DISCARICHE
ABUSIVE A PALMAROLA
di
Brunella Maggiacomo
Oltre
150 tonnellate di rifiuti, tra cui rifiuti speciali pericolosi e ingenti
quantità di altri rifiuti, quali materiale di risulta proveniente da lavori
edili e plastico da imballaggi, scarti di materiale elettrico, rottami di
imbarcazioni in vetroresina. È questo l’esito della maxioperazione portata a
termine dalla Guardia di Finanza sull’isola di Palmarola, la minore delle isole
ponziane. Due le discariche che gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato
al termine di una intensa attività di indagine e che ha portato anche alla
denuncia di un imprenditore ponzese. Il sequestro era inserito nell’ambito di
una più ampia operazione a tutela dell’ambiente è stata portata a conclusione
dai finanzieri del gruppo di Formia, coordinati dal maggiore Luca Brioschi, e
della Sezione Operativa Navale di Gaeta, coordinata nelle operazioni dal
maggiore Luigi Siniscalco.
Nei
giorni scorsi, infatti, due discariche abusive sono state scoperte e poste sotto
sequestro sull’isola di Palmarola, territorio dichiarato di interesse
comunitario e classificato a protezione speciale.
Complessivamente
sono state rinvenute oltre 150 tonnellate di rifiuti, tra cui rifiuti speciali
pericolosi (barattoli e fusti di vernice) e ingenti quantità di altri rifiuti
speciali, quali materiale di risulta proveniente da lavori edili (calcinacci,
mattonelle, tubi in rame e plastica), materiale plastico da imballaggi, scarti
di materiale elettrico, rottami di imbarcazioni in vetroresina.
Le
indagini, durate alcuni mesi, si inquadrano nell’ambito di un più vasto piano di
controllo e di vigilanza sulla gestione del ciclo dei rifiuti urbani speciali,
sia quelli destinati al trattamento sulla terra ferma, che quelli gestiti e
trattati sul territorio isolano.
Sono
stati vagliati pertanto i singoli aspetti dell’intera filiera, a partire dal
trasporto, passando alla verifica delle quantità effettivamente trasportate,
fino alla destinazione finale.
Tale
meticolosa attività investigativa ha permesso agli uomini della Sezione
Operativa Navale di Gaeta ed ai colleghi del gruppo di Formia di giungere
all’individuazione del responsabile, un imprenditore edile ponzese che è stato
deferito a piede libero all’autorità giudiziaria di Latina per le violazioni
previste dal codice dell’ambiente per attività di gestione di rifiuti pericolosi
e non pericolosi non autorizzata e per distruzione e danneggiamento di un
habitat all’interno di un sito protetto.
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