NUOVO
ATTACCO A LIBERA. ATTENTATO INCENDIARIO AL VILLAGGIO DELLA LEGALITÀ DI BORGO
SABOTINO
di
A. R.
Un
nuovo attacco all’associazione Libera contro le mafie è stato sferrato il primo
dell’anno. Ma questa volta l’attentatore ha alzato i toni, appiccando le fiamme
all’esterno del Villaggio della Legalità, intitolato a Serafino Famà, nelle
campagne di Borgo Sabotino che già in passato era stato colpito con
danneggiamenti delle strutture. Una aspra risposta all’accordo che
l’associazione di don Ciotti aveva raggiunto, pochi giorni fa, con le parrocchie
dei borghi vicini per ospitare una serie di attività proprio in quel luogo.
Sulla
natura dell’incendio e sulle intenzioni dell’attentatore non ci sono dubbi:
appiccando il fuoco su due lati opposti del capannone ha evitato che si pensasse
ad un cortocircuito e, molto probabilmente, sperava che l’intera struttura
venisse avvolta dalle fiamme. Deve essere stata una pioggia provvidenziale a
salvare il villaggio della legalità, realizzato abusivamente con materiali
facilmente infiammabili, perché il fuoco dopo aver bruciato il telo in nylon che
circonda il perimetro della struttura aveva già raggiunto la copertura. Sul caso
indaga la Polizia, già in possesso dei filmati registrati dall’impianto di
videosorveglianza: le telecamere hanno ripreso l’azione dell’attentatore,
arrivato in bicicletta.
«Siamo
passati dai piccoli danneggiamenti alle fiamme – ricorda Fabrizio Marras,
responsabile della struttura, commentando l’accaduto –. Indubbiamente si è
alzato il livello delle intimidazioni. Un incendio con modalità che assumono un
significato ben preciso, e arrivato in un momento particolare per la nostra
attività, visto che ci stiamo muovendo per organizzare nuove iniziative, anche
per coinvolgere i giovani dei borghi vicini. Avevamo previsto lavori di
sistemazione, ma ora sarà necessario un intervento più profondo».
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