I
15 PIÙ PULITI: FRUTTA E VERDURA CON POCHI PESTICIDI
di
Elle
Ci
sono molte ragioni per comprare frutta e verdura biologiche e l’etichetta
assicura che non sono stati trattati con pesticidi chimici artificiali, semi di
combustibili fossili o di fertilizzanti a base di acque reflue o geneticamente
modificati.
È
opinione diffusa che gli alimenti biologici vengono anche tradizionalmente
considerati più salutari perché contengono pochi o nulli residui chimici e
perché sembrano possedere un maggior numero di nutrienti anche se questo al
momento non è ancora stato provato.
Di
fatto, però, chi vuole comprare bio deve affrontare un costo elevato, spesso il
doppio dello stesso prodotto non-bio e a fronte di una recessione economica che
porta molte famiglie in tutto il mondo a fare i conti anche sulla spesa,
mangiare più sano diventa una cosa da ricchi.
Ecco
allora una lista della frutta e verdura più “pulita” secondo l’USDA, il
Dipartimento per l’Agricoltura negli Stati Uniti, ovvero i cibi contenenti una
minore concentrazione di pesticidi per cui si può evitare l’acquisto di quelli
con la certificazione biologica:
-
le cipolle, non essendo molto minacciate dai parassiti richiedono anche una
minore irrorazione con i pesticidi
-
l’avocado, ha la buccia spessa che protegge il frutto dall’accumulo di
pesticidi
-
il mais dolce, pur richiedendo molto fertilizzante per crescere incredibilmente
non accumula su di sé il prodotto
-
l’ananas, è da consumare eliminando la buccia che fa da barriera naturale contro
eventuali sostanze tossiche
-
il mango, è protetto anch’esso dalla presenza di potenziali pesticidi grazie
alla sua buccia dura
-
gli asparagi, crescono senza grosso dispendio di sostanze chimiche
-
i piselli dolci, tendono a presentare un residuo di pesticidi davvero minimo
-
i kiwi, la caratteristica peluria presente sulla buccia trattiene le sostanze
esterne impedendo che filtrino all’interno
-
il cavolo, è un super-alimento che non necessita di una grande irrorazione per
poter crescere
-
la melanzana, è un ortaggio poco contaminato grazie anche alla spessa pelle che
lo riveste
-
la papaya, anch’essa è protetta dalla sua pelle esterna per cui si consiglia un
semplice risciacquo del frutto prima di consumarlo
-
l’anguria, la dura scorza che l’avvolge sostituisce una notevole barriera
naturale contro l’accesso di agenti esterni
-
i broccoli, non richiedono un grande uso di pesticidi
-
i pomodori, nonostante fossero stati inclusi nella “sporca dozzina” del 2008,
sembrano adesso essere considerati più puliti anche se non è ben chiaro quale
cambiamento sia avvenuto...
-
le patate dolci, è un super-alimento ricco di vitamina A e betacarotene, che
risulta meno contaminato dai pesticidi
L’avreste
mai immaginato che questi sono gli alimenti più “sicuri” e poco “infestati” dai
pesticidi?
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pesticidi
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