Anche Renzi all'attacco: "Monti è diventato un demagogo"
E Fassina: "Ok all'Imu ma sui grandi patrimoni"
Dopo l'attacco di Bersani al Professore, anche Renzi fa sentire la sua
voce e giudica Monti un 'demagogo' che ama la fantascienza visto che
vuole 'innovare' con Casini e Fini. Liste: il Pd candida 4 personalità
di spicco del mondo cattolico. In Puglia si dimette il segretario
regionale: "Le liste pugliesi invase da 'immigrati dal nord'
Roma: Matteo Renzi e Pierluigi Bersani escono da un ristorante del centro dopo aver pranzato insieme (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Roma, 8 gennaio 2013 - Entra nel vivo la campagna elettorale e anche da sinistra non
si risparmiano colpi anche duri al governo dei tecnici, ora entrato
nell'agone della politica. Dopo l'attacco di Bersani al Professore ("La sua lista non è un bene per l'Italia"), anche 'l'altra faccia' del Pd, ovvero Matteo Renzi, fa sentire la sua voce e giudica Monti un 'demagogo' che ama la fantascienza visto che vuole 'innovare' con Casini e Fini.
Ma intanto il Pd continua ad aggiungere candidati della 'società civile' alla sua squadra - gli ultimi reclutati sono 4 dell'associazionista cattolico - e sta decidendo i criteri di candidabilità. E non mancano le polemiche che arrivano stavolta dalla Puglia.
POKER DI CATTOLICI - Pier Luigi Bersani candida quattro personalità di spicco del mondo cattolico. Dal Pd è stata annunciata oggi la candidatura di Edo Patriarca, presidente centro nazionale volontariato e organizzatore delle settimane sciali; Emma Fattorini, docente storia contemporanea alla sapienza; Ernesto Preziosi, ex vicepresidente dell’azione cattolica, direttore dell’istituto Toniolo dell’università cattolica; e, infine, di Flavia Nardelli, segretario dell’istituto Luigi Sturzo.
IL NODO CANDIDABILITA' - Un’autocertificazione sul rispetto dei requisiti di candidabilità per tutti i candidati del Pd: proporrà stasera alla Direzione nazionale il presidente della commissione di Garanzia Luigi Berlinguer in vista della presentazione delle liste elettorali. “Spero che stasera la Direzione approvi la mia proposta di far presentare a tutti i candidati un modulo di autocertificazione nel quale dichiarano di non trovarsi in una delle condizioni di incadidabilità previste dal codice etico del Pd e dalla recente normativa sulle liste pulite - ha spiegato Berlinguer -. Se passerà questo iter la segreteria potrà investire la commissione di garanzia del compito di verificare da qui al 21 i casi in difetto dei requisiti”.
RENZI ALL'ATTACCO - “Non sapevo che a Monti piacesse la fantascienza. Perché pensare di innovare la politica con Casini e Fini è come circumnavigare capo Horn con il pedalò. Fantascienza appunto”, è il colorito attacco del sindaco di Firenze tramite un'intervista a Repubblica nella quale attacca quei "quattro o cinque parlamentari che oggi agitano lo spauracchio di Vendola e Fassina ma non hanno esitato a votare la fiducia ai governi di Turigliatto e Diliberto”.
Renzi ribadisce che a Monti “va tutta la nostra riconoscenza” per il lavoro che ha fatto in questo anno ma, aggiunge senza risparmiare critiche al Professore, “la credibilità è il valore più importante di un politico. E’ come la reputazione di un brand: ci si mette anni a conquistarla, ci vuole un minuto a perderla”. Insomma, “non avrei mai detto non mi candido se pensavo di candidarmi. E poi sono un bipolarista convinto.
Mettersi nel mezzo è un errore,si sente l’unghia che stride”.
Inoltre dire ora giù le tasse da parte di chi le ha alzate per salvare il Paese “sembra demagogia”. Sul fisco e sulla promessa del Professore di “modificare” l’Imu e tagliare l’Irpef Renzi osserva che si tratta di “demagogia”. “Non puoi essere quello che alza le tasse per salvare il Paese e promette di ridurle per affrontare la campagna elettorale. Sembra demagogia” osserva il sindaco.
FASSINA SULL'IMU - Eliminare l’Imu sui bassi redditi per concentrarla sui grandi patrimoni: è la proposta di Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, che garantirebbe “maggiore equità al prelievo fiscale”. Fassina interviene a a Radio Anch’io: “Dobbiamo essere seri. Sembra che siamo tornati in una situazione normale, ma non è cosi’. C’è un peso insostenibile delle tasse soprattutto per coloro che sono in regola con i pagamenti”.
“Il redditometro - aggiunge - può essere uno strumento importante, ma si concentra sulla piccola evasione. Servono accordi interanazionali per la grande evasione. Per quanto riguarda l’Imu, va eliminata per le classi medie e i redditi bassi, per concentrarla sui grandi patrimoni”.
MORANDO A VENDOLA - "La sinistra combatte la povertà, non i ricchi. La lotta alla diseguaglianza non si fa attaccando i ricchi, bensi’ cambiando l’Italia per renderla un paese piu’ giusto", dice il senatore del Pd Enrico Morando rispondendo al leader di Sel che ieri ha dichiarato "i super ricchi vadano all’inferno".
"Mi permetto di ricordare a Vendola che iniziative sul patrimonio degli italiani cosi’ mal distribuito le ha prese il governo attuale. Abbiamo dovuto aspettare che ci fosse il governo di Monti - e grazie al sostengo fondamentale del Pd - per avere l’Imu, che e’ nient’altro che una patrimoniale sugli immobili", afferma Morando.
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Da parte sua il moderato del Pd Enrico Morando risponde all'alleato Nichi Vendola - che aveva mandato i super-ricchi all'inferno - ricordandogli che 'la sinistra combatte la povertà, non i ricchi'.Ma intanto il Pd continua ad aggiungere candidati della 'società civile' alla sua squadra - gli ultimi reclutati sono 4 dell'associazionista cattolico - e sta decidendo i criteri di candidabilità. E non mancano le polemiche che arrivano stavolta dalla Puglia.
POKER DI CATTOLICI - Pier Luigi Bersani candida quattro personalità di spicco del mondo cattolico. Dal Pd è stata annunciata oggi la candidatura di Edo Patriarca, presidente centro nazionale volontariato e organizzatore delle settimane sciali; Emma Fattorini, docente storia contemporanea alla sapienza; Ernesto Preziosi, ex vicepresidente dell’azione cattolica, direttore dell’istituto Toniolo dell’università cattolica; e, infine, di Flavia Nardelli, segretario dell’istituto Luigi Sturzo.
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POLEMICHE IN PUGLIA - Le acque si agitano nel Pd in attesa della formalizzazione delle liste. Il segretario regionale pugliese del Pd, Sergio Blasi, annuncia di essersi dimesso dall'incarico ''in pieno ed assoluto dissenso col gruppo dirigente nazionale del Partito Democratico per aver tradito lo spirito delle primarie ed aver invaso le liste pugliesi di 'immigrati dal nord'''. La comunicazione,
si legge in una nota della segreteria regionale, e' stata consegnata la
scorsa notte alle 2.45 da Blasi ''a conclusione della riunione con i
vertici nazionali del partito per la definizione delle postazioni
nazionali da inserire nelle liste di Camera e Senato per la Puglia''.- BERSANI "Non escludo accordo con Monti" VENDOLA Guarda il video
- Sai già per chi votare alle elezioni politiche?
- Renzi e Bersani a pranzo insieme in un ristorante a Roma
- Il pranzo tra Bersani e Renzi a Roma
- Pranzo Bersani-Renzi, segretario Pd: avrà un ruolo attivo
- Bersani: chiedo rispetto, non chiuderemo bocca a nessuno
IL NODO CANDIDABILITA' - Un’autocertificazione sul rispetto dei requisiti di candidabilità per tutti i candidati del Pd: proporrà stasera alla Direzione nazionale il presidente della commissione di Garanzia Luigi Berlinguer in vista della presentazione delle liste elettorali. “Spero che stasera la Direzione approvi la mia proposta di far presentare a tutti i candidati un modulo di autocertificazione nel quale dichiarano di non trovarsi in una delle condizioni di incadidabilità previste dal codice etico del Pd e dalla recente normativa sulle liste pulite - ha spiegato Berlinguer -. Se passerà questo iter la segreteria potrà investire la commissione di garanzia del compito di verificare da qui al 21 i casi in difetto dei requisiti”.
RENZI ALL'ATTACCO - “Non sapevo che a Monti piacesse la fantascienza. Perché pensare di innovare la politica con Casini e Fini è come circumnavigare capo Horn con il pedalò. Fantascienza appunto”, è il colorito attacco del sindaco di Firenze tramite un'intervista a Repubblica nella quale attacca quei "quattro o cinque parlamentari che oggi agitano lo spauracchio di Vendola e Fassina ma non hanno esitato a votare la fiducia ai governi di Turigliatto e Diliberto”.
Renzi ribadisce che a Monti “va tutta la nostra riconoscenza” per il lavoro che ha fatto in questo anno ma, aggiunge senza risparmiare critiche al Professore, “la credibilità è il valore più importante di un politico. E’ come la reputazione di un brand: ci si mette anni a conquistarla, ci vuole un minuto a perderla”. Insomma, “non avrei mai detto non mi candido se pensavo di candidarmi. E poi sono un bipolarista convinto.
Mettersi nel mezzo è un errore,si sente l’unghia che stride”.
Inoltre dire ora giù le tasse da parte di chi le ha alzate per salvare il Paese “sembra demagogia”. Sul fisco e sulla promessa del Professore di “modificare” l’Imu e tagliare l’Irpef Renzi osserva che si tratta di “demagogia”. “Non puoi essere quello che alza le tasse per salvare il Paese e promette di ridurle per affrontare la campagna elettorale. Sembra demagogia” osserva il sindaco.
FASSINA SULL'IMU - Eliminare l’Imu sui bassi redditi per concentrarla sui grandi patrimoni: è la proposta di Stefano Fassina, responsabile economico del Pd, che garantirebbe “maggiore equità al prelievo fiscale”. Fassina interviene a a Radio Anch’io: “Dobbiamo essere seri. Sembra che siamo tornati in una situazione normale, ma non è cosi’. C’è un peso insostenibile delle tasse soprattutto per coloro che sono in regola con i pagamenti”.
“Il redditometro - aggiunge - può essere uno strumento importante, ma si concentra sulla piccola evasione. Servono accordi interanazionali per la grande evasione. Per quanto riguarda l’Imu, va eliminata per le classi medie e i redditi bassi, per concentrarla sui grandi patrimoni”.
MORANDO A VENDOLA - "La sinistra combatte la povertà, non i ricchi. La lotta alla diseguaglianza non si fa attaccando i ricchi, bensi’ cambiando l’Italia per renderla un paese piu’ giusto", dice il senatore del Pd Enrico Morando rispondendo al leader di Sel che ieri ha dichiarato "i super ricchi vadano all’inferno".
"Mi permetto di ricordare a Vendola che iniziative sul patrimonio degli italiani cosi’ mal distribuito le ha prese il governo attuale. Abbiamo dovuto aspettare che ci fosse il governo di Monti - e grazie al sostengo fondamentale del Pd - per avere l’Imu, che e’ nient’altro che una patrimoniale sugli immobili", afferma Morando.
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