RICHIEDI
IL RIMBORSO IMU, ECCO COME FARE
di
G. C.
L’IMU
non è una tassa giusta: a dirlo sono alcune tra le associazioni di consumatori
che si stanno adoperando per chiedere il rimborso dell'imposta municipale unica.
L’IMU è una tassa illegittima, almeno secondo Contribuenti.it, l’associazione
dei contribuenti che ha già avviato un’azione collettiva per chiedere il
rimborso dell’imposta pagata nel 2012. Secondo il presidente di Contribuenti.it,
Vittorio Carlomagno, “l’imposta municipale, IMU, è illegittima e va rimborsata
in quanto viola i dettami costituzionali, nonché le direttive comunitarie”.
Per
chiedere il rimborso dell’IMU pagata nel 2012, i contribuenti hanno tempo fino
al 28 febbraio 2013. Entro questa data, infatti, i cittadini devono inoltrare
domanda per il rimborso a “Lo Sportello del Contribuente”, inviando un’e-mail a
rimborsoimu@contribuenti.it e
richiedendo il modello IMU RT/2012 e l'assistenza per richiedere il rimborso
dell'IMU pagata sugli immobili. Nel caso in cui i Contribuenti italiani
dovessero incontrare difficoltà nella compilazione del modulo, potranno
avvalersi dell'assistenza del Team IMU presente presso le Direzioni Regionali di
Contribuenti.it - Associazione Contribuenti Italiani entro e non oltre il 30
gennaio 2013.
Che
l’Imu sia una tassa illegittima è anche il parere di Codacons: l’associazione dei consumatori che, fin da giugno
scorso, ha deciso di fare ricorso al TAR per chiedere il “blocco” di tutti i
provvedimenti che hanno introdotto l’IMU. Secondo l’associazione dei
consumatori, infatti, l’IMU è una “tassa di scopo, decisa contro la legge e
senza la previa individuazione delle precise opere pubbliche che l’imposta
dovrebbe andare a finanziare, in palese violazione della normativa vigente” e
che essa va “a colpire, senza alcuna distinzione, ogni possessore di immobile,
senza tenere conto della reale capacità contributiva, spesso decisamente bassa
come nel caso di soggetti titolari di pensione e/o precari”.
L’IMU,
è quindi considerata dal Codacons una tassa illegittima perché lesiva “dei
primari principi costituzionali di imparzialità e di buon andamento
dell’attività e dell’organizzazione amministrativa, laddove impedisce di fatto
l’accesso del risparmio popolare alla proprietà dell’abitazione. Sia a livello
statale che locale i provvedimenti ledono gravemente i diritti primari
dell’individuo, che nella maggior parte dei casi si vedranno costretti a vendere
i propri beni, magari alle banche, che nonostante siano proprietarie di immobili
prestigiosi sono esenti dal pagamento dell’IMU”, ha dichiarato il Codacons.
Attraverso il Codacons, però, non è possibile ancora chiedere il rimborso:
l’associazione ha deciso di avviare un’azione collettiva solo dopo aver avuto il
giudizio del TAR. Se il TAR prenderà le parti del Codacons, giudicando l’IMU una
tassa illegittima, allora si darà avvio alla procedura per richiedere il
rimborso.
L’IMU non piace nemmeno a Federconsumatori e Adiconsum, che non
hanno avanzato accuse di illegittimità, ma che hanno affermato tutto il loro
disappunto. Federconsumatori ha dichiarato: “Non condividiamo gli importi e le
modalità di gestione dell’IMU. Una tassa così ha degli effetti diretti e degli
effetti indiretti sui cittadini”. L’imposta, infatti, secondo quanto dichiarato
dall’associazione, colpisce anche i locali commerciali, che saranno costretti ad
aumentare i propri prodotti per recuperare denaro, tutto a discapito delle
famiglie. Il segretario generale di Adiconsum, Pietro Giordano, ha invece
dichiarato: “L’IMU è un’imposta iniqua. Siamo concordi con l’UE quando dice che
l’imposta dovrebbe essere progressiva. Chi ha di più, dovrebbe pagare di più,
chi ha di meno, dovrebbe pagare di meno. Per i possessori di un’unica casa, la
tassa dovrebbe essere minima, quasi pari a zero”.
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