Senato, è caos nei Popolari. Mauro: "Via dalla maggioranza". Ma in due restano con Renzi
Il
presidente PI: "Riforme non condivise, ce ne andiamo". Ma D'Onghia e
Rossi, che ricoprono anche ruoli di governo, confermano la fiducia
all'esecutivo e si dimettono dal partito
"Prendiamo atto della decisione del direttivo ma, come già annunciato al presidente dei Popolari per l'Italia, sen. Mario Mauro, ben prima dei risultati elettorali delle recenti consultazioni amministrative, non concordiamo con questa linea d'azione". Così, in una nota congiunta, il sottosegretario alla Difesa Rossi e il sottosegretario all'Istruzione D'Onghia. "Riteniamo infatti - proseguono - che l'attuale maggioranza stia portando avanti un percorso essenziale per la rinascita di questo Paese e che qualsiasi partito della maggioranza possa concorrere in termini di dialettica e contributi. Per questo occorre però farne parte e non porsi su più facili posizioni di opposizione".
"Per queste motivazioni - continuano - abbiamo già presentato le nostre dimissioni dal partito dei Popolari per l'Italia e rimarremo al momento all'interno dei gruppi parlamentari di rispettiva appartenenza (gruppo Grandi autonomie e libertà e gruppo Per l'Italia - Centro democratico) per continuare a lavorare come sempre nell'interesse comune e generale dell'Italia scevri da pregiudizi e congetture politiche che non ci appartengono".
Mario Mauro nell'annunciare il passaggio all'opposizione di PI parla di "riforme non condivise, condotte in modo improvvisato ed approssimativo, con una improvvida esaltazione del carattere monocolore dell'Esecutivo" alla base "di una decisione che è innanzitutto un giudizio definitivo su una gestione politica che sta tenendo in stallo l'Italia, la sua economia e il suo bisogno di crescita".
Con Mauro esce dalla maggioranza anche l'altro PI, Tito Di Maggio. Renzi perde dunque due senatori in totale.
NASCE IL GRUPPO DEI FITTIANI - Intanto oggi il presidente del Senato Pietro Grasso ha comunicato in Aula la costituzione del gruppo dei fittiani "Conservatori - Riformisti Italiani" al quale aderiscono Bonfrisco, eletta capogruppo a scrutinio segreto, Bruni, D'ambrosio Lettieri, Di Maggio, Falanga, Liuzzi, Longo,MIlo, Pagnoncelli, Perrone, Tarquinio, Zizza.
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