaco di Verona Flavio Tosi, dopo le dichiarazioni del ministro Madia.
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