Cannes amara per l'Italia: niente premi per i tre film in gara. Palma d'oro ad Audiard
Nanni Moretti, Matteo Garrone e Paolo Sorrentino restano a bocca asciutta. Vincono i migranti di "Deephan", premio ex aequo miglior attrice a Mara e Bercot
Redazione Tiscali
La commozione sincera di Vincent Lindon al primo premio importante della sua vita, l'inno alla libertà dei cineasti della ragazza della Novelle Vague Agnes Varda, le lacrime del giovane colombiano Acevedo per la Camera d'oro, la confusione felice di Jacques Audiard Palma d'oro meritata con Dheepan e la carrellata vintage sulla storia del festival di Cannes in cui dentro ci sono tutti da Fellini a Virna Lisi, da Pedro Almodovar all'occupazione del Palais nel '68: ecco cosa resta della cerimonia di chiusura del 68esimo festival di Cannes.
L'Italia resta a bocca asciutta - Il Palmares del Festival non contempla però alcun premio per il nostro cinema, nonostante i tre film in concorso: Il racconto dei racconti - Tale of talesdi Matteo Garrone, Mia madre di Nanni Moretti e Youth - La giovinezza di Paolo Sorrentino. Solo poche parole per liquidare la sconfitta dell'Italia da parte dei fratelli Coen, presidenti di giuria. "Non avevamo premi per tutti" dicono Ethan e Joel Coen, mentre una parola favorevole per il film Mia madre arriva dall'attrice almodoriana Rossy de Palma: "Mi ha molto impressionato l'interpretazione di Giulia Lazzarini nel film di Moretti, peccato che non ci siano premi per questi ruoli".
La Palma d'oro va a Jacques Audiard per Dheepan - Tre anni dopo Un sapore di Ruggine e Ossa e cinque anni dopo l'esordio folgorante di Un profeta, che vinse il Grand Prix della giuria, il talento di Jacques Audiard è tornato in competizione ottenendo il premio più prestigioso. Il vincitore della Palma d'oro abbastanza confuso ha detto ''sentivo che sarebbe accaduto qualcosa'' e tra i ringraziamenti di rito oltre ai Coen ha voluto citare Michael Haneke.
Gli altri premi - Ecco i premi della 68esima edizione della kermesse cinematografica: il Grand Prix è andato a Laszlo Nemes per Il figlio di Saul'e. migliore regia a Hou Hsiao-Hsien per The Assassin, migliore sceneggiatura a Michel Franco per Chronic. Premio ex aequo come migliore attrice a Rooney Mara per Carol di Todd Haynes e Emmanuelle Bercot perMon Roi di Maiwenn. E ancora, il migliore attore è Vincent Lindon per La Loi du Marché di Stephane Brizé. Premio della Giuria per The Lobster di Yorgos Lanthimos, la Camera d'or aLa tierra y la sombra di César Acevedo e la Palma d'oro al cortometraggio a Waves 98 di Ely Dagher.
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