mercoledì 4 luglio 2012

Terracina: comunicato stampa del consigliere Marzullo



Firmato ieri l’accordo tra sindacati e Servizi Industriali. Questo accordo sancisce: LA MORTE DELLA MOBILITA’, VOLUTA DAL SINDACO IN PRIMIS E DALL’AZIENDA, IL RICONOSCIMENTO DEGLI SCATTI D’ANZIANITA’ PER I LAVORATORI E L’ASSUNZIONE DEI 12 PRECARI.

COSA LASCIA QUESTO ACCORDO: UNA BRUTTISSIMA STORIA DI RAPPORTI SINDACALI, UN COSTO DELLA TIA ESORBITANTE A CARICO DELLE FAMIGLIE, UNA CITTA’ SPORCA ED UN SINDACO PIENO ZEPPO, ANZI, AFFOGATO DALLA MONDEZZA, MATERIALE E POLITICA.

Andiamo per ordine, è l’11 Gennaio 2012, quando a seguito dell’anomalo fallimento della Terracina ambiente il Sindaco firma un’ordinanza in cui assegna alla Servizi Industriali la raccolta dei rifiuti nella nostra città, obbligando l’azienda stessa ad assumere tutti gli ex dipendenti della Terracina Ambiente tramite le liste di mobilità.

Questa scelta viene immediatamente CONTESTATA  DA S E L  CHE DOPO I PASSAGGI CONSILIARI PRESENTA UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, ALL’INPS ED ALL’UFFICIO ISPETTIVO DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DEL LAVORO. QUANDO L’ACCORDO DI IERI E’ STATO ANCHE RAGGIUNTO PER LE INDAGINI IN CORSO?

Questa ordinanza sindacale, scatena una immediata contrapposizione con le organizzazioni sindacali, le quali contestano al Sindaco la sua scelta, che ricade pesantemente sulle buste paga dei dipendenti facendogli perdere gli scatti d’anzianità, centinaia di Euro netti al mese per dipendente.

Scatta una reciproca mutualità tra l’azienda ed il sindaco, con i consiglieri che si limitano a criticare e mugugnare fuori dal Consiglio Comunale ma alzano la mano a favore di quanto sopra sempre in Consiglio Comunale. Fino al punto che il Sindaco partecipa anche ad un’assemblea dei dipendenti indetta dall’azienda, con la presenza  dei titolari della Servizi Industriali, dove tra le altre cose afferma che l’azienda non può corrispondere gli scatti d’anzianità altrimenti non gli avrebbero riconosciuto la mobilità.

Fregandosene anche del parere contrario alla sua tesi espresso in precedenza dall’ufficio legale del Comune in maniera formale e su carta intestata.







In contemporanea, al fine di imporre questo patto di ferro, tutto proteso ad aumentare i profitti dell’azienda, la stessa inizia una serie di comportamenti antisindacali e discriminatori quali: Togliere salario dalla retribuzione della mensilità di Aprile ai rappresentanti sindacali, una serie di provvedimenti disciplinari ingiustificati, sanzioni comminate ai lavoratori, lavoratori discriminati professionalmente, non viene messa a disposizione dei lavoratori l’acqua per bere, attacchi verbali e non solo nei confronti di un rappresentante sindacale fino a farlo sentire male e costringerlo ad essere soccorso dall’ambulanza, ordinanze unilaterali, tentativi di far sostituire i propri dipendenti in agitazione con degli extra comunitari, che fotografati, qualcuno porta ai piedi una scarpa invernale ad un piede ed una estiva ad  all’altro. Mentre si sviluppava tutta questa conflittualità ed il servizio soffriva, il Sindaco non trovava meglio da fare che prorogargli il contratto in essere scaduto ai primi del mese di Giugno, quasi a premiare questo comportamento e la qualità di un servizio pessimo.

Ora l’accordo di ieri fa giustizia di tutto questo, i procedimenti disciplinari vengono ritirati, la mobilità si è completamente sciolta come neve al sole, vengono riconosciuti senza condizionamenti gli scatti d’anzianità sin dal primo giorno di lavoro e cioè dal 13 Gennaio 2012 senza nessun condizionamento e con la erogazione delle somme arretrate nel frattempo maturate, ed a conferma della giustezza delle posizioni espresse dai lavoratori e condivise sin da subito da S E L , l’azienda è stata costretta a farsi carico anche delle spese legali dei lavoratori pari a duecento EURO per ogni causa promossa dai dipendenti nei confronti della stessa.

Ora cosa ci lascia questa esperienza, una città sicuramente sporca come poche volte le è capitata in piena estate, un servizio inadeguato e senza idee su come uscirne fuori, infatti, non è difficile ipotizzare che l’azienda non intende investire, poiché tra pochi mesi alzerà le tende per andare via, un’amministrazione comunale che non sa che pesci prendere, in quanto a maglie troppo larghe è stato approvato il regolamento TIA, per cui è difficile anche procedere a sanzioni nei confronti dell’azienda.

Ho sempre sostenuto e lo ribadisco, che c’è una netta divaricazione tra la città reale, che è quella che paga sulla propria pelle tutti i limiti e le incapacità di un’amministrazione non all’altezza del proprio compito, e quella virtuale, che è quella che vuole farci credere essere reale il nostro Sindaco con le sue innumerevoli conferenze stampa, a contorno della città virtuale mancavano solo le veline, bene ora siamo a posto, sono arrivate anche quelle. E l’estate terracinese deve ancora iniziare, se il buongiorno si vede dal mattino, sarà veramente un’estate di fuoco per i nostri amministratori e soprattutto per i poveri terracinesi che devono fare i conti con una città allo sbando, con problemi che si sommano a problemi, vedi arenili, immondizia, giostre, spostamento del mercato, ristrutturazione del lungomare con soldi che non esistono, con appalti bloccati dal TAR, con la tassa di soggiorno sperperata per far contenti gli amici più stretti, ed un Sindaco che come primo punto delle priorità amministrative mette quello di AMMINISTRARE LA PROPRIA IMMAGINE PER UN’IMPROBABILE CANDIDATURA ALLA CAMERA DEI DEPUTATI PER LA PROSSIMA PRIMAVERA.

                                                           Il consigliere comunale
                                                           Vittorio Marzullo


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