LE
ASSOCIAZIONI ANTIUSURA DEL LAZIO LANCIANO IL LORO SOS: “RETE DI SOSTEGNO A
RISCHIO SMANTELLAMENTO”
L'usura
rappresenta la modalità principe, utilizzata dai gruppi criminali, per
insinuarsi nei processi economici legali, anche attraverso la concessione di
prestiti mirati ad accaparrarsi beni e aziende. Il dato è in crescita, come
dimostrato dall'aumento delle richieste di aiuto. In questi anni, al fine di
contrastare il fenomeno, si è radicata nella Regione una rete di associazioni di
solidarietà, sostegno e assistenza alle vittime di usura. "Aiuto alle vittime -
spiegano i presidenti delle associazioni antiusura - raggiunto grazie alla legge
regionale antiusura (legge 23/2001), che ha consentito alla rete di diffondersi
nel territorio e offrire gratuitamente assistenza legale, finanziaria e
commerciale, espletata da una rete di professionisti".
Negli
ultimi tre anni, però la legge non è stata applicata. Le risorse, al contrario,
sono state destinate a finanziare campagne pubblicitarie del governo regionale
del tutto incerte. Queste scelte hanno messo in grave difficoltà le associazioni
che hanno anticipato e sostenuto costi che non sono stati rifondati, benché
previsti da bandi pubblici e dalla legislazione regionale. Siamo di fronte a una
vero e proprio smantellamento della rete di solidarietà. È necessario-
concludono- un "patto contro l'usura" tra le associazioni e chi si candida a
governare la Regione".
Nel
corso di una conferenza stampa che si terrà giovedì 31 gennaio alle ore 11,
presso lo Sportello Antiusura "L'amico giusto" in via Messina 30 (zona Porta
Pia) saranno resi noti i dati delle vittime assistite, del fenomeno usura nel
Lazio e i punti dell'appello alle forze politiche.
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