I
PEPERONI AIUTANO A PREVENIRE IL PARKINSON
di
Francesca Mancuso
I
peperoni possono ridurre il rischio di ammalarsi di Parkinson. Lo dicono i
numeri. Consumarli due o più volte a settimana infatti ridurrebbe del 30% la
possibilità di essere colpiti da questa malattia neurodegenerativa.
A
confermarlo un nuovo studio condotto presso la University of Washington di
Seattle. Della stessa "famiglia” botanica del tabacco, i peperoni dunque possono
essere gli alleati della salute nella lotta al Parkinson.
La
patologia, come sappiamo, deriva dalla perdita di cellule cerebrali che
producono dopamina. Nelle fasi iniziali, essa è caratterizzata dal classico
tremore e dalla difficoltà nel controllare i movimenti. I sintomi iniziali
includono infatti oltre al tremore alle mani, rigidità agli arti e problemi di
deambulazione. Col progredire della malattia, però, subentrano anche problemi
cognitivi e una progressione della demenza. Le fonti alimentari di nicotina
possono però avere un effetto protettivo.
In
effetti, sebbene alla nicotina possano essere imputati effetti negativi,
precedenti studi hanno dimostrato che essa ridurrebbe della metà il rischio di
sviluppare la malattia di Parkinson.
Ma
la dott.ssa Susan Searles Nielsen, del Dipartimento di Scienze ambientali ha
studiato gli effetti della nicotina dal punto di vista alimentare. “Se il
tabacco è effettivamente protettivo, e se il motivo è la nicotina come alcuni
studi sperimentali suggeriscono, allora la nostra ipotesi era che le altre
piante della famiglia delle Solanacee che contengono nicotina potrebbero essere
anch'esse protettive", ha detto. Tra esse i peperoni e pomodori.
I
soggetti che hanno preso parte allo studio erano 490 pazienti con nuova diagnosi
di malattia di Parkinson ricevuta poco prima e altri 644 soggetti dello studio
di controllo non imparentati e non affetti dalla patologia, dunque
neurologicamente normali.
Ad
essi è stato fornito un questionario per valutare il tipo di alimentazione e
l'eventuale uso di tabacco. Esaminando i risultati, gli scienziati di Seattle
hanno scoperto che nell'associazione tra il Parkinson e il consumo di alcune
verdure, tra cui peperoni, pomodori e patate, i peperoni avevano mostrato la
massima protezione. La diminuzione del rischio di malattia inoltre era più
evidente con l'aumento del consumo di peperoni soprattutto nei soggetti che non
avevano mai fatto uso di tabacco.
Tuttavia,
saranno necessari ulteriori studi per confermare definitivamente questi
risultati ed esplorare nuove vie per la prevenzione del Parkinson.
La
ricerca è stata pubblicata ieri su Annals of Neurology.
Nessun commento:
Posta un commento