La Russia rafforza l’arsenale nucleare con 40 nuovi missili intercontinentali
16 giugno 2015
Vladimir Putin (Vasily Maximov/ pool photo via AP)
Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, lo ha definito «pericoloso tintinnio di sciabole». Si tratta dell’annuncio fatto oggi da Vladimir Putin che l’esercito russo aggiungerà più di 40 missili nucleari intercontinentali al suo arsenale nel 2015. Per il presidente russo gli armamenti «saranno in grado di contrastare qualsiasi sistema di difesa missilistica, anche il più sofisticato», con chiaro riferimento ai progetti statunitensi e Nato di creare uno scudo antimissilistico in Europa orientale. Putin ha anche affermato che la Russia «presterà particolare attenzione ad implementare gli armamenti su larga scala e al programma di modernizzazione dell'industria militare».
Il leader del Cremlino aggiunge così un tassello a quello che sembra essere un accenno di ritorno alla Guerra Fredda, considerando le continue esercitazioni e i ridispiegamenti di truppe e mezzi nel Baltico e sul Mar Nero, da parte russa ma anche da parte Nato.
La replica da Bruxelles, quartier generale dell’Alleanza Atlantica, non si è fatta attendere e porta la firma sia di Stoltenberg che del presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. Per il segretario generale dell’Alleanza Mosca «sta sviluppando nuove capacità nucleari, usa di più la retorica atomica nel comunicare la strategia di difesa», mentre le dichiarazioni di Putin «confermano uno schema aggressivo». Il segretario generale dell'Alleanza poi dà il benvenuto all'annunciato invio di carri armati e militari Usa nelle cinque basi della Nato nell'Europa dell'Est, sottolineando che «tutto quanto facciamo risponde ai nostri obblighi internazionali», compreso il «preposizionamento» di capacità militari che la Nato «sta aumentando per rispondere alle sfide alla difesa». Per Juncker «nessuno deve ignorare che abbiamo l'articolo 5», che fa scattare la difesa collettiva della Nato, «e se arrivassero gli eventi cui non penso che arriveremo, verrà usato con tutte le conseguenze ad esso collegate».
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