lunedì 6 maggio 2013

E' MORTO GIULIO ANDREOTTI


E' MORTO GIULIO ANDREOTTI, 50 ANNI AL POTERE
Sette volte presidente del Consiglio e senatore a vita

Niente funerali di Stato / FOTO, VIDEO E RITRATTI

E' morto Giulio Andreotti, aveva 94 anni. Sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte degli Esteri, tre volte delle Partecipazioni statali, due volte delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell’Industria, una volta del Tesoro, ministro dell’Interno, ministro dei Beni culturali e ministro delle Politiche comunitarie
Giulio Andreotti, 50 anni di politica
Con Oscar Luigi Scalfaro (foto Olycom)
Roma, 6 maggio 2013 - Giulio Andreotti, per 50 anni al potere in Italia (FOTO), è morto oggi alle 12.25 nella sua abitazione romanaAveva 94 anni, era nato il 14 gennaio del 1919. Politico longevissimo, sulla scena da più tempo della regina Elisabetta (SCHEDA). La notizia ha subito fatto il giro del mondo. (GUARDA LE FOTO)
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GLI INCARICHI - Andreotti è stato uno dei principali protagonisti della vita politica italiana del Novecento. Esponente di spicco della Democrazia Cristiana, è sempre stato presente dal 1945 in poi nelle assemblee legislative italiane: dalla Consulta nazionale all’Assemblea costituente, e poi nel Parlamento italiano dal 1948, come deputato fino al 1991 e successivamente come senatore a vita. Numerosi gli incarichi di governo ricoperti: sette volte presidente del Consiglio, otto volte ministro della Difesa, cinque volte ministro degli Esteri, tre volte ministro delle Partecipazioni statali, due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell’Industria, una volta ministro del Tesoro, ministro dell’Interno (il più giovane della storia repubblicana), ministro dei Beni culturali e ministro delle Politiche comunitarie.
UNA LEGGENDA ANCORA DA VIVO - Andreotti è stato l’unico politico italiano a divenire una leggenda ancora da vivo. Come tutte le leggende, ha sempre diviso in due campi chi ne parlava. I suoi detrattori a sinistra lo chiamavano Belzebù (tradendo però una involontaria ammirazione per le sue presunte arti mefistofeliche), i suoi ammiratori a sinistra (ne aveva) al centro e anche a destra (ne aveva pure qui) ne hanno sempre parlato come l’unico vero statista moderno del paese. Più di Aldo Moro, più di Alcide De Gasperi.
I FUNERALI - Per Giulio Andreotti non ci saranno, diversamente da quanto appreso in un primo momento, i funerali di Stato, né la camera ardente. Per volontà della famiglia, le esequie saranno celebrate domani pomeriggio alle 14 nella parrocchia che frequentava, vicino a corso Vittorio Emanuele, dove risiedeva. "Tra di noi c’era un rapporto di famiglia. Di battute ne faceva tante ma quello che mi diceva più spesso è 'sono un povero vecchio ma resisto'". Questo il ricordo di don Luigi Veturi, parroco di San Giovanni Battista dei Fiorentini.
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alla famiglia Andreotti il seguente messaggio: "Sulla lunga esperienza di vita del Senatore Giulio Andreotti e sull’opera da lui prestata in molteplici forme nel più vasto ambito dell’attività politica, parlamentare e di governo, potranno esprimersi valutazioni approfondite e compiute solo in sede di giudizio storico. A me spetta in questo momento rivolgere l’estremo saluto della Repubblica a una personalità che ne ha attraversato per un cinquantennio l’intera storia, che ha svolto un ruolo di grande rilievo nelle istituzioni e che ha rappresentato con eccezionale continuità l’Italia nelle relazioni internazionali e nella costruzione europea. Esprimo alla gentile consorte signora Livia e a tutti i familiari la mia vicinanza e sentita partecipazione al loro cordoglio, anche nel ricordo dei rapporti di collaborazione istituzionale e personali che intrattenni con lui in diversi periodi della vita nazionale”.
IL PREMIER LETTA - "Protagonista della democrazia italiana sin dalla nascita della Repubblica dopo i traumi della dittatura e della guerra, ininterrottamente presente nelle istituzioni e nelle assemblee rappresentative, con lui se ne va un attore di primissimo piano di oltre sessant’anni di vita pubblica nazionale". Lo ha affermato il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, esprimendo il cordoglio, unito a "sentite condoglianze personali e del governo tutto alla famiglia".
A MONTECITORIO UN MINUTO DI SILENZIO - L’Aula della Camera ricorda il senatore a vita osservando un minuto di silenzio. A chiederlo la presidente di Montecitorio Laura Boldrini, che ha evidenziato come Andreotti "sia stato un protagonista di primo piano della storia italiana e uno dei più noti sullo scenario internazionale". Boldrini, dopo aver rivolto le più sentite condoglianze, ha anche sottolineto come la presidenza si riserva di individuare le forme e i modi per una prossima commemorazione.
LE REAZIONI DELLA POLITICA - Berlusconi: "Demonizzato dalla sinistra". D'Alema: "Ha fatto la storia. Ingroia: "Lui se n'è andato, l'Andreottismo no". Pomicino: "Un maestro". Schifani: "Simbolo della nostra vita democratica". Cicchitto: "Nel bene e nel male ha espresso lo spirito più profondo della Dc". Casini: "Punto di riferimento". Alemanno: "Piange tutta Roma". Storace: "Mi inchino alla sua memoria". LEGGI TUTTO
GIULIA BONGIORNO IN LACRIME - Giulia Bongiorno è uscita in lacrime dalla casa del senatore a vita Giulio Andreotti. "Adesso scriveranno e diranno di tutto - ha detto ai giornalisti - ma chi lo ha conosciuto sa la persona che era, una persona unica, non rara. Ci mancherà tantissimo". GUARDA IL VIDEO
ANCHE LO SPORT IN LUTTO - Un minuto di raccoglimento sarà osservato in tutti gli eventi sportivi. Andreotti, che fu anche presidente del comitato organizzatore dei Giochi di Roma '60. Lo ha disposto il presidente del Coni, Giovanni Malagò. Al Foro Italico le bandiere sono già state portate a mezz’asta.
INTERNET - La notizia è subito rimbalzata su tutti i media del mondo ed è già top news su twitter e la più postata su facebook. Su internet c’è stata una corsa tra gli utenti per essere i primi ad informare gli amici e gli utenti.

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