mercoledì 17 giugno 2015

3.500 proposte per la città

3.500 proposte per la città

by supermarco
Il Terracina Social Forum continua la propria elaborazione di proposte per una corretta amministrazione della città. Ora siamo arrivati a 3.500 proposte, ma il lavoro continua.
I principi fondamentali ispiratori delle proposte sono:
1) qualità della vita;
2) ben vivere;
3) futuro per le giovani generazioni;
4) città a misura di bambino;
5) Stato sociale.
Futuro per le giovani generazioni e città a misura di bambino sono concetti che si spiegano abbastanza bene da soli.
Sullo Stato sociale, invece, riteniamo di dover fare delle importanti precisazioni. In un’epoca come quella attuale, in cui il Welfare State che caratterizza i Paesi dell’Unione Europea rischia di essere distrutto nelle sue fondamenta dal terribile attacco scatenato dagli speculatori e dalla finanza internazionale, la difesa dello Stato sociale, in un’amministrazione comunale, dovrebbe diventare una specie di baluardo, una sorta di immaginaria linea del Piave sulla quale attestarsi e battersi con tutte le energie disponibili.
In un periodo in cui, a seguito dell’attacco di cui sopra, i cittadini rischiano di perdere diritti acquisiti dopo decenni di conquiste e rivendicazioni sociali, il Comune di Terracina, dopo aver provveduto a risanare la situazione dei conti, deve intervenire per tutelare il più possibile quel poco di potere d’acquisto e di capacità di spesa che è rimasto nelle possibilità delle fasce sociali più deboli.
In altre parole, il Comune di Terracina dovrebbe diventare il “migliore amico” dei suoi cittadini.
Riguardo alla qualità della vita, il Comune dovrebbe tutelare il più possibile l’ambiente e la salute della collettività, effettuando continui controlli dell’inquinamento, bonificando la città dall’amianto esistente, riducendo le emissioni di anidride carbonica e sostanze inquinanti, verificando l’eventuale presenza di gas radon, predisponendo un piano di tutela del territorio (stop al consumo di territorio) ed un piano di emergenza per terremoti e/o calamità naturali, organizzando continue iniziative di medicina preventiva (su tutto ciò, rinviamo alle 3.500 proposte elaborate). Tra queste, segnaliamo in particolare la proposta di far diventare Terracina una città a “territorio 0”, nella quale, tendenzialmente, ci siano 0 emissioni di anidride carbonica, si producano 0 rifiuti e non si sottragga terreno alla natura per effettuarvi ulteriori cementificazioni.
Se migliorano le condizioni ambientali della città, automaticamente migliora lo stato di salute della popolazione. Non solo: se migliora la qualità della vita, Terracina diventerà una meta turistica sempre più appetibile.
Nell’attuale periodo storico, in cui assistiamo al lento ed inesorabile declino del settore industriale italiano, il Terracina Social Forum ritiene che il settore produttivo trainante per l’economia della città diventerà sempre di più il turismo. Un turismo di qualità, un turismo culturale, un turismo convegnistico, un turismo enogastronomico.
Passando infine al secondo dei principi fondamentali precedentemente enunciati (il ben vivere), si tratta di un concetto veramente all’avanguardia nel nostro pianeta. È stato elaborato in Sud America, grazie al fondamentale contributo della tradizione culturale delle tribù degli indios.
Fino ad ora, ci si è sempre soffermati sul concetto di benessere. Il ben vivere, invece, è un concetto più ampio, perché non si limita alla persona o al genere umano, ma abbraccia l’intero ecosistema, la natura nella sua completezza.
L’attuazione, la ricerca del ben vivere, comporta un cambio di paradigma, basato fondamentalmente sulla difesa dei beni comuni, i quali includono oltre alle risorse naturali ed ai beni materiali anche i saperi collettivi locali. Non si tratta quindi di ridurre in maniera generale e astratta i nostri consumi, bensì di lottare contro il consumismo, condividendo una qualità della vita più alta, non un volume di consumi maggiore.
Il sogno del Terracina Social Forum è quello di poter vivere, in futuro, in una città con uno Stato sociale efficiente come quello dei Paesi scandinavi, con dei servizi pubblici di qualità pari a quelli tedeschi o svizzeri, con un turismo culturale come quello della Toscana o dell’Umbria e con un forte approccio al ben vivere, attinto dalle culture indigene sudamericane.
Ricordando, inoltre, che abbiamo preso in prestito Madre Terra dai nostri figli, come tramandano da generazioni i nativi pellirosse del Nord America.
In una città del genere, si avrebbe una qualità della vita altissima.
Inoltre, nelle ultime fasi di elaborazione di proposte, ci siamo proiettati nel futuro, concentrandoci moltissimo sul concetto di smart city.
Infine, nell’anno di Expo, una manifestazione della quale condividiamo ben poco, incentrata com’è sull’agricoltura industriale, abbiamo elaborato numerose proposte per un’agricoltura locale sostenibile, rispettosa dell’ambiente e che arrechi benefici alla salute delle persone, con una particolare attenzione al concetto di sovranità alimentare.
Di seguito le 3.500 proposte.
A) Ambiente
1) Avendo avviato la raccolta differenziata porta a porta, predisporre materiale informativo tradotto anche in lingue straniere (possibilmente in lingua indiana)
2) Tradurre in più lingue straniere (in particolare in lingua indiana) il sito Internethttp://terrapulita.it/
3) Ottimizzare il sito Internet della società di gestione del servizio smaltimento rifiuti per la navigazione tramite cellulare
4) Chiedere alla società che gestisce il servizio di smaltimento dei rifiuti di realizzare un’apposita app per cellulari con i suggerimenti per la corretta attuazione della raccolta differenziata
5) Prevedere che nella stessa app siano fornite informazioni alla cittadinanza sul calendario delle giornate di ritiro dei rifiuti ingombranti
6) Pubblicare in maniera ben visibile sul sito Internet della società De Vizia il calendario delle giornate di raccolta degli ingombranti
7) Fornire i dati sulla raccolta dei rifiuti alla banca dati sulla produzione e la raccolta differenziata dei rifiuti urbani all’indirizzo http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/
8) Prevedere che la Servizi Industriali consegni materiale informativo ai cittadini al momento del ritiro dei rifiuti riciclati in modalità porta a porta. Ad esempio, il calendario delle giornate di ritiro dei rifiuti ingombranti
9) Stabilire una quota di rifiuto indifferenziato pro capite da raggiungere entro un determinato periodo di tempo
10) Introdurre la tariffa puntuale per i rifiuti, il cui importo è parametrato sulla quantità di rifiuti indifferenziati prodotti dai cittadini
11) Migliorare l’efficacia e l’economicità dei servizi di raccolta e spazzamento dei rifiuti grazie all’informatizzazione e alla georeferenziazione dei percorsi
12) Sensibilizzazione dei cittadini affinché si raggiunga una qualità ottimale dei rifiuti raccolti, aumentando gli introiti derivanti dalla vendita dei rifiuti riciclabili
13) Introdurre sgravi fiscali per le pasticcerie che utilizzeranno per le loro paste e mignon i pirottini commestibili (http://www.tuttogreen.it/un-contenitore-da-mangiare-per-il-dolce-che-non-si-toglie-dallo-stampo/)
14) Introdurre sgravi fiscali per i condomini che raggiungono determinate percentuali di raccolta differenziata
15) Introdurre sgravi fiscali per i negozi che raggiungono determinate percentuali di raccolta differenziata
16) Introdurre sgravi fiscali per i negozi che attuano buone pratiche finalizzate alla riduzione della produzione dei rifiuti, ad esempio cambiando i prodotti in vendita oppure le modalità di vendita (confezionamento)
17) Per incentivare i cittadini alla raccolta differenziata dei rifiuti, introdurre progressive riduzioni delle aliquote dell’addizionale comunale IRPEF parametrata al raggiungimento di determinati obiettivi di raccolta differenziata, ovviamente se superiori a quanto previsto dagli obblighi di legge
18) Valutare l’opportunità di aderire al progetto Ecopunti, che prevede l’erogazione di buoni sconto a favore dei cittadini che effettuano la raccolta differenziata (www.ecopunti.it)
19) Aderire al Dizionario dei rifiuti, il sito Internet che aiuta a comprendere in che modo effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti (http://www.dizionariodeirifiuti.it/)
20) Diffondere il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti nelle scuole, anche con finalità didattico-pedagogica
21) Promuovere, nelle scuole, “Tu come lo fai?”, il format progettato dal Comune di Arzano (NA) che insegna a riconoscere, raccogliere e riciclare gli imballaggi in acciaio attraverso un laboratorio musicale fatto con tappi, barattoli, fusti e bombolette d’acciaio
22) Ospitare una tappa del concorso a premi per le scuole “Io riciclo, e tu?”
23) Promuovere il progetto Trashformers, creato da AMIU e dal Comune di Genova, per educare i ragazzi all'ambiente e al corretto smaltimento dei rifiuti anche attraverso il web e in modo divertente (http://quadernoneblu.blogspot.it/2008/04/trashformers.html)
24) Introdurre, sul modello del Comune di Avellino, il progetto “Ecomoneta”. Si tratta di un vero e proprio gioco a premi basato sulla promozione dell’isola ecologica. Ogni classe inserisce nel proprio salvadanaio le ecomonete che vengono rilasciate dagli operatori dell’isola ecologica ogni volta che si conferisce una busta di rifiuti differenziati. Terminato il tempo del gioco, le classi vincitrici ricevono dei premi durante la festa finale in piazza
25) Ospitare una tappa di “Casa Corepla”, la casa itinerante del Consorzio per il recupero dei rifiuti plastici finalizzata alla sensibilizzazione degli studenti delle scuole
26) Sui cestini dislocati sul territorio, applicare le scritte anche in inglese ed in lingua indiana, specificando che tipo di rifiuti devono contenere (carta, plastica, vetro, indifferenziato)
27) Installare nei luoghi pubblici più frequentati i cestini intelligenti, sul modello di quanto realizzato dal Comune di Milano (http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=102087)
28) Installare cestini e contenitori per la raccolta differenziata al parcheggio del mercato settimanale
29) Aumentare la presenza di cestini in luoghi dove avvengono manifestazioni o eventi temporanei. Per fare un esempio, vicino al campo sportivo della chiesa di Borgo Hermada in occasione dei tornei estivi
30) Installare cestini e contenitori per la raccolta differenziata al parcheggio dell’ospedale “A. Fiorini”
31) Organizzare la raccolta differenziata all’interno dell’ospedale
32) Organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti all’interno del campo sportivo e del palazzetto dello sport
33) Istituzione di isole ecologiche e piattaforme di scambio oggetti usati
34) Creare delle pre-isole ecologiche, dove conferire oggetti riutilizzabili, e promuovere la costituzione di una rete di designer e produttori che utilizzeranno quei materiali
35) Istituire un ecoparco come quello di Goteborg, cioè un centro con la finalità di rigenerare buona parte dei rifiuti che ogni giorno i cittadini producono
36) Utilizzare, per la raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti organici, sacchetti compostabili
37) Per favorire la realizzazione del punto precedente, adottare una convenzione con i supermercati affinché i sacchetti compostabili siano utilizzati dai cittadini per l’asporto merci, in modo da riutilizzarli poi per i rifiuti organici
38) In alternativa (per evitare l’uso di sacchetti non compostabili), utilizzare i sacchetti in carta riciclata appositamente predisposti per la raccolta dell’organico (http://www.greenews.info/rubriche/sumus-il-sacchetto-in-carta-riciclata-per-la-raccolta-dellorganico-20150325/)
39) Utilizzare sacchetti per l’umido sponsorizzati, riducendo la tassa sui rifiuti
40) Effettuare controlli di polizia amministrativa sui negozi e supermercati per quanto riguarda la corretta applicazione della Legge Finanziaria 2007 che ha vietato i sacchetti per la spesa di plastica non biodegradabile
41) Dotare tutte le strutture pubbliche con servizio mensa (ospedale, scuole, asili, ecc.) di compostiere per la trasformazione dell’umido in compost e fornire compostiere a ristoranti e pizzerie, prevedendo eventuali riduzioni della TARSU
42) Attivare progressivamente il servizio di consegna di compostiere a domicilio, dando precedenza alle abitazioni fornite di giardino
43) Una volta effettuata la distribuzione gratuita di compostiere, introdurre riduzioni sulla tassa sui rifiuti per chi realizza il compost
44) Potenziare l’impianto di compostaggio di via Morelle
45) Introduzione ovunque possibile del compostaggio domestico dei residui organici
46) Campagna di comunicazione, sensibilizzazione e formazione della cittadinanza sul compostaggio domestico
47) Far aderire il Comune di Terracina alla Rete italiana dei compostatori domestici (www.noicompostiamo.it)
48) Istituire aree pubbliche di compostaggio (community composting parks, sul modello della città di Zurigo: http://www.cooperica.it/pdf/Report_Cavallo.pdf)
49) Riduzione della tariffa rifiuti per gli autocompostatori familiari e aziendali, individuali o associati
50) Promuovere, per i proprietari di gatti, l’utilizzo e la diffusione di lettiere di origine vegetale, quindi compostabili
51) Far aderire il Comune di Terracina alla campagna “Gatti sostenibili” (http://gattisostenibili.it/5-ecoconsigli/)
52) Installare nelle mense comunali compostiere automatiche di comunità
53) Istituire una rete tra giardinieri e vivai per l’uso del compost domestico autoprodotto
54) Valutare l’opportunità di installare negli edifici comunali le toilette compostanti
55) Valutare l’opportunità di installare, presso i cantieri edilizi o in occasione di sagre e feste di partito, le toilette compostanti
56) Promuovere la diffusione delle compost toilet, che sono dispositivi che raccolgono e trasformano le feci umane in compost utilizzabile come concime organico, attraverso una digestione aerobica
57) Una volta superata la fase di sperimentazione, far utilizzare nei cantieri edilizi e nelle feste e sagre le toilette che, grazie ai batteri, ricavano energia elettrica dall’urina (http://www.greenme.it/informarsi/energie-rinnovabili/15898-peepowr-toilette-urina-energia)
58) Promuovere la diffusione di impianti di compostaggio in ogni azienda agricola
59) Introdurre sgravi TARSU per le imprese che si impegnino a ridurre l’uso e/o la produzione di imballaggi
60) Promuovere tra produttori e commercianti l’utilizzo della tecnologia sviluppata da Rotoprint (www.rotoprint.com), che consente, con precisione millimetrica, di modificare le scritte stampate su imballaggi di qualsiasi genere. Ciò consente di riutilizzare gli imballaggi stessi, riducendo i rifiuti
61) Promuovere il progetto Mr. PET per la raccolta differenziata delle bottiglie di plastica (http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=113061)
62) Attivare la raccolta differenziata degli oli esausti
63) Campagna informativa sulla corretta effettuazione della raccolta differenziata degli oli di frittura
64) Promuovere la raccolta condominiale degli oli esausti, con vendita diretta al consorzio per il loro corretto smaltimento
65) Promuovere tra i ristoratori la raccolta degli oli esausti, con vendita diretta al consorzio per il loro corretto smaltimento
66) Far transitare a Terracina una tappa di “CircOLIamo Estate”, la campagna educativa itinerante ideata dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU)
67) Promuovere tra i cittadini www.greenleague.it, il primo social game di educazione ambientale, realizzato dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati (COOU)
68) Promuovere l’adesione tra i pescatori al codice di condotta volontario del COBAT (Consorzio Obbligatorio Batterie al Piombo Esauste) e del COOU (Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati), impegnandosi così a proteggere il mare dall’inquinamento in particolar modo da quello derivante dai rifiuti pericolosi quali gli oli lubrificanti usati e le batterie al piombo esauste
69) Attivare la raccolta differenziata dei toner e delle cartucce d’inchiostro esaurite
70) Attuare la raccolta differenziata dei contenitori vuoti dei prodotti di bellezza:http://www.lifegate.it/persone/news/dai-valore-ai-tuoi-vuoti
71) Aderire al progetto Amico dell’Ambiente (http://www.amicodellambiente.it/), per il ritiro ed il riciclaggio di tappi di plastica, sdraio ed altro materiale plastico
72) Attivare la raccolta differenziata delle penne per diabetici
73) Attivare la raccolta differenziata delle sigarette elettroniche
74) Attivare la raccolta differenziata dei mozziconi di sigaretta
75) Diffondere i raccoglitori a muro di mozziconi di sigaretta in acciaio galvanizzato, da porre all’esterno di tutti i locali pubblici, come bar, ristoranti, banche e uffici pubblici in generale (http://www.ekosmoke.it/it/main.php?rid=pagina_dinamica&dhtml_dcod=mangia)
76) Ospitare una tappa dell’iniziativa di Marevivo “Ma il mare non vale una cicca?”, per sensibilizzare i bagnanti a non buttare sulla sabbia i mozziconi di sigaretta
77) Attivare la raccolta differenziata della cenere dei camini e delle stufe a pellet
78) Attivare la raccolta differenziata degli appendiabiti, anche se con gancio o parti in metallo
79) Attivare la raccolta differenziata degli stracci, per farli diventare pannelli isolanti da utilizzare nell'edilizia
80) Attivare la raccolta differenziata dei pallets di legno, per inviarli alle aziende che si occupano della loro riparazione e recupero
81) Attuare un progetto di recupero e riutilizzo di farmaci non scaduti, sul modello di quello del Comune di Bologna (http://www.tekneco.it/ambiente/farmaci-bologna-un-anno-di-farmaco-amico/)
82) Campagna contro la dispersione nell’ambiente dei mozziconi di sigaretta, aderendo al progetto www.bastamozziconiaterra.it
83) Applicare le sanzioni previste dalla legge nei confronti di coloro che gettano a terra mozziconi di sigaretta
84) Attivare la raccolta differenziata dei fondi del caffè, utilizzabili per la coltivazione di funghi (http://terracinasocialforum.wordpress.com/2013/12/01/funghi-dal-caffe/), sul modello di quanto già sperimentato dal Comune di Capannori (LU)
85) Avviare, in collaborazione con il CIAL, la raccolta ed il riciclo delle capsule in alluminio per il caffè (http://www.cial.it/raccolta-e-riciclo-capsule-in-alluminio-per-il-caffe/)
86) Effettuare il recupero della segatura delle falegnamerie e degli scarti di biomassa da inviare ai produttori di pellet
87) Attuare la raccolta differenziata dei tappi delle bottiglie e dei contenitori di plastica, aderendo al progetto della Caritas di Livorno per favorire l’approvvigionamento idrico della Tanzania
88) Attivare la raccolta differenziata dei pannoloni per anziani e dei pannolini per bambini, da inviare nell’apposito impianto di trattamento esistente in Veneto o di prossima apertura in Toscana
89) Avviare il riciclaggio di lastre radiografiche e pellicole fotografiche
90) Organizzare, in collaborazione con le associazioni che se ne occupano, giornate di raccolta di occhiali vecchi non più utilizzati
91) Attivare la raccolta differenziata del legno, dando priorità al riciclo piuttosto che alla combustione come biomassa (http://www.grupposaviola.com/it/)
92) Aderire al progetto di Rilegno “Tappoachi?”, per la raccolta, il ritiro e l’avvio a riciclo dei tappi di sughero per farne pannelli per la bioedilizia
93) Avviare il riciclaggio dei gusci di noci e nocciole, che possono essere utilizzati come materiale per caldaie e per il riscaldamento domestico o industriale
94) Promuovere la raccolta dell’olio di frittura, favorendone l’utilizzo come carburante per i mezzi di trasporto
95) Avviare il riciclaggio delle acque reflue dei frantoi, che possono servire per fertilizzare gli uliveti biologici
96) Inviare la posidonia spiaggiata raccolta dall’arenile ad impianti di compostaggio o di produzione di energia da biomasse
97) Attuare la raccolta differenziata degli sfalci di fico d’India, utilizzabili, dopo opportuna lavorazione, per la produzione di mobili
98) Attivare la raccolta differenziata delle reti da pesca non più utilizzabili
99) Promuovere l’utilizzo, da parte della marineria locale, delle reti da pesca biodegradabili e geolocalizzabili, aderendo al progetto Remora (http://www.ecoseven.net/ambiente/inquinamento/pesca-un-giovane-spagnolo-inventa-le-reti-biodegradabili-e-geolocalizzabili)
100) Promuovere la diffusione di Marine Litter Watch, la app realizzata dall’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) con la quale i cittadini possono segnalare i tratti di costa e le spiagge invase dai rifiuti
101) Inviare i materiali vegetali di scarto (bucce d’uva, legno di potatura, lolla del riso, erba tagliata) agli impianti in grado di ricavare da essi energia elettrica
102) Attuare il recupero degli sfalci dei fichi d’India, utilizzabili per la realizzazione di arredi (http://terracinasocialforum.wordpress.com/2012/05/03/casa-arredo-ecologico-dalle-pale-dei-fichi-dindia/)
103) Raccogliere le arance selvatiche dalle piante ubicate nei marciapiedi, al fine di evitare che cadano a terra sporcando i marciapiedi stessi, e consegnarle a famiglie indigenti o alla Caritas; dalle arance selvatiche, pur essendo aspre, si ottiene un’ottima spremuta ed una marmellata saporita
104) Posizionare nelle scuole e negli impianti sportivi appositi contenitori per la raccolta delle scarpe da ginnastica usate, dalla cui gomma si possono produrre piastrelle per pavimentazioni anti trauma ad assorbimento di impatto, sul modello del progetto “Esosport – I giardini di Betty” adottato dal Comune di Firenze
105) Una volta avviato il progetto Greenwolf, riciclare gli scarti della produzione della lana o i vecchi maglioni per farli trasformare in fertilizzante per gli orti (http://terracinasocialforum.wordpress.com/2013/11/05/greenwolf-un-progetto-per-trasformare-i-vecchi-maglioni-in-fertilizzante-per-lorto/)
106) Promuovere la diffusione dei vuoti a rendere
107) Tolleranza zero nei confronti di chi butta per terra bottiglie di vetro, in quanto, se si rompono, rappresentano un pericolo per persone, animali e veicoli
108) Attuare il progetto, adottato in Toscana, per cui ristoranti, pizzerie ed altri locali di ristorazione possano consegnare i vetri rotti ai consorzi per il riciclaggio, ottenendo in cambio un buono sconto per l’acquisto di un bicchiere nuovo (http://terracinasocialforum.wordpress.com/2012/09/11/riciclo-vetro-un-bicchiere-rotto-per-uno-sconto-su-quello-nuovo/)
109) Attuare la raccolta differenziata delle lampade a risparmio energetico, aderendo al consorzio Ecolamp
110) Attuare lo smaltimento dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)
111) Valutare l’opportunità di effettuare la raccolta differenziata dei RAEE con appositi cassonetti, come in Emilia Romagna (http://www.tekneco.it/ambiente/i-nuovi-cassonetti-intelligenti-per-i-raee/)
112) Promuovere tra i cittadini l’iniziativa di Legambiente “Negozianti amici dei RAEE”, con la quale è possibile segnalare i punti vendita che accettano le lampadine esauste e i piccoli elettrodomestici da smaltire come previsto dalla normativa denominata “uno contro zero”
113) Prevedere che il centro di raccolta comunale riceva anche i RAEE provenienti dalla distribuzione attraverso l’uno contro uno e lo zero contro uno
114) Promuovere tra la grande distribuzione l’uno contro zero, in base al quale i piccoli elettrodomestici possono essere conferiti dai cittadini indipendentemente dall’acquisto di un nuovo prodotto analogo
115) Promuovere il progetto Gy.eco che consente la gestione ed il recupero di scarti provenienti dalle attività di posa e post vendita di rivenditori e applicatori che operano nel mondo dei sistemi a secco, proponendo una soluzione alternativa allo smaltimento in discarica ed offrendo un servizio post vendita di gestione degli scarti a base gesso (www.gyeco.it)
116) Favorire l’acquisto da parte dei cittadini di addolcitori dell’acqua (prevedendo riduzioni della tassa sui rifiuti)
117) Installare, nella città e nelle spiagge, cestini dotati di posacenere (sul modello di quelli del Comune di Sermoneta o di Ponza)
118) Rendere pubblici periodicamente i dati relativi alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta, al livello di purezza del materiale differenziato e alla destinazione finale dello stesso, come richiesto dal WWF di Terracina
119) Organizzare, in collaborazione con l’Università Popolare di Terracina, corsi di apprendimento di tecniche di autoproduzione (come fare da soli pane e yogurt, come riusare oggetti da buttare, ecc.)
120) Promuovere l’autoproduzione collettiva
121) Attuare la strategia rifiuti zero
122) Far aderire il Comune di Terracina alla Rete nazionale rifiuti zero
123) Sostenere l’iniziativa di legge popolare per l’attivazione della strategia Rifiuti Zero
124) Aderire alla rete Turismo Rifiuti Zero
125) Quando sarà costituita, aderire alla rete Hotel e ristoranti rifiuti zero
126) Promuovere tra le strutture ricettive turistiche l’utilizzo di erogatori di shampoo e shampoo-doccia, al posto di confezioni monouso
127) Promuovere tra le strutture ricettive turistiche l’utilizzo del sapone liquido al posto delle saponette monouso
128) Promuovere, tra gli alberghi che forniscono ai clienti le ciabatte di cortesia, la loro sostituzione con le ciabatte in plastica biodegradabile e riciclabile
129) Promuovere tra i cittadini l’utilizzo delle ciabatte in plastica biodegradabile e riciclabile
130) Far aderire il Comune di Terracina all’Associazione delle Città e Regioni per il Riciclo e la gestione sostenibile delle risorse (ACR+)
131) Per evitare o ridurre lo smaltimento di vecchi computer, promuovere tra la cittadinanza l’utilizzo di Keepod, la chiavetta dotata di sistema Android che consente di utilizzare i software presenti nei cellulari di nuova generazione
132) Attuare un progetto simile a Brand Gnu, realizzato dal Comune di Bari per recuperare i computer dismessi (http://brandgnu.comune.bari.it/brand-gnu), evitando la produzione di rifiuti e contrastando il digital divide
133) Promuovere la cultura e la pratica del non spreco
134) Diffondere tra i cittadini l’utilizzo, quando sarà operativa dopo il periodo di sperimentazione attuale, di Breading, l’app che consente di non sprecare, mettendo in contatto cittadini, panifici, fornai e ONLUS che sostengono gli indigenti
135) Promuovere, tra i cittadini, l’utilizzo della app e social network Last Minute Sotto Casa, finalizzato a non buttare il cibo che avanza nei negozi e nel quartiere: chi si iscrive, riceve le offerte dell’ultimo minuto dai negozi di vicinato, i prodotti in scadenza, la verdura ancora fresca, con gli sconti dell’ultima ora
136) Promuovere, tra i ristoratori, la possibilità per i clienti di portare via porzioni di cibo avanzato o vino non consumato, diffondendo il progetto Buta Stupa (http://www.butastupa.net/), oppure attingendo al progetto L’Avanzino (http://www.lavanzino.it/chi.html) o al progetto del Comune e della Provincia di Milano (http://www.ilbuonocheavanza.it/)
137) Inserire, negli appalti delle mense scolastiche, l'obbligatorietà del recupero degli avanzi da parte delle società di catering
138) Prevedere che gli alunni delle scuole dotate di mensa abbiano in dotazione una busta adatta a trasportare i cibi secchi e confezionati che i bambini non consumano a scuola
139) Come misura per la riduzione dei rifiuti, inserire nel sito Internet del Comune una pagina contenente il ricettario degli avanzi
140) Formazione alla prevenzione per gli operatori del ciclo dei rifiuti
141) Promuovere, in collaborazione con gli istituti scolastici e con l’Università Popolare, corsi per upcycling (riutilizzo creativo dei rifiuti)
142) Formazione di giovani ecovolontari per azioni di sensibilizzazione porta a porta, basate sui rapporti interpersonali diretti
143) Istituire centri per la riparazione, il riutilizzo e la decostruzione degli edifici
144) Promuovere i repair cafè: eventi aperti a tutti, ospitati in coffee shop e/o sedi di associazioni, durante i quali, gratuitamente o dietro donazioni volontarie, personale qualificato e amanti del fai da te, degustando tè e pasticcini, aggiustano dispositivi elettronici, biciclette, mobili, vestiti, giocattoli, equipaggiamenti sportivi, ecc., contrastando la logica dell’usa e getta e consentendo risparmi di spesa
145) Promuovere l’organizzazione di corsi di riparazioni domestiche
146) Introdurre sistemi di tariffazione per i rifiuti urbani che facciano pagare la produzione effettiva di rifiuti non riciclabili inviati allo smaltimento
147) Istituire un impianto di selezione e recupero dei rifiuti residui destinati allo smaltimento in discarica
148) Promuovere l’uso di imballaggi intermedi da asporto non usa e getta
149) Favorire scelte di riuso e scambio di mobili e attrezzature
150) Organizzare isole del riuso di quartiere per consentire ai cittadini di scambiarsi o donare o riprendere oggetti ancora utilizzabili in modo gratuito e solidale
151) Effettuare il censimento di tutte le realtà (negozi, artigiani, antiquari, officine, artisti e creativi) che si occupano di riuso, recupero, riutilizzo e riparazione, creando un apposito database per metterli in rete
152) Promuovere la consegna delle cucce usate al canile municipale
153) Promuovere la consegna al canile municipale di coperte che non vengono più utilizzate
154) Introdurre, per i parcheggi a pagamento, la modalità di pagamento digitalizzato, per non stampare carta (http://mobilita.ecoseven.net/news-mobilita/il-parcheggio-si-fa-sostenibile-il-pagamento-della-sosta-viene-digitalizzato)
155) Promuovere la diffusione di contenitori per la raccolta di abiti e calzature che non vengono più indossate
156) Promuovere la diffusione, tra i negozi di articoli sportivi, di contenitori per la raccolta di scarpe, accessori e abbigliamenti sportivi usati
157) Promuovere gli swap club, cioè punti di baratto di abiti ed accessori per bambini
158) Favorire la cultura del riutilizzo e dello scambio di capi e attrezzature per bambini (passeggini, vestiti, seggiolini per le auto, ecc.) – (http://www.triciclo.biz/)
159) Promuovere tra i cittadini le attività de L’Armadio Verde, il primo marketplace italiano per lo scambio di vestiti per bambini da 0 a 10 anni (http://www.armadioverde.it/)
160) Promuovere tra i cittadini l’utilizzo di Reoose (http://www.reoose.com/), il sito Internet che favorisce il baratto
161) Istituire aree di scambio e baratto per vestiti, mobili, libri, musica ed elettrodomestici ancora funzionanti
162) Organizzare esposizioni di oggetti di design realizzati con materiali di recupero
163) Organizzare una festa del dono (http://comune-info.net/2013/04/un-bazar-della-gratuita/)
164) Acquistare per gli uffici comunali le matite ecologiche realizzate in cartoncino riciclato e grafite senza piombo
165) Promuovere, tra la cittadinanza, l’acquisto di matite ecologiche realizzate in cartoncino riciclato e grafite senza piombo
166) Aderire al progetto BiC-TerraCycle per i prodotti di scrittura, un programma che permette di raccogliere e spedire gratuitamente gli articoli di scrittura e correzione esauriti, affinché vengano riciclati e trasformati in nuovi prodotti ecologici
167) Introdurre nelle scuole comunali il progetto “From here to here” che prevede la realizzazione di matite utilizzando i trucioli di quelle usate (http://www.architetturaecosostenibile.it/curiosita/varie/riciclo-centimetro-zero-from-here-matite-arian-prin-620.html)
168) Istituire la biblioteca dei giocattoli: i genitori portano a casa alcuni giochi educativi per un periodo di 6 settimane (http://www.cooperica.it/pdf/Report_Cavallo.pdf)
169) Promuovere il lascito dei giochi a favore della biblioteca dei giocattoli
170) Apertura di negoziati con il mondo della produzione sul concetto di responsabilità estesa dei produttori, per arrivare ad eliminare ciò che non è riciclabile o comportabile
171) Prevedere criteri ambientali e di prevenzione dei rifiuti nei bandi di gara e nei contratti per le forniture (www.acquistiverdi.it)
172) Promuovere, nel settore edilizio, il riciclaggio dei materiali di risulta e degli inerti
173) Istituire un sistema di carte elettroniche assegnate ad ogni nucleo familiare, che riceve dei “crediti” ogni volta che acquista bevande, alimenti e detersivi in imballaggi riutilizzabili (sul modello del Comune belga di Zonhoven: http://www.cooperica.it/pdf/Report_Cavallo.pdf)
174) Incentivi all’avvio di negozi leggeri, con minimo uso di imballaggi e prodotti soprattutto locali
175) Concessione di spazi e mercati all’aperto in cui siano promossi prodotti senza imballaggi a perdere e oggetti monouso
176) Potenziare la raccolta differenziata ed attuare un servizio di ritiro di imballaggi presso i negozi durante il periodo natalizio ed in occasione dei saldi
177) Creazione di ecocentri solidali per conferimento, rivendita, riparazione, scambio di mobili, abiti ed elettronica d’uso
178) Favorire le filiere del riuso-riparazione, soprattutto solidali (cooperative sociali, piccolissimi artigiani)
179) Istituire con associazioni, cooperative, artigiani, ecc., delle filiere del riuso
180) Organizzare corsi di upcicling, il riciclo intelligente mediante il quale un oggetto acquisisce una seconda vita grazie a piccole grandi modifiche (ad esempio, ricavare scaldamuscoli dalle maniche di un vecchio maglione o un abitino da una t-shirt XXL)
181) Organizzare una Re Boat Race, regata tra imbarcazioni costruite con materiali riciclati e ad impatto zero
182) Organizzare corsi di autoriparazione per prolungare la vita utile degli oggetti
183) Promuovere l’utilizzo di Fixing machine, il cerotto di bioplastica (di invenzione italiana) che ripara crepe e fratture di ogni tipo di oggetto
184) Istituire mercatini dell’usato e isole per rigattieri
185) Introdurre raccoglitori per favorire il riuso con sportelli trasparenti, sul modello di quelli adottati dal Comune di Venezia con il progetto “Rifiuto con affetto”
186) Istituire, in collaborazione con l’Università Popolare e con le associazioni ambientaliste, appositi corsi di formazione per diffondere la cultura del “riparare” e del “recuperare” al posto della cultura del “sostituire”
187) Istituire un centro di preparazione al riutilizzo, per intercettare mobili ed elettrodomestici di cui le famiglie vogliono disfarsi evitando che entrino nella filiera del rifiuto
188) Aderire al progetto “Second life” per la rigenerazione di elettrodomestici usati, evitando che diventino rifiuti, consentendo inoltre l’acquisto da parte dei cittadini a prezzi convenienti (http://www.cna.it/notizie/second-life-gli-elettrodomestici-usati-da-rifiuto-bene-la-collettivita)
189) Favorire le cooperative sociali che si occupano di ritirare e rigenerare capi di vestiario e giochi per bambini in cambio di buoni acquisto (progetto dell’associazione Cambieresti!)
190) Apertura di tavoli con il settore commerciale per la riduzione degli imballaggi
191) Aderire alla Carta etica del packaging
192) Promuovere tra le attività produttive la Carta etica del packaging
193) Disincentivare l’utilizzo degli imballaggi nei mercati ortofrutticoli
194) Chiedere ai supermercati locali di creare un apposito sito Internet nel quale pubblicare le offerte promozionali, senza più stampare gli opuscoli che comportano un enorme consumo di carta, oppure segnalare ai cittadini siti Internet simili già esistenti
195) Contattare le società del settore affinché riducano la consegna di elenchi telefonici, pagine gialle e pagine utili sostituendoli, eventualmente, con CD rom aggiornabili online
196) Subordinare la concessione di contributi per feste o manifestazioni varie, in base all’uso di stoviglie ceramiche o metalliche lavabili o materiale biodegradabile (esperienza di Vienna)
197) Promuovere la vendita di batterie ricaricabili
198) Disincentivare l’utilizzo dei fazzoletti di carta, promuovendo il ritorno ai “vecchi” fazzoletti di stoffa
199) Promuovere la diffusione della moon cup per le donne, al posto degli assorbenti inquinanti e difficili da smaltire
200) Promuovere tra i cittadini, l’utilizzo degli spazzolini da denti biodegradabili, non appena saranno commercializzati
201) Promuovere tra i cittadini l’utilizzo di spazzolini da denti in bambù con setole riciclabili, quindi destinabili alla compostiera
202) Promuovere tra i cittadini l’utilizzo di preservativi in lattice naturale certificati vegan e riciclabili
203) Promuovere la strategia rifiuti zero negli stabilimenti balneari, nei locali di ristorazione e nei locali pubblici
204) Disincentivare l’usa e getta in cucina e nei locali pubblici
205) Promuovere, nelle sale cinematografiche, l’utilizzo degli occhiali 3D non usa e getta
206) Introdurre sgravi fiscali per i bar che utilizzano zuccheriere al posto delle confezioni cartacee monouso di zucchero
207) Introdurre sgravi fiscali per i ristoranti, le pizzerie, i bar, i pub, che forniscono ai loro clienti posate, piatti e bicchieri in mater-bi o altre bioplastiche biodegradabili
208) Introdurre sgravi fiscali per i ristoranti, le pizzerie, i bar, i pub, che servono ai loro clienti acqua del rubinetto
209) Introdurre sgravi fiscali per i ristoranti, le pizzerie, i bar, i pub, che forniscono ai loro clienti tovaglioli di stoffa anziché di carta monouso
210) Campagna di sensibilizzazione delle casalinghe per l’uso di prodotti naturali per pulire e per la riduzione degli imballaggi
211) Nei contratti di appalto per la pulizia degli edifici comunali inserire la clausola di riutilizzare i contenitori
212) Negli uffici comunali, introdurre e organizzare la raccolta differenziata dei rifiuti
213) Negli uffici comunali, promuovere la stampa a bassa risoluzione, per risparmiare toner
214) Negli uffici comunali, prevedere l’utilizzo di toner rigenerati
215) Acquistare, per gli uffici comunali, cartucce d’inchiostro per stampanti con biotoner, cioè toner a base di biomassa vegetale
216) Al fine di evitare rifiuti, utilizzare il servizio di ricarica delle cartucce per stampanti
217) Utilizzare negli uffici comunali inchiostri a basso impatto ambientale
218) Negli uffici comunali, promuovere l’acquisto di cancelleria ecologica e di prodotti elettronici rigenerati e a basso consumo
219) Organizzare corsi di formazione per i dipendenti comunali sul tema degli acquisti verdi
220) Introdurre in tutte le gare d’appalto i Criteri ambientali minimi (CAM), adottati con decreto ministeriale, relativi agli acquisti della pubblica amministrazione
221) Applicare il D. lgs. n. 203/2003 che obbliga gli enti pubblici ad acquistare almeno il 30% di beni e manufatti in materiale riciclato
222) Far applicare il D. lgs. n. 203/2003 anche alle società partecipate dal Comune
223) Acquistare mobili ed arredi per gli uffici comunali in legno certificato FSC
224) Acquistare mobili ed arredi per gli uffici comunali che rispettino lo standard per il mobile bioecologico (http://www.anab.it/testo/show/id/504e0352af377/Settore_Certificazione.html)
225) Dotare le scuole materne di arredi naturali, atossici, dalle linee organiche e dai colori che piacciono ai piccoli e non solo
226) Procedere alla sostituzione dei banchi scolastici usurati aderendo al progetto “Teniamo banco” (http://www.econewsweb.it/it/2014/jul/21/dalla-calabria-arriva-il-progetto-teniamo-banco.aspx#.U89-W7FpvEx)
227) Informatizzare il più possibile la corrispondenza tra il Comune e i cittadini
228) No all’uso, negli uffici comunali, di buste con bolle di plastica, in quanto non riciclabili. In alternativa, acquistare buste con bolle di carta

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