L'AstroSamantha dei record è tornata, la Soyuz ha toccato terra
L'AstroSamantha dei record - 200 giorni nella stazione spaziale, mai
nessuna donna aveva fatto tanto - è tornata a casa. La navicella Soyuz
staccatasi alle 12,21 dalla stazione spaziale internazionale (ISS) è atterrata
puntualmente nella steppa del Kazakhstan, alle 15,45 ora italiana. L'astronauta
dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), l'italiana Samantha Cristoforetti, è
tornata a terra con i suoi compagni di equipaggio, l'americano Terry Virts e il
russo Anton Shkaplerov. Si conclude così la missione "Futura", la seconda di
lunga durata dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) dopo "Volare" di Luca
Parmitano e la Cristoforetti ha battuto tutti i record italiani ed europei,
maschili e femminili, di permanenza continuativa nello spazio con i suoi 199
giorni e 17 ore. Dopo l'uscita dall'orbita, a circa 140 chilometri dalla terra,
è avvenuta la separazione del moduli della navicella Soyuz che si è separata in
tre parti. Solo una, quella con a bordo Cristoforetti, Shkaplerov e Virts è
tornata a terra, le altre due si sono distrutte nell'impatto con l'atmosfera.
Due minuti più tardi (le 15,20 italiane) a 62 miglia la capsula Soyuz è entrata
nell'atmosfera. È una delle fasi più delicate e pericolose del volo di ritorno,
viste le temperature elevatissime che raggiunge la superficie esterna della
capsula protetta da uno spesso scudo termico. A 10.500 metri la velocità è di
800 chilometri orari dopo i 28.800 iniziali al momento della partenza dalla
Stazione spaziale internazionale. A quell'altitudine si è aperto il paracadute.
Infine l'atterraggio.
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