Addio a Little Tony: ad accogliere il feretro "Un cuore matto" e dieci Ferrari
L'ultimo saluto a Little Tony è stato accompagnato dalle note di Un cuore matto e dal rombo di dieci Ferrari, grande passione del cantante scomparso il 27 maggio. Centinaia di persone, amici di sempre, colleghi di lavoro, hanno applaudito al passaggio del feretro al termine della cerimonia funebre celebrata nella chiesa romana del Santuario della Madonna del Divino Amore. Tanti gli amici: da Mara Venier ad Al Bano, da Pippo Baudo a Bobby Solo a Gianni Morandi, da I cugini di Campagna ai tanti compagni di lavoro che sono stati al suo fianco e sul palco con lui in tutti questi anni della sua lunga carriera.
Gli amici da Tivoli - Molte le persone arrivate da Tivoli, il comune alle porte di Roma dove Antonio Ciacci, in arte Little Tony, è nato e dove, nella tomba di famiglia, sarà tumulata la salma. Palpabile la commozione tra la gente, tra i suoi fan, accalcati all'esterno della chiesa, dove è stato allestito un maxischermo per far partecipare tutti alla cerimonia funebre.
Il ringraziamento di Alemanno - Il sindaco della capitale, Gianni Alemanno ha portato il saluto della città e riferendosi al Presley italiano ha detto "Viene dalla provincia, ma è legato alla nostra città. Noi da Roma non possiamo non dirti Grazie Tony sei stato una persona eccezionale per noi". Commossa la figlia del cantante, Cristiana, molto provata, al suo fianco anche sul palcoscenico da tanti anni: "Ricorderò sempre i bei momenti passati con mio padre, quelli familiari e quelli sul palcoscenico". Colpita per la presenza di tanta gente ha aggiunto: "Ringrazio tutti, sapevo che era amato ma non mi aspettavo tanta partecipazione". Poi sulle note di Cuore matto la gente ha applaudito e cantato mentre il carro funebre partiva verso il cimitero di Tivoli, seguito dal corteo delle Ferrari che sul parabrezza avevano il cartello con la scritta "Ciao Tony".
Durante la malattia non voleva farsi vedere da nessuno - "Quando stava male - ha raccontato Pasquale Mammaro, storico agente e amico del cantante - Tony non voleva farsi vedere da nessuno. Voleva essere ricordato com'era prima della malattia. Non era pienamente consapevole della sua situazione ma con me parlava già al passato. Quando domenica mattina mi hanno chiamato, lui era già in coma ma il suo cuore matto batteva così forte che ha resistito per 15 ore. E' morto ascoltando il suo grande mito Elvis - ha detto Mammaro ad Attenti a Pupo, il programma in onda su Radio1 condotto da Pupo -. Nelle sue ultime ore di agonia, la nipotina Valentina ha tenuto sempre accesa la musica di Elvis in modo che non gli mancasse fino alla fine".
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