Botti di Capodanno, 2 morti
Il Viminale lancia l'allarme:
"Sos petardi inesplosi"
361 feriti, meno dello scorso anno. Tra i feriti molti bambini
Un uomo di 51 anni ha perso la vita nel Casertano per l'esplosione di
un mortaio. Vicino a Benevento è morto un imprenditore edile di 49 anni,
colpito alla testa da un razzo
Botti di Capodanno (foto Newpresse)
Roma, 1 gennaio 2013 - Il bilancio complessivo delle persone coinvolte negli incidenti di fine anno è di due morti e 361 feriti.
A renderlo noto è il dipartimento della pubblica sicurezza. Il numero
dei feriti appare in forte diminuzione (561 lo scorso anno) ed in calo è
anche il numero dei feriti oltre i 40 giorni di prognosi - per lesioni
particolarmente gravi e con danni spesso permanenti - che passa dai 35
dello scorso anno ai 29 del 2013. Tra i feriti, 53 hanno meno di 12 anni
(erano 76 lo scorso anno) e 39 tra 13 e 18 anni, per un totale di 92
minori a fronte dei 135 complessivi dell’anno scorso.
Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla “produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici ‘bombaroli’ rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli”. Un richiamo forte viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.
Gli è scoppiato in faccia, di fronte alla moglie e al figlio di 29 anni. Portato in fin di vita all’ospedale di Caserta, è morto un’ora dopo. Sul posto la polizia, che ha inviato anche la squadra scientifica per capire se il fuoco d’artificio fosse illegale e, nel caso, rintracciare il venditore.
RAZZO UCCIDE UN IMPRENDITORE EDILE DI 49 ANNI A BENEVENTO - C’è un secondo morto in Campania a causa dei botti: si tratta di Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L’uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto.
TRA NAPOLI E PROVINCIA 82 FERITI - Sono 82 tra Napoli e provincia le persone rimaste ferite a causa dell’esplosione dei botti di Capodanno. Nessuno di loro rischia la vita.
Sono dodici i minorenni: il caso più significativo quello di una bimba di Napoli di 6 anni dimessa con una prognosi di venticinque giorni per ferite da scoppio e ustioni multiple, anche agli occhi. Il ferito più piccolo in assoluto è un bambino di 5 anni che ha riportato ustioni al volto per l’esplosione di un petardo. Anche lui è stato dimesso.
Numerosi i feriti che hanno riportato ustioni alle mani e agli occhi ma tutti giudicati guaribili nel giro di pochi giorni. Il numero dei feriti ‘da botti’ è di poco superiore a quello dell’anno scorso (82 rispetto ai 73 del Capodanno 2012 quando però ad aggravare il bilancio ci fu anche un morto nel Napoletano). Non si registrano quest’anno feriti da arma da fuoco.
CAMPANIA, SEQUESTRATE SEI TONNELLATE DI BOTTI - Sei tonnellate di botti di capodanno sono state sequestrate dalla guardia di finanza negli ultimi giorni, nell’ambito dei controlli straordinari in vista del capodanno: 26 le persone denunciate alla procura di Santa Maria Capua Vetere, di cui una arrestata perché sorpresa in flagranza di reato mentre trasportava illegalmente un quantitativo di botti superiore a 850 chilogrammi. I Comuni maggiormente monitorati e dove sono stati effettuati i sequestri più sostanziosi sono stati quelli di Caserta, Aversa, Capua, Succivo, Curti, Santa Maria Capua Vetere, Casal di Principe, Cesa, Gioia Sannitica e Caianello.
ROMA, 30 FERITI - Sono una trentina le persone rimaste ferite a Roma per i botti di capodanno, una decina i casi più gravi. Tra questi, quattro hanno subito gravi danni alle mani. Per un uomo, un romeno, è stata necessaria l’amputazione della mano sinistra. Ad altri tre, italiani, due uomini e una donna, sono state amputate alcune dita: un uomo di Tivoli ne ha perse quattro, mentre la donna, romana, ne ha perse due.
Una quinta persona ha registrato una frattura scomposta a un dito. Ma tra le ferite più gravi si registrano anche ustioni: un uomo è stato condotto al Sant’Eugenio con trauma da scoppio al volto. Nel complesso sono almeno una trentina le persone che hanno fatto ricorso alle cure mediche. Si tratta, spiegano dalla questura, di un bilancio meno grave dell’anno scorso, quando morì un 31enne e una bimba rimase gravemente ferita nell’esplosione di un appartamento nel quartiere di San Basilio.
MILANO, UN BIMBO DI 11 ANNI HA PERSO TRE DITA - Un bambino di 11 anni, di origine nomade ha perso tre dita, ed è rimasto ferito ad altre due, per aver raccolto un petardo inizialmente inesploso, a Milano. Insieme a un uomo colpito da una fucilata a una gamba, non gravemente, a Cinisello Balsamo, sono i due feriti più gravi di cui si ha notizia, al momento, in provincia di Milano, per i botti di Capodanno.
Il 118 ha eseguito circa 880 interventi nel turno tra le 21 di ieri, ultimo dell’anno, e stamani alle 7. Un numero leggermente superiore a quelli, nello stesso lasso di tempo, dell’anno passato. I due casi più gravi, entrambi con un deceduto, riguardano un incidente stradale avvenuto in Tangenziale Est e uno nei pressi della stazione Centrale, quest’ultimo tra un tram e una vettura.
A Paderno Dugnano (Milano), inoltre, un uomo è rimasto ferito al volto per un petardo che gli è esploso in faccia. Le sue condizioni al momento non sono note ma non si troverebbe in pericolo di vita.
GENOVA, BIMBO USTIONATO ALLA SCHIENA - Un bambino di nove anni è rimasto ustionato alla schiena nella notte, poco dopo le 2, a causa dei fuochi d’artificio che stava lanciando insieme ad alcuni adulti e altri bambini per festeggiare il Capodanno. Il drammatico fatto si è verificato in via Leone Vetrano, nella delegazione di Cornigliano. Il bambino, in condizioni non gravi, è stato trasportato all’ospedale pediatrico Gaslini dove è stato trattenuto in osservazione. E’ questo il fatto più grave registrato a Genova nella notte in conseguenza ai festeggiamenti per l’inizio del 2013. Bilancio dunque positivo, anche se i vigili del fuoco, a Genova e nel Tigullio, hanno registrato 48 interventi per incendi vari, di cui quattro più gravi.
SAVONA, 23ENNE FERITO ALL'OCCHIO - Un ragazzo di 23 anni, residente a Varazze nel levante savonese, è rimasto seriamente ferito la notte scorsa a seguito dell’esplosione di un petardo per i festeggiamenti del Capodanno. Il giovane, che ha riportato una grave lesione ad un occhio ed ustioni alla mano destra ed al volto, è stato ricoverato in prognosi riservata all’ospedale San Paolo di Savona.
LIVORNO, RISCHIA DI PERDERE UN OCCHIO - Un uomo di 49 anni originario di Riparbella (Pisa) rischia di perdere un occhio dopo aver acceso un petardo che gli è esploso in volto. L’incidente è accaduto poco dopo la mezzanotte nelle campagne di Riparbella. Il 49enne è stato prima trasportato d’urgenza all’ospedale di Cecina (Livorno) con un’ambulanza del 118 e poi, dopo aver subito un arresto cardiocircolatorio, i medici hanno deciso il suo trasferimento nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Livorno.
FIRENZE, 21ENNE IN PROGNOSI RISERVATA - Un 21enne fiorentino è ricoverato in prognosi riservata a causa dell’esplosione di un petardo. Sette i feriti a Firenze.
PORDENONE, VOLEVA STAPPARE CON LA SCIABOLA: AMPUTATA FALANGE - Stappa a mezzanotte la bottiglia di spumante utilizzando una sciabola, come usanza tra i grandi sommelier e si amputa la prima falange di un dito. E’ accaduto la notte scorsa a Caneva, in provincia di Pordenone. Protagonista della vicenda è un uomo che ha tentato il ‘’numero’’ che fanno, appunto, sommelier e camerieri di tagliare con un colpo secco il collo della bottiglia con un potente colpo di una specifica e piccola sciabola. L’uomo è stato immediatamente soccorso e portato all’ospedale di Pordenone dove si trova ricoverato nel rapporto di ortopedia. Le sue condizioni non sono gravi.
FOGGIA, UN UOMO PERDE L'USO DELLA MANO - Un uomo ha perso l’uso di una mano per lo scoppio di un petardo poco dopo la mezzanotte di ieri a San Severo, nel Foggiano. L’uomo è stato ricoverato inizialmente con prognosi riservata nell’ospedale di San Severo ma poi, viste le sue condizioni, è stato trasferito nell’ospedale di san Giovanni Rotondo (Foggia). In totale sono una decina i feriti in provincia di Foggia, mentre nel capoluogo dauno i vigili del fuoco sono intervenuti in diverse zone perché, a causa dello scoppio di petardi, avevano preso fuoco cumuli di rifiuti che giacciono in strada da giorni per l’emergenza determinata dal fallimento della società di raccolta.
TARANTO, 8 FERITI, TRA CUI PICCOLO DI 6 ANNI - E’ di otto feriti, tra cui un bambino di 6 anni, che ha riportato lesioni all’occhio destro, il bilancio degli infortunati per l’eplosione di petardi a Taranto e in provincia. Nessuno è in condizioni gravi. Ieri gli agenti della Squadra di Polizia Amministrativa della Questura di Taranto hanno individuato a Ginosa (Ta) un deposito, di proprietà di un commerciante del luogo, con 483 kg di materiale esplodente di IV e V categoria, pericoloso per la pubblica incolumità. Sono intervenuti gli artificieri della Polizia di Stato che hanno distrutto la merce. Il commerciante è stato denunciato.
CATANIA, 9 FERITI - Sono nove, tre delle quali con la prognosi riservata, le persone medicate negli ospedali di Catania per ferite da ‘botti’ per i festeggiamenti del Capodanno. I più gravi sono ricoverati nel reparto di Oculistica del Policlinico per schegge negli occhi. Altri due feriti sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele e quattro a quello del Garibaldi.
PALERMO, FERITI MOLTI RAGAZZINI - Sono 16 a Palermo le persone che hanno dovuto fare ricorso alle cure mediche per ustioni ed escoriazioni provocate dai botti di Capodanno. Sono quasi tutti ragazzi di età compresa tra 10 e 16 anni - tranne due adulti - che hanno riportato lievi ferite curabili da 4 a 30 giorni.
BASILICATA, DUE FERITI - In Basilicata la notte di Capodanno è trascorsa nel segno della tradizione, tra cenoni in famiglia, veglioni e feste in piazza, e con un bilancio di due feriti lievi per i ‘’botti’’. Il 118 ha segnalato numerosi casi di ubriachezza.
SAN COSTANTINO CALABRO (VIBO VALENTIA), ROMENO FERITO DA PROIETTILE VAGANTE - Un cittadino romeno di 26 anni è rimasto ferito gravemente da un colpo di fucile vagante durante i festeggiamenti di Capodanno. L’uomo, poco dopo la mezzanotte, è stato raggiunto al fianco sinistro dal colpo di fucile sparato da altre persone che stava festeggiando l’arrivo del nuovo anno. La vittima è stata soccorsa ed accompagnata nell’ospedale di Vibo Valentia dove i sanitari si sono riservati la prognosi. Sull’accaduto indagato i carabinieri.
REGGIO EMILIA: SPARA IN CORTILE, UN FERITO - A Poviglio, in provincia di Reggio Emilia, un 63enne artigiano è rimasto ferito: l’uomo ha sparato un colpo di fucile in cortile per festeggiare il capodanno ma il colpo gli è esploso in mano. Con la mano destra ferita, è stato portato dal 118 all’ospedale civile. L’arma risulta regolarmente denunciata. I carabinieri però hanno denunciato l’uomo per il reato di esplosioni pericolose.
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Entrambe le vittime si sono registrate in Campania, a San Martino Sannita nel Beneventano e
l’altra in provincia di Caserta, entrambe colpite da fuochi di
artificio. Per il Viminale, i dati relativi agli incidenti verificatisi
nel corso dei festeggiamenti della notte di San Silvestro “evidenziano,
ancora una volta, come gli episodi più gravi debbano essere ricondotti
all’uso sconsiderato di prodotti pirotecnici illegali”.Un altro dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla “produzione estemporanea di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici ‘bombaroli’ rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli”. Un richiamo forte viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli.
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CASERTA, MUORE PER L'ESPLOSIONE DI UN FUOCO D'ARTIFICIO - Un uomo di 51 anni, Pasquale Zacchia, è morto per l’esplosione di un fuoco d’artificio. Si
trattava di un fuoco professionale, che viene fatto esplodere con un
mortaio. L’uomo, titolare di un ristorante, stava provando l’artificio
pirotecnico all’esterno del proprio locale, a Pontelatone, nel
casertano, intorno alle 18.30, con l’intenzione di vederne l’effetto per
decidere se comprarne altri simili.Gli è scoppiato in faccia, di fronte alla moglie e al figlio di 29 anni. Portato in fin di vita all’ospedale di Caserta, è morto un’ora dopo. Sul posto la polizia, che ha inviato anche la squadra scientifica per capire se il fuoco d’artificio fosse illegale e, nel caso, rintracciare il venditore.
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GENOVA, BIMBO USTIONATO ALLA SCHIENA - Un bambino di nove anni è rimasto ustionato alla schiena nella notte, poco dopo le 2, a causa dei fuochi d’artificio che stava lanciando insieme ad alcuni adulti e altri bambini per festeggiare il Capodanno. Il drammatico fatto si è verificato in via Leone Vetrano, nella delegazione di Cornigliano. Il bambino, in condizioni non gravi, è stato trasportato all’ospedale pediatrico Gaslini dove è stato trattenuto in osservazione. E’ questo il fatto più grave registrato a Genova nella notte in conseguenza ai festeggiamenti per l’inizio del 2013. Bilancio dunque positivo, anche se i vigili del fuoco, a Genova e nel Tigullio, hanno registrato 48 interventi per incendi vari, di cui quattro più gravi.
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