UE:
BOCCIATURA SECCA ALLA GESTIONE DEI RIFIUTI NEL LAZIO
di
Valerio Mingarelli
Il
Parlamento Europeo boccia su tutta la linea la gestione dei rifiuti nel Lazio,
centrata quasi esclusivamente sulla ricerca di invasi dove gettare il pattume.
Dopo il sopralluogo di ottobre 2012 chiesto con insistenza da comitati e
residenti, la Commissione presieduta da Erminia Mazzoni e composta da Judith
Merkies, Margrete Auken, Roberta Angelilli, Alfredo Antoniozzi, Clemente
Mastella, Roberto Gualtieri, Guido Milana, David Sassoli e Niccolò Rinaldi, ha
discusso e approvato ieri a Bruxelles il suo report conclusivo, che verrà
sottoposto alla votazione finale il 20 febbraio. Il documento, 17 pagine in
inglese, pesa come un macigno sulle politiche ambientali del Lazio e pone le
premesse per nuove procedure di infrazione. L'unico ad essere salvato è il
ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che "non solo è conscio della situazione
disastrosa, ma sta facendo il possibile per evitare che Roma diventi la
discarica d'Italia". Il suo approccio "merita sostegno dalla Commissione
Europea".
Per
il resto, bocciatura secca per l’operato del commissario straordinario Goffredo
Sottile, e soprattutto per la scelta di Monti dell’Ortaccio come sito per
ospitare la discarica provvisoria per il post-Malagrotta. La commissione inoltre
esprime la sua "profonda disapprovazione per l'incapacità delle autorità
regionali e provinciali a lavorare in una maniera più trasparente e coerente con
i Comuni per stabilire una strategia efficace sui rifiuti". "I livelli di
pubblica consultazione rimangono assolutamente bassi - insiste la relazione - la
popolazione locale si sente completamente ignorata dalle autorità pubbliche, che
hanno fallito", facendo coincidere la politica sui rifiuti con la "politica
delle discariche".
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