Sua Eccellenza il Prefetto
di Latina
Dott. Antonio D’Acunto
Al Sindaco di Terracina
Dott. Nicola Procaccini
Al Segretario Comunale del Comune di Terracina Dott. Marco Raponi
Al Presidente del Consiglio Comunale
Sig. Giovanni Aiello
In data
6-11-2012 ho presentato al
protocollo comunale una mia mozione avente quale ordine del giorno “discutibile modo di operare della
Servizi
Industriali”.
Nella
conferenza dei capo dei gruppi consiliari, tenuta il 3-01- 2013, il Presidente del Consiglio
Comunale comunicava che su tale mozione, inviata il 21-11-2012 per un parere, non era ancora stata data risposta dal
Segretario Comunale e quindi non poteva essere posta all’ordine del giorno del
Consiglio, pur essendo trascorsi due mesi.
Sempre
in data 3-01-2013, il Presidente del
Consiglio Comunale inviava al Segretario Comunale una nuova lettera nella quale
invitava lo stesso a dare sollecito riscontro alla sua precedente
richiesta di parere. Ad oggi non mi risulta che alla Presidenza del Consiglio
sia arrivato alcuno riscontro al sollecito riportato in
precedenza.
C’è da
precisare inoltre che in data 25-10-2012, quindi pochi giorni prima della
presentazione della mozione in oggetto, vi è stata una riunione dei capi gruppo
consiliari, proprio per chiarire questo aspetto e proprio in relazione ad altra
mozione del sottoscritto, vi allego copia della trascrizione della registrazione
della riunione.
Ora, al
di la di quello che ognuno sostiene sul fatto
sia obbligatorio o meno dare o no il parere richiesto da parte del
Segretario Comunale, una cosa è certa, che non si può impedire con questa scusa
ad un Consigliere Comunale, chiunque esso sia ed a qualunque gruppo consiliare o
partito esso appartenga, di discutere le mozioni che presenta. VI E’ UN RUOLO CHE LA LEGGE , LO STATUTO COMUNALE ED
IL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE ASSEGNANO AL CONSIGLIERE COMUNALE, ED IN
QUESTO VI E’ ANCHE IL DIRITTO DI PRESENTARE MOZIONI. DIRITTO CHE NESSUN BALLETTO
DI RESPONSABILITA’ PUO’ FURBESCAMENTE METTERE IN
DISCUSSIONE.
Credo sia mio sacrosanto diritto
sapere, dopo tre mesi dalla presentazione, se la mia mozione andrà in
discussione in Consiglio Comunale o no, e se no ho altrettanto diritto a saperne
il perché. Poiché è così che recitano Statuto e Regolamento Comunale in
attuazione del TUOEL.
Pertanto, in relazione al fatto che tale problema troppe volte si è
verificato e solo nei confronti del sottoscritto, in questo primo anno e mezzo
di consiliatura, sono a chiedere alle autorità in indirizzo TUTTE affinché ognuno faccia la parte di
pertinenza a loro assegnata dalle leggi dello STATO al fine di eliminare
questa assurda discriminazione nei confronti del sottoscritto e del gruppo
consiliare che rappresenta.
Siccome
siamo tutti uomini delle ISTITUZIONI, sempre, ma a maggior ragione in questo particolare momento, campagna
elettorale in corso e distacco della gente dalla politica e dalle ISTITUZIONI,
dovremmo con maggior zelo ed attenzione impegnarci per il recupero della
credibilità perduta.
Certo
della vostra indiscutibile appartenenza ISTITUZIONALE, confido in una rapida,
positiva e duratura soluzione del problema, ed in tale certezza spero in un
cortese e rapido riscontro alla presente.
Distinti saluti
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
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