Firmato ieri l’accordo tra sindacati e Servizi
Industriali. Questo accordo sancisce: LA
MORTE DELLA MOBILITA’, VOLUTA DAL SINDACO IN
PRIMIS E DALL’AZIENDA, IL RICONOSCIMENTO DEGLI SCATTI D’ANZIANITA’ PER I
LAVORATORI E L’ASSUNZIONE DEI 12 PRECARI.
COSA LASCIA QUESTO ACCORDO: UNA BRUTTISSIMA STORIA DI
RAPPORTI SINDACALI, UN COSTO DELLA TIA ESORBITANTE A CARICO DELLE FAMIGLIE, UNA
CITTA’ SPORCA ED UN SINDACO PIENO ZEPPO, ANZI, AFFOGATO DALLA MONDEZZA,
MATERIALE E POLITICA.
Andiamo per ordine, è l’11 Gennaio 2012, quando a seguito
dell’anomalo fallimento della Terracina ambiente il Sindaco firma un’ordinanza
in cui assegna alla Servizi Industriali la raccolta dei rifiuti nella nostra
città, obbligando l’azienda stessa ad assumere tutti gli ex dipendenti della
Terracina Ambiente tramite le liste di mobilità.
Questa scelta viene immediatamente CONTESTATA DA S E L
CHE DOPO I PASSAGGI CONSILIARI PRESENTA UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA
REPUBBLICA, ALL’INPS ED ALL’UFFICIO ISPETTIVO DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL
LAVORO. QUANDO L’ACCORDO DI IERI E’ STATO ANCHE RAGGIUNTO PER LE INDAGINI IN
CORSO?
Questa ordinanza sindacale, scatena una immediata
contrapposizione con le organizzazioni sindacali, le quali contestano al Sindaco
la sua scelta, che ricade pesantemente sulle buste paga dei dipendenti
facendogli perdere gli scatti d’anzianità, centinaia di Euro netti al mese per
dipendente.
Scatta una reciproca mutualità tra l’azienda ed il
sindaco, con i consiglieri che si limitano a criticare e mugugnare fuori dal
Consiglio Comunale ma alzano la mano a favore di quanto sopra sempre in
Consiglio Comunale. Fino al punto che il Sindaco partecipa anche ad un’assemblea
dei dipendenti indetta dall’azienda, con la presenza dei titolari della Servizi Industriali, dove
tra le altre cose afferma che l’azienda non può corrispondere gli scatti
d’anzianità altrimenti non gli avrebbero riconosciuto la mobilità.
Fregandosene anche del parere contrario alla sua tesi
espresso in precedenza dall’ufficio legale del Comune in maniera formale e su
carta intestata.
In contemporanea, al fine di imporre questo patto di
ferro, tutto proteso ad aumentare i profitti dell’azienda, la stessa inizia una
serie di comportamenti antisindacali e discriminatori quali: Togliere salario
dalla retribuzione della mensilità di Aprile ai rappresentanti sindacali, una
serie di provvedimenti disciplinari ingiustificati, sanzioni comminate ai
lavoratori, lavoratori discriminati professionalmente, non viene messa a
disposizione dei lavoratori l’acqua per bere, attacchi verbali e non solo nei
confronti di un rappresentante sindacale fino a farlo sentire male e
costringerlo ad essere soccorso dall’ambulanza, ordinanze unilaterali, tentativi
di far sostituire i propri dipendenti in agitazione con degli extra comunitari,
che fotografati, qualcuno porta ai piedi una scarpa invernale ad un piede ed una
estiva ad all’altro. Mentre si
sviluppava tutta questa conflittualità ed il servizio soffriva, il Sindaco non
trovava meglio da fare che prorogargli il contratto in essere scaduto ai primi
del mese di Giugno, quasi a premiare questo comportamento e la qualità di un
servizio pessimo.
Ora l’accordo di ieri fa giustizia di tutto questo, i
procedimenti disciplinari vengono ritirati, la mobilità si è completamente
sciolta come neve al sole, vengono riconosciuti senza condizionamenti gli scatti
d’anzianità sin dal primo giorno di lavoro e cioè dal 13 Gennaio 2012 senza
nessun condizionamento e con la erogazione delle somme arretrate nel frattempo
maturate, ed a conferma della giustezza delle posizioni espresse dai lavoratori
e condivise sin da subito da S E L , l’azienda è stata costretta a farsi carico
anche delle spese legali dei lavoratori pari a duecento EURO per ogni causa
promossa dai dipendenti nei confronti della stessa.
Ora cosa ci lascia questa esperienza, una città
sicuramente sporca come poche volte le è capitata in piena estate, un servizio
inadeguato e senza idee su come uscirne fuori, infatti, non è difficile
ipotizzare che l’azienda non intende investire, poiché tra pochi mesi alzerà le
tende per andare via, un’amministrazione comunale che non sa che pesci prendere,
in quanto a maglie troppo larghe è stato approvato il regolamento TIA, per cui è
difficile anche procedere a sanzioni nei confronti dell’azienda.
Ho sempre sostenuto e lo ribadisco, che c’è una netta
divaricazione tra la città reale, che è quella che paga sulla propria pelle
tutti i limiti e le incapacità di un’amministrazione non all’altezza del proprio
compito, e quella virtuale, che è quella che vuole farci credere essere reale il
nostro Sindaco con le sue innumerevoli conferenze stampa, a contorno della città
virtuale mancavano solo le veline, bene ora siamo a posto, sono arrivate anche
quelle. E l’estate terracinese deve ancora iniziare, se il buongiorno si vede
dal mattino, sarà veramente un’estate di fuoco per i nostri amministratori e
soprattutto per i poveri terracinesi che devono fare i conti con una città allo
sbando, con problemi che si sommano a problemi, vedi arenili, immondizia,
giostre, spostamento del mercato, ristrutturazione del lungomare con soldi che
non esistono, con appalti bloccati dal TAR, con la tassa di soggiorno sperperata
per far contenti gli amici più stretti, ed un Sindaco che come primo punto delle
priorità amministrative mette quello di AMMINISTRARE LA PROPRIA IMMAGINE
PER UN’IMPROBABILE CANDIDATURA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER LA PROSSIMA
PRIMAVERA.
Il consigliere comunale
Vittorio Marzullo
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