Ammalati e impegnati a donare il sangue. E così non potevano prestare servizio la notte di Capodanno. Che, peraltro, è pagata quattro volte quanto un turno normale. A scegliere questa via, o altre alternative per astenersi dal turno di lavoro dopo avere cercato di convocare un’assemblea sindacale proprio a ridosso della mezzanotte, sono stati centinaia di vigili urbani di Roma. Il risultato: 83,5% di assenze la notte del 31 dicembre. Sugli oltremille agenti che inizialmente avevano dato la disponibilità, soltanto 165 erano effettivamente reperibili. All’origine dello “sciopero” non dichiarato c’è la mancata equiparazione alle altre forze dell’ordine.
Sindaco Marino: “Chi è assente ingiustificato deve renderne conto”. Il suo vice: “Avviata indagine interna”
“Premiare eccellenze che ci sono e punire irresponsabili”, commenta su Twitter il ministro della Pubblica amministrazioneMarianna Madia, che ha anche annunciato accertamenti di violazioni e sollecito di azioni disciplinari da parte dell’ispettorato della funzione pubblica. Duro anche il sindaco Ignazio Marino(“chi ha provato con assenze ingiustificate e ingiustificabili a far saltare tutto ne deve rendere conto. Stiamo facendo tutte le verifiche per accertare le responsabilità”, scrive su Facebook) mentre il suo vice, Luigi Nieri, spiega che è stata avviata un’indagine interna e che “in tempi rapidi si avranno dei risultati, in base a questi si deciderà se interessare la magistratura”.
Il sindacalista Uil: “Chi dona, dona sempre. Anche la notte di capodanno e di Natale”
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Il responsabile Uil polizia municipale di Roma Capitale Franco Cirulli, però, difende i vigili e risponde: “La maggior parte hanno donato il sangue e, come previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro degli enti locali, erano esentati dal servizio”. Ricordando che “chi ha bisogno di sangue ne ha bisogno sempre, anche la notte di capodanno e di Natale”. E l’autorità Garante per gli scioperi accende un faro su un ‘sospetto’ sciopero selvaggioe apre un procedimento per valutare eventuali sanzioni (da un minimo di 2.500 euro a un massimo di 50mila) perché “non è accettabile che a subire gli effetti della protesta siano i cittadini utenti”.
Ma non ci sono solo i vigili, perché la stessa storia si ripete anche per l’Atac: su una delle linee metropolitane aperte anche dalle 23.30 alle 2.30 si sono registrate attese di mezz’ora perché l’azienda dei trasporti romana, a fronte di una necessità di 24 macchinisti per coprire lo straordinario, dalle 23.30 alle 2.30, ha avuto la disponibilità solo di sette persone.
Oltre ai vigili romani, anche all’azienda dei trasporti Atac si è verificato lo stesso problema. E a Napoli strade piene di rifiuti
E oltre ai “pizzardoni” e al trasporto pubblico della Capitale, l'”epidemia” dei lavoratori per l’ultima notte dell’anno si spinge anche a sud. A Napoli, come riporta Il Mattino, 200 spazzini si sono dati malati. Come mai? “Colpa del gelo e dell’età avanzata”. Il risultato: dimezzamento del servizio, cassonetti stracolmi e rifiuti in strada sotto gli occhi di cittadini e turisti, in città e in periferia. Anche se, scrive il quotidiano, per il servizio di Asìa, l’Azienda speciale per la raccolta dei rifiuti, “i napoletani pagano la tassa più salata d’Italia. Un esempio? 5 persone in una casetta di 50 metri arrivano a versare fino a 460 euro all’anno nelle casse del Comune, ente proprietario di Asìa”.
Vigili romani in lotta col Comune – Da mesi i vigili sono ai ferri corti con il Comune per le regole sulla rotazione degli agentie per il salario accessorio. Per questo hanno provato in tutti i modi a boicottare quello che una volta era, vista la paga extra large, il turno più ambito dell’anno. Ci avevano già provato nei giorni scorsi, convocando un’assemblea sindacale (poi precettata) a ridosso della mezzanotte. Il comandante della Polizia locale di Roma Capitale,Raffaele Clemente, ha stigmatizzato “l’atteggiamento di quanti hanno cercato di sabotare, con una diserzione numerica assolutamente ingiustificata. Sarà rigorosamente ricostruita l’intera vicenda a favore dell’autorità giudiziaria o di garanzia. Ogni eventuale condotta illecita sarà sanzionata amministrativamente”.
Renzi: “Nel 2015 cambiamo le regole del pubblico impiego”
Un buco di presenze sul quale è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi che su Twitter ha scritto: “Leggo di 83 vigili su 100 a Roma che non lavorano ‘per malattia’ il 31 dicembre. Ecco perché nel 2015 cambiamo le regole del pubblico impiego #Buon2015″. Sempre sul sito di microblogging – sotto gli hashtag #Roma #vigiliassenti, il ministro Marianna Madia ha annunciato che la ‘diserzione’ di massa dei vigili capitolini non resterà senza conseguenze: “Ispettorato ministero Funzione Pubblica subito attivato per accertamenti violazioni e sollecito azioni disciplinari“. 
Il Garante per gli scioperi: “Aperto procedimento” – Sul caso dei vigili assenti di Roma, l’autorità ha annunciato che “aprirà un procedimento di valutazione”. Come già accaduto in passato, qualora il Garante verificasse un nesso causale tra lamobilitazione organizzata dai sindacati, sui quali l’Autorità si era già pronunciata, e le assenze per malattia, che saranno verificate sulla scorta dei dati forniti dall’amministrazione, “non esiterà ad adottare le sanzioni, che la legge prevede”. “Non è accettabile che a subire gli effetti della protesta -sottolinea il Garante- siano i cittadini utenti”. La legge 146 del 1990, precisa l’Autorità, “disciplina l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici e solo all’interno delle regole da essa previste possibile scioperare”.
Qualora riscontrasse violazioni, il Garante “non esiterà ad adottare le sanzioni, che la legge prevede”
Responsabile Uil: “Vigili assenti? Chi dona, dona sempre”Franco Cirulli, responsabile Uil polizia municipale di Roma Capitale, risponde al tweet del ministro Madia e difende i vigili: “La maggior parte hanno donato il sangue e, come previsto dalcontratto collettivo nazionale di lavoro degli enti locali, erano esentati dal servizio“. Alla domanda sul perché i vigili abbiano deciso di assentarsi per donare il sangue proprio in concomitanza con una serata impegnativa per la viabilità come quella del 31 dicembre, il sindacalista risponde: “Chi ha bisogno di sangue ne ha bisogno sempre, anche la notte di capodanno e di natale. Noi come sindacato, con senso di responsabilità abbiamo sospeso le assemblee, se i vigili hanno donato il sangue assentandosi in modo massiccio è perché glielo consente la legge”.
Il sindacalista: “Il sindacato più che sospendere le assemblee durante uno stato di agitazione, non poteva fare”
Quanto al resto dei vigili assenti, oltre ai donatori di sangue, prosegue il sindacalista, “c’era chi era malato e chi ha usufruito della legge 104″, spiega. “Il sindacato più che sospendere le assembleedurante uno stato di agitazione, non poteva fare – spiega Cirulli – Piuttosto quello su cui tutti dovrebbero interrogarsi è se sbagliano tutti i vigili che non riconoscono la leadership del comandante o se è lui che forse dovrebbe dialogare con i sindacati. Noi pensiamo che lo stato di cose è ricomponibile ma non dipende da noi”.
Intano lo stato di agitazione va avanti. “Siamo stati convocati l’8 gennaio dall’amministrazione per parlare del contratto integrativo, che non è adeguato: si è risparmiato sulla pelle deidipendenti per fare grandi eventi come il concerto di capodanno alCirco Massimo“, sottolinea Cirulli. Quanto ai trasferimenti previsti dall’applicazione della legge anticorruzione, aggiunge: “Lalegge anticorruzione va benissimo ma siamo preoccupati perché sono stati decisi i trasferimenti del personale con nuovi incarichi senza che ci sia stata formazione”.
“Ci sarà un crescendo di proteste – precisa anche Francesco Croce della Uil – tra assemblee generali e denunce pubbliche, che arriverà al primo sciopero di categoria della storia di Roma. Tutti i sindacati scenderanno in piazza insieme”.
Il sindaco Ignazio Marino: “Stiamo facendo verifiche” - “Stiamo facendo tutte le verifiche per accertare le responsabilità – aggiunge – Ringrazio il premier Matteo Renzi e il ministro Marianna Madia per il sostegno che stanno dando alla nostra iniziativa. Chi ha finto di essere malato, chi ha inventato scuse ne dovrà rendere atto nei modi previsti dalla legge e assumersi le propria responsabilità. A chi ha lavorato e lavora per la città vogliamo ribadire la nostra gratitudine e quella dei romani”.