Napolitano da' un consiglio a Renzi "Errore isolare Putin" mentre Obama e' pronto a schierare carri e 5 mila uomini a Est
"Non ci
può essere una pura strategia punitiva o di isolamento nei confronti della
Russia". E' il messaggio di Giorgio Napolitano che se anche indirettamente si
rivolge anche al governo talliamo ed a Renzi in particolare. Forse la sua mente
ritorna a quella sera del 10 febbraio 2014, quando insieme alla moglie Clio,
ospito' in una cena al Quirinale il giovane Renzi che, fatto fuori Letta con un
blitz politico, si apprestava, da li' a poco, a sostituirlo a palazzo Chigi. La
signora Clio noto' quel giovane anche per il suo gran parlare, un po' da
affabulatore, mentre lui Giorgio lo studiava con una certa diffidenza,
ritenendolo forse ancora immaturo soprattutto sui due terreni ai quali teneva
più, il piano internazionale e l'economia. Si fidava di più del riflessivo
Letta, di salda scuola politica che dell'esuberante Matteo, che pero' aveva già
stravinto le primarie. All'inizio lo ha tenuto d'occhio, lo ha guidato e
consigliato. Ora Napolitano si gode il meritato riposo, ma e' sempre molto
attento ai grandi temi, ed osserva "sorpreso e stupito" che Obama affermi che
Putin voglia ricostruire un impero. "Dove sono le condizioni perche' questo
accada?", domanda in una conversazione con il Corriere. Sull'Ucraina cita
l'amico Kissinger "Il suo ruolo e' farsi ponte tra Europa e Mosca". Ed ancora:
"Tra Usa e Russia c'e' tutta una retorica della Guerra fredda, ma null'altro di
simile al contesto di allora". L'ex presidente ha pure riferito di avere molto
apprezzato le parole di Putin al Corriere "Non sono un aggressore", osservando
"Siamo alleati contro il terrorismo". A ben altro di messaggi pensa Obama, che
ha pronto un piano per schierare carri armato e 5 mila uomini in alcuni stati
dell'Est Europa: Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia, Romania, Bulgaria ed
Ungheria. Si tratterebbe di un vero e proprio schiaffo in faccia al Cremlino,
dispiegare truppe proprio sui territori che appartenevano all'ex Unione
Sovietica od ai suoi alleati della cortina di ferro. Una escalation mai vista
dai tempi della guerra fredda. Il piano giunge infatti bel momento di massima
tensione tra Washington e Mosca a seguito della guerra nell'est dell'Ucraina e
dell'annessione della Crimea da parte della Russia di Putin.
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