I
CANALI DI BONIFICA DELL’AGRO PONTINO, MEMORIA STORICA DEL PAESAGGIO, ABBANDONATI
AL DEGRADO
Il
territorio dell’Agro Pontino, con il reticolo di canali, navigabili in alcuni
tratti, e percorribili lungo gli argini, è un patrimonio naturalistico
importante con possibilità di sviluppo ambientale, culturale e turistico.
Ebbene, questi canali, un tempo pescosi e habitat naturale per la flora e la
fauna autoctone, ora versano in condizioni spaventose: gli argini sono selvaggi
e mal tenuti, spesso ci si imbatte in discariche abusive improvvisate, la
qualità chimica e microbiologica delle acque è penosa. Il prof Berger,
architetto dell’ambiente, professore al MIT, che ha recentemente esplorato i
canali maleodoranti, ha scoperto che la metà delle acque nel sistema pontino è
altamente contaminata da livelli di fosforo e azoto sempre più elevati man mano
che, attraverso i canali, ci si avvicina alla costa.
“Per
quanto riguarda il livello del fosforo, la maggior parte delle acque sono
paragonabili alle fogne – ha dichiarato – mentre il livello dei nitrati è
paragonabile agli scoli di un allevamento di suini”.
Le
foto aeree del prof. Berger mostrano che quando raggiungono la foce, le acque di
alcuni canali sono ormai dei fangosi depositi di inquinanti. Sulle sponde dei
canali ci sono industrie farmaceutiche e grandi aziende agricole. Gli
agricoltori usano l’acqua dei canali per l’irrigazione, acqua inquinata che
tranquillamente si deposita sulle verdure ed i frutti che andremo a mangiare con
grande scandalo di noi consumatori. In aggiunta a ciò anche la fruibilità da
parte della popolazione è fortemente limitata. In pratica è praticamente
impossibile per un semplice cittadino fare una passeggiata lungo gli argini o
prendere una canoa e navigare lungo i canali.
Se
un cittadino o un gruppo di amici vuole andare a fare una passeggiata per una
sola giornata lungo l’Ufente o il Canale delle Acque Medie o una biciclettata
lungo il Colmata o in qualsiasi altro punto delle centinaia di chilometri di
canali dell’Agro Pontino, leggete bene cosa deve fare!
Per
eventi di una giornata, il richiedente deve produrre:
Domanda
(in originale bollata più due copie);
Fotocopia
del documento di identità, in corso di validità;
Atto
Costitutivo dell’Associazione, Circolo, Società, Organizzazione;
Affiliazione
alla Federazione riconosciuta dal Coni (società sportive o assimilate)
Attestazione
originale del versamento di € 258,23 (duecentocinquantotto/23), effettuato sul
c/c postale n. 12596045 di rimborso spese procedurali ed istruttorie;
Assenso
sottoscritto ai sensi del D.P.R. 445/2000, rilasciato dai proprietari frontisti,
in caso di attraversamento, occupazione, stazionamento nei terreni di proprietà
privata;
Stralcio
della Carta Tecnica Regionale scala 1: 10.000 con indicazione delle aree
interessate dalla richiesta specificando la sponda idraulica da occupare e con
la relativa georeferenziazione UTM 33N (ED50);
Stralcio
della planimetria catastale scala 1: 2.000 o 1:4.000 (WEGIS con data non
superiore a 6 mesi dalla presentazione dell’istanza) con l’ubicazione delle
occupazioni, aree di transito e pertinenze.
La
domanda va fatta 90 giorni prima dell’evento.
Se
invece si vuole richiedere la fruizione di un argine o di un corso d’acqua per
un periodo più lungo di una sola giornata, le cose si fanno complicatissime.
Occorrono una serie di relazioni tecniche, idrauliche, geologiche,
tecnico-agronomiche e di verifica della stabilità delle sponde, rilievo
fotografico a colori e lo schema planimetrico dei punti e visuali di ripresa
fotografica. Il tutto da produrre in tre copie timbrate e firmate da un tecnico
abilitato Non solo. Le domande e le varie dichiarazioni, possono essere
sottoscritte da uno o più soggetti, associazioni, movimenti, organismi, che si
obbligano in solido, anche ai fini del pagamento del canone demaniale di cui
alla D.G.R. 462 del 2010, salvo nei rari casi in cui non è applicabile. Le spese
istruttorie debbono essere versate a prescindere dalla durata dell’evento. Il
canone demaniale sarà calcolato, nel caso di specie, ai sensi dell’art. 14 della
D.G.R. 462/2010, ed è legato alla natura dei corsi d’acqua e relative pertinenze
che vengono interessati, ed al tipo di attività proposta.
È
davvero un’azione di grave scoraggiamento di qualsiasi forma di attività
culturale, turistica, naturalistica, sportiva o comunque ricreativa in un
territorio che rappresenta fortemente l’identità pontina.
Al
fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla tematica,
Salviamo il paesaggio-Latina ha partecipato alla costituzione del Comitato
Argini, che riunisce una dozzina di associazioni, movimenti, organismi e
semplici cittadini da sempre impegnati sulla sostenibilità ambientale, la
ciclabilità, la divulgazione delle risorse del territorio.
In
altre parti d’Italia come in Toscana o in Lombardia sono stati realizzati
incantevoli percorsi navigabili, sentieri ciclabili lungo le strade sterrate,
tabellazioni con indicazioni di flora e fauna per chi ama passeggiare e
un’attenta promozione divulga l’esistenza dei percorsi sul territorio. Vi
operano associazioni, agenzie, operatori turistici con ricadute occupazionali
notevoli.
CAMMINATA
DOMENICA
19 MAGGIO
Per
accendere un faro su questa tematica abbiamo organizzato una camminata aperta a
tutta la cittadinanza e sarà l’occasione per scoprire un paesaggio
straordinario, tratteggiato dall’ondulazione della campagna, filari di vite,
querce imponenti e trasparenti laghetti, che lasceranno di stucco i
partecipanti.
Al
termine vi sarà una conferenza nella quale spiegheremo il contorto iter di
modulistica e somme da pagare attualmente richiesti, mostreremo le buone
pratiche locali e la normativa e i progetti virtuosi nel resto d’Italia. Il
nostro intento è di divulgare una situazione paradossale che imbriglia il nostro
territorio, eliminando possibilità di lavoro, di conoscenza ambientale, di
appartenenza e identità. Partendo dal concetto che i rappresentanti delle
istituzioni devono essere i primi a comprendere la complessità della tematica,
li invitiamo a sedersi con noi in prima fila per capire.
Appuntamento
domenica 19 maggio alle 9.30 presso l’autolavaggio di via del Lido a Latina:
Deviando da via del Lido, cammineremo su sentieri inaspettati alla scoperta di
una magnifica natura e di straordinari paesaggi tratteggiati dall’ondulazione
della campagna, filari di vite, querce imponenti, corsi d’acqua e trasparenti
laghetti.
Percorso
facile, adatto anche ai bambini, della lunghezza di circa 4 km.
Programma
9:00
Appuntamento piazzale autolavaggio in via del Lido
9:30
Partenza
11:00
Arrivo all’Azienda Agricola Ganci
11:30
Conferenza con le istituzioni sul tema della fruibilità degli argini dei corsi
d’acqua
“Agro
Pontino: Argini Vietati”
13:30
Pranzo sul prato
14:30
Visita al Lago Ganci
Possibilità
di prenotare il cestino pranzo preparato dall’Azienda Agricola Ganci.
Cestino
Km zero € 7,00/ persona
Panino
mozzarella e prosciutto Bassiano, Ciambelline al vino, Vino Bianco o Rosso
Prenotazioni
entro il 17 Maggio 2013 a: 0773208219 – 3286411761
Il
Comitato Argini è composto da:
Salviamo
il paesaggio difendiamo i territori – Latina, Latina in bicicletta,
Latinacicabile, Rinascita civile, Legambiente Latina, Associazione fiume Cavata,
Borghi in bici, I triangoli, Progetto Agro Pontino, Italia Nostra Latina, Tevere
in bici, Quartiericonnessi
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