domenica 4 novembre 2012

Voto anticipato, alt del Quirinale


Voto anticipato,
alt del Quirinale

"Non ci sono motivi e condizioni"

Bondi (Pdl): "Il Capo dello Stato non può accantonare l'ipotesi". Storace (La Destra): "Per il Colle risparmiare cento milioni di euro con l’election day è 'parlare a vuoto'"
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (foto Imagoeconomica)
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano (foto Imagoeconomica)
Roma, 3 novembre 2012 - "A proposito di certe indiscrezioni di stampa, negli ambienti del Quirinale non si coglie il senso del parlare a vuoto di elezioni anticipate non essendone presentate le condizioni e non emergendo motivazioni plausibili". Lo si legge in una nota del Quirinale. A scrivere di un mutamento d’opinione del Presidente della Repubblica sul voto anticipato, era stato questa mattina Libero, secondo il quale il Capo dello Stato si starebbe convincendo della possibilità che la legislatura termini anzitempo e avrebbe inviato ai partiti i primi segnali. Il Quirinale, invece, smentisce.

LE CRITICHE DI BONDI - "Per fortuna non siamo ancora nelle condizioni in cui il Capo dello Stato possa sbrigativamente e con un certo sussiego accantonare una questione, come quella dell’accorpamento delle elezioni, in merito alla quale nei giorni scorsi numerosi esponenti politici, appartenenti a schieramenti diversi, avevano espresso in maniera disinteressata posizioni di assoluto buonsenso e ragionevolezza". Lo afferma in una nota Sandro Bondi (Pdl).
STORACE - "Per il Colle risparmiare cento milioni di euro con l’election day, unendo le politiche con le regionali, è 'parlare a vuoto'. Comandare...". E’ quanto scrive su twitter Francesco Storace, segretario de La Destra.

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