sabato 3 novembre 2012

Duplice omicidio a Sezze

Duplice omicidio a Sezze, fermati i fratelli Botticelli

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Per il duplice omicidio avvenuto nell'area di servizio Eni di Sezze Scalo sono stati fermati Maurizio e Stefano Botticelli, entrambi residenti nel paese lepino di 55 e 45 anni. Secondo gli inquirenti sarebbero loro i colpevoli dell'assassinio di Alessandro Radicioli e di Tiziano Marchionne. Al vaglio degli investigatori anche la posizione di altre due persone, Umberto Gori che è stato fermato in serata ed Enrico Botticelli, figlio di Maurizio Botticelli.

Durante l'aggressione è rimasto ferito Gianluca Ciprian che è tuttora ricoverato al Goretti di Latina.


I fratelli Botticelli sono stati fermati dopo una serie di interrogatori, si sarebbe trattata di una resa dei conti, gli inquirenti ritengono che due i fratelli, avessero un debito per una fornitura di droga pari a 10mila euro nei confronti di Radicioli. Forse erano pressati per la restituzione del denaro e questo ha fatto scatenare l'ira dei Botticelli - titolari di impresa agricola oltre che attivi nel panorama criminale locale - che erano accompagnati nell'agguato da un altro soggetto, il 52enne Umberto Gori. Sono state sequestrate tre pistole e diversi proiettili e consegnate nella mani del Ris.

Le due persone uccise, erano entrambe pregiudicate. Il 40enne Alessandro Radicioli, fu arrestato nell'ambito di un'operazione della DDA che permise di scoprire un traffico di droga proveniente dalla Spagna e dal Marocco per il mercato del sud pontino. Invece il 34enne Tiziano Marchionne era coinvolto nell'operazione "Lazial Fresco", nel 2007 infatti i carabinieri sgominarono un'organizzazione che trasportava droga dal Sud America al Mercato Ortofrutticolo di Fondi. 

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