Oscar 2013: beffati Spielberg e Tarantino, trionfa "Argo"
Dopo il successo ai Golden Globe è ancora Argo il grande protagonista dell'85esima edizione degli Oscar. Il thriller politico di Ben Affleck ispirato ad una storia vera sull'azione intrapresa per liberare sei ostaggi americani durante la rivoluzione iraniana ha conquistato la statuetta più prestigiosa, quella per il miglior film, e a sorpresa la vittoria è stata annunciata direttamente dalla Casa Bianca con la first lady Michelle Obama comparsa in video a Hollywood. Argo ha inoltre conquistato l'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale e quello per il miglior montaggio visivo, battendo così il favoritissimo Lincoln che si presentava con ben 12 nomination. Il film di Steven Spielberg si è dovuto accontentare dei premi al suo protagonista Daniel Day-Lewis, al terzo Oscar come miglior attore protagonista, e di quello per la scenografia.
I ringraziamenti di Affleck - "Grazie ai miei amici in Iran che vivono in condizioni non facili e a mia moglie che ha lavorato al nostro matrimonio per dieci Natali. Grazie all'Academy. Non importa quanto certe cose ti possano buttare giù. Nella vita, alla fine bisogna sempre risollevarsi" così un emozionato Ben Affleck nel suo discorso dopo la vittoria dell'Oscar nella categoria più importante, quella per il miglior film. Ma nel Paese governato da Ahmadinejad l'agenzia Fars, vicina ai Pasdaran, sostiene che Argo ha vinto l'Oscar "nonostante non lo meritasse". L'agenzia che spesso riflette posizioni dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniana quello di Affleck è un "film anti-Iran" realizzato da "una casa di produzione sionista". Secondo il critico Nadder Talebzadeh il film è un "pezzo di propaganda" prodotto per mettere in ombra le varie sconfitte patite dagli Usa nel loro trentennale confronto con l'Iran. Perciò l'Iran risponderà con una propria produzione cinematografica alla pellicola statunitense sulla fuga di americani rifugiatasi nell'ambasciata canadese a Teheran durante i giorni della rivoluzione islamica del 1979. Si intitolerà The General Staff (Lo Stato maggiore).
Bene anche Ang Lee - Grande successo per Vita di Pi di Ang Lee, l'epopea spettacolare di un ragazzo che rimane per mesi in mezzo all'Oceano su una barca da solo con una tigre è valsa al regista taiwanese 4 Oscar, miglior regia, effetti speciali, fotografia e colonna sonora. Tre Oscar al musical I Miserabili: la principessa di Hollywood Anne Hathaway ha trionfato come miglior attrice non protagonista per il ruolo della prostituta Fantine, per cui ha perso oltre 10 kg e si è tagliata i capelli alla "maschiaccio", inoltre premi per il miglior sonoro e il miglior trucco. L'Oscar per i costumi è andato invece ad Anna Karenina.
Lawrence, come da pronostico - Come miglior attrice protagonista, la giovane Jennifer Lawrence ha vinto per Il lato positivo, battendo veterane come Naomi Watts ed Emmanuel Riva, Jessica Chastain e la piccola Quvenzhane Wallis per il toccante Re della terra selvaggia che ha commosso anche il presidente Obama. Miglior attore non protagonista, invece, Christoph Waltz per Django Unchained di Quentin Tarantino, film che si è aggiudicato anche l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale.
Amour miglior film straniero - Nonostante il mancato premio alla Riva, Amour di Michael Haneke è stato incoronato miglior film in lingua straniera, Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow, il film sulla cattura di Osama Bin Laden, si è dovuto accontentare della statuetta per il miglior montaggio sonoro insieme a Skyfall, e l'ultimo James Bond ha vinto anche per la miglior canzone originale, il brano omonimo di Adele. Infine, in campo animato ancora una volta la Disney ha sbaragliato la concorrenza con il cartoon Brave. Niente da fare per l'Italia che era in lizza solo per la colonna sonora originale di Anna Karenina con Dario Marianelli.
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