Incastrato da una mail: Blatter si dimette da presidente della Fifa
Platini: "Decisione coraggiosa". L'ex campione brasiliano Zico pronto a candidarsi per sostituire lo svizzero travolto dallo scandalo corruzione
Redazione Tiscali
Joseph Blatter molla. Il 79enne svizzero ha annunciato che si dimetterà da presidente della Fifa, dopo lo scandalo corruzione che ha travolto l`organismo che governa il calcio mondiale. Secondo indiscrezioni di stampa, anche Blatter sarebbe sotto inchiesta negli Stati Uniti. Annunciando il suo addio, Blatter ha sollecitato la convocazione "il più presto possibile" di un congresso straordinario della Fifa per eleggere un nuovo presidente. Era stato rieletto soltanto la settimana scorsa, malgrado l`arresto di sette dirigenti della Fifa due giorni prima nell`ambito di un`inchiesta promossa dalla magistratura americana. "Il mio mandato non sembra essere sostenuto da tutti", ha riconosciuto Blatter, presidente della Fifa dal 1998, "Il prossimo congresso ordinario della Fifa si svolgerebbe il 13 maggio 2016 a Città del Messico. Questo creerebbe inutili ritardi e solleciterò il comitato esecutivo a organizzare un congresso straordinario per l`elezione del mio successore alla prima opportunità utile". Tutto questo, ha aggiunto Blatter, "dovrà essere fatto conformemente allo statuto della Fifa e dobbiamo consentire tempo sufficiente affinché i migliori candidati si presentino e facciano campagna elettorale".
Congresso straordinario dicembre 2015 e marzo 2016 - Secondo le previsioni, il congresso straordinario dovrebbe svolgersi tra dicembre 2015 e marzo 2016. Sepp Blatter aveva sconfitto il principe giordano Ali bin al-Hussein e conquistato un quinto mandato da presidente della Fifa: il candidato sconfitto ha già annunciato che resta a disposizione delle associazioni nazionali per la nuova elezione alla Fifa. La Fifa è stata scossa la settimana scorsa da una serie di arresti per accuse di racket, frode e riciclaggio nell`ambito di un`inchiesta americana che ha inoltre portato all`incriminazione quattordici persone. Secondo le ultime accuse di corruzione emerse, il segretario generale della Fifa Jerome Valcke sarebbe responsabile del pagamento di tangenti per dieci milioni di dollari nell`ambito della candidatura del Sudafrica per organizzare i Mondiali del 2010.
"Una decisione difficile e coraggiosa che va nella giusta direzione" - E' del grande avversario, Michel Platini, la prima reazione, di grande aplomb, all'annuncio delle dimissioni di Sepp Blatter, accolte con sollievo, sorpresa, ira e soddisfazione dai tanti altri protagonisti di questi giorni bollenti per i vertici del calcio mondiale. Gioiscono il contendente nel voto di venerdi' scorso, il principe Alì di Giordania e l'ex stella portoghese Luis Figo, ritiratosi a pochi giorni dalle elezioni, pronti a lavorare per "un nuovo futuro per la Fifa. "Ringhia" Gennaro Gattuso, che non dimentica lo sgarbo del colonnello all'Italia alla premiazione della finale mondiale 2006, mentre il ministro russo dello Sport, Mutko, legge la mossa "a sorpresa" di Blatter come "la volontà di salvare la Fifa". Il presidente dell'Uefa aveva cercato già il giorno prima del voto, "davanti ad un whisky", di convincere l'ex amico a farsi da parte di fronte al nuovo scandalo e per ora incassa questo risultato senza pretendere di stravincere. "Un passo nella giusta direzione, dobbiamo cominciare a guardare al futuro" afferma il principe Ali' di Giordania, che non vuole dire se si ripresenterà, dicendosi "a disposizione di tutte le federazioni nazionali che vogliono cambiare, comprese quelle che avevano paura di farlo".
Mosca al fianco di Blatter: "Vuole salvare la Fifa" - "Il cambiamento è finalmente arrivato. Ora bisogna trovare una soluzione per aprire una nuova era di trasparenza e democrazia all'interno della Fifa", scrive Figo su twitter. Un affondo viene dal presidente della Fa, la federcalcio inglese, Greg Dyke, tra i più attivi nel chiedere un passo indietro del n.1 del calcio mondiale. "Qualcosa è venuto fuori dagli eventi della scorsa settimana che ha provocato la dimissioni di Blatter. Alla fin fine possiamo sistemare la Fifa", aggiunge. "Ora possiamo tornare indietro e riparlare di questi due ultimi Mondiali, ma se fossi il Qatar non mi sentirei tranquillo", sostiene ancora Dyke, parole che aprono nuovi scenari futuri. Da Mosca, schierata a fianco di Blatter da quando ha ottenuto il Mondiale 2016, a parlare è il ministro dello sport, Vitali Mutko: "Le dimissioni arrivano come una sorpresa - dice alla Tass -. Le frasi di Blatter rendono chiaro che vuole salvare la Fifa e che si aspetta la prosecuzione delle riforme nell'organizzazione".
Assegnazione Mondiali 2022 di nuovo in ballo? - Dopo le dimissioni a sorpresa il calcio britannico torna all'attacco del controverso mondiale del 2022 assegnato al Qatar, e di cui si stanno anche occupando le inchieste avviata negli Usa ed in Svizzera. Il presidente della English Football Association, Greg Dyke, ha sostenuto che l'assegnazione del mondiale potrebbe essere messa in discussione: "Se fossi negli organizzatori del Qatar non dormirei molto bene. Se ci fossero le prove che il processo di assegnazione (del mondiale) è stato corretto allora bene. Ma se di dimostrasse che il consiglio di amministrazione (della Fifa) è stato corrotto allora ovviamente la competizione dovrebbe essere rifatta". Da Doha lo sceicco Hamad Bin Khalifa Bin Ahmed Al-Thani, presidente della Qatar Football Association, ha replicato consigliando a "Mr Dyke di lasciare che la giustizia compia il suo corso e di concentrarsi sulla sua promessa di creare una squadra inglese in grado di vincere la coppa del mondo del 2022 (che si terra') in Qatar" Il piccolo Stato nel Golfo sconfisse a sorpresa Australia, Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud. Si parlò subito di mazzette ma un'inchiesta interna della stessa Fifa, che si vede oggi con 14 dirigenti indagati, concluse che il processo di assegnazione del mondiale nel 2018 alla Russia e nel 2022 al Qatar era stato del tutto regolare. L'ultima parola spetta ora ai giudici.
Zico valuta candidatura a nuovo presidente Fifa - Intanto il calciatore brasiliano Zico sta pensando di candidarsi alla presidenza della Fifa, destinata ad essere presto vacante dopo le dimissioni di Blatter. Il calciatore, 62 anni, attualmente allenatore dell'Indian club Goa, ha scritto sulla sua pagina Facebook di aver considerato questa possibilità e di non vedere motivi per non farlo. "Perché no? - ha scritto -. La mia vita è sempre stata legata al calcio. E' una passione che che ho sempre trattato con serietà e rispetto, in Brasile e in altri Paesi". Zico, che è stato ministro brasiliano dello sport all'inizio degli anni '90, ha giocato nel Brasile in tre Mondiali ed è considerato il più grande giocatore del Flamingo, una delle squadre più popolari del Brasile."Penso che il calcio venga prima della politica - afferma -. Non ho ancora sostenitori - aggiunge - ma se la corsa è aperta a tutti, potrei diventare un candidato".
Nessun commento:
Posta un commento