URBANIZZAZIONE
ABUSIVA A LATINA. DENUNCIATO IL FRATELLO DEL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE LAVORI
PUBBLICI
di
A. P.
Un’area
di circa 5.000 metri quadrati di proprietà comunale compresa tra via Milazzo e
via Tagliamento è stata posta sotto sequestro ieri mattina dai vigili urbani e
dalla Guardia di Finanza al termine di una indagine coordinata dal sostituto
procuratore Gregorio Capasso e iniziata l’estate scorsa dopo che un residente
aveva inviato un dettagliato esposto in Procura denunciando l’avvenuta
esecuzione di una serie di opere abusive.
Un
anonimo «benefattore», a proprie spese, aveva asfaltato un piazzale in abbandono
destinato ad ospitare una scuola, poi aveva disegnato la segnaletica orizzontale
per creare un nuovo quanto imprevisto parcheggio a disposizione di un condominio
di recente costruzione, ed infine aveva realizzato un inedito collegamento
viario tra alcune importanti strade della zona di Campo Boario, via Milazzo, via
San Carlo da Sezze e via Tagliamento.
Quando
i vigili, all’indomani della presentazione dell’esposto, si erano recati sul
posto per un sopralluogo, avevano trovato la situazione descritta nella
denuncia, ma il verbale di accertamento, una volta redatto e depositato, era
contro ignoti.
Ci
sono voluti sei mesi per individuare l’anonimo esecutore di tutto quel lavoro, e
soltanto nello scorso dicembre, grazie all’intervento investigativo della
Guardia di Finanza, gli uffici comunali della Ripartizione Urbanistica avevano
potuto notificare all’interessato l’avviso dell’avvio del procedimento.
L’autore
o presunto tale di quelle opere di urbanizzazione piovute dal cielo e realizzate
abusivamente è risultato essere il signor Antonio Nasso, che oltre ad essere un
comune cittadino è anche fratello dell’attuale presidente della Commissione
Lavori Pubblici del Comune di Latina, Michele Nasso.
Una
situazione imbarazzante. A volerci sorridere su, si potrebbe azzardare una
storia di gelosia familiare, un fratello che vuole sostituirsi all’altro. Ma non
c’è granché da ridere su questa vicenda, che sembra costruita «a pennello»
attorno ad un condominio realizzato da un’impresa che fa riferimento ai fratelli
Nasso, e che nel giro di pochissimi giorni si è ritrovato dotato di un
parcheggio riservato ai condomini e di uno sfogo comodissimo su via Milazzo,
strada altrimenti raggiungibile soltanto con un lungo ed estenuante zig zag
nella viabilità del quartiere.
E
c’è da giurare che il presidente della Commissione Lavori Pubblici non si sia
mai reso conto di nulla, ché altrimenti in Comune non avrebbero impiegato sei
mesi per scoprire chi fosse l’esecutore di quelle opere abusive.
Distratti
anche gli uffici comunali, visto che a nessuno degli impiegati e dei funzionari
dei Lavori Pubblici e dell’Urbanistica è venuto in mente di provare a chiedere
al presidente Nasso una mano per individuare l’anonimo urbanizzatore, visto che
il palazzo al cospetto del quale le opere sono state eseguite, porta
l’inequivocabile firma delle palazzine costruite da Nasso.
Ma
ormai chiarezza è fatta. Il signor Antonio Nasso, denunciato per la
realizzazione di opere abusive, si vedrà presto recapitare un’ordinanza di
ripristino dei luoghi: dopo le spese di asfaltatura, dovrà farsi carico di
quelle di rimozione del fondo bituminoso che ha reso praticabile l’area sterrata
su cui il Piano regolatore prevede la realizzazione di una scuola.
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