Al Presidente del Collegio dei Revisori dei Conti
Del Comune di Terracina
Dott. Luigi Maragoni
Leggendo il verbale n. 30, da codesto collegio redatto il 19 Novembre
2012, nella primissima parte laddove si parla di spese del personale, da parte
vostra si ribadisce un concetto, già dal sottoscritto più volte letto in altre
vostre relazioni periodiche e di verifica dei bilanci comunali, e di cui
riportate anche precisi e puntuali riferimenti di legge, che ovviamente non sto
a riportarvi in quanto già perfettamente a vostra conoscenza.
Tale
concetto, parlando del patto di stabilità interno, a cui il Comune deve
attenersi nel calcolare le spese del personale, deve tener conto anche delle
spese per il medesimo capitolo affrontate dagli organismi partecipati,
variamente denominati, partecipati o comunque facenti capo
all’ente.
Prosegue la vostra relazione affermando testualmente: L’INTENTO PERSEGUITO DAL LEGISLATORE CON
QUESTE NORME E’ EVIDENTEMENTE QUELLO, DA
UN LATO, DI RIDURRE L’INCIDENZA DELLE SPESE DI PERSONALE NELL’AMMINISTRAZIONE
DEGLI ENTI LOCALI AI FINI DEL RISPETTO DEGLI OBIETTIVI DI FINANZA PUBBLICA CON
RIFERIMENTO AL PATTO DI STABILITA’ INTERNO, DALL’ALTRO IMPEDIRE CHE LO SCHEMA
ORGANIZZATIVO DELLE COSIDDETTE “ESTERNALIZZAZIONI” VENGA UTILIZZATO DAGLI
ENTI SOSTANZIALMENTE PER ESCLUDERE I VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA, ANZICHE’ PER
PERSEGUIRE OBIETTIVI DI MAGGIORE EFFICIENZA, EFFICACIA ED ECONOMICITA’ NELLA
GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI”. IL COMMA
4 DELL’ART. 76 PREVEDE NON SOLO L’IPOTESI DI ASSUNZIONI FATTE DALL’ENTE STESSO,
MA ESTENDE IL DIVIETO ANCHE ALLE FORME DI ESTERNALIZZAZIONE A SOGGETTI PRIVATI
QUANDO SIANO ELUSIVI DEL DIVIETO DI ASSUNZIONI.
Alla
luce di quanto sopra affermato ho la necessità, oltre che l’obbligo, di porre
alla vostra attenzione i contenuti della delibera di Giunta Comunale n. 529 del
20 Novembre 2012.
Tale
delibera, proposta dall’Assessore Rossano Alla,
toglie dalla gestione dell’Azienda Speciale Terracina, la distribuzione,
ai genitori dei bambini delle scuole comunali, dei blocchetti pasto per darli in appalto ad
un’azienda privata al costo di 1.600,00 Euro mensili, oltre
IVA.
Ora
tale appalto determina un aggravio dei costi a carico della collettività, più
precisamente dell’ente, poiché parallelamente all’appalto esterno del servizio,
che costa circa 2.000,00 Euro al mese, non vi è stato un contestuale
ridimensionamento dei costi di gestione dell’Azienda Speciale, che anzi nel
contempo, con i servizi ridotti dall’appalto, ha continuato ad assumere altro personale, non
si capisce per fare cosa.
Dalla descrizione dei fatti come sopra esposti e da come
al sottoscritto riferiti, appare chiara l’incongruenza.
Per cui appare chiara la violazione dei vincoli da voi
ripetutamente rappresentati all’ente e non da ultimo nel verbale dal
sottoscritto in precedenza richiamato.
C’è da considerare ancora, se il
costo pagato per tale servizio è congruo, cioè se oltre all’operazione in se,
il costo pagato dal comune al privato
corrisponde al principio di risparmio per l’ente.
Infatti
dagli allegati alla delibera, sia nell’offerta del Comune, sia dall’accettazione
dell’azienda, viene fuori un impegno lavorativo di 9,50 ore settimanali di
servizio per una sola unità lavorativa, pagare 1.600,00 Euro al mese più IVA
siamo tranquillamente intorno ai 2.000,00 Euro.
Domanda, e’ congruo pagare per circa 42 ore mensili di
lavoro per una sola unità lavorativa 2.000,00 EURO?
Io che conosco un poco di queste cose, in
quanto sindacalista in pensione, dico di no, anzi sostengo che il prezzo pagato
è eccessivo.
Ora,
solo per mettere un poco di sale sulla
questione, vi racconto di una leggenda metropolitana secondo la quale si dice che in tutto questo caos si siano
assunte due persone dalla ditta che ha preso l’appalto e che tra esse che ci siano parenti di Consiglieri Comunali,
ovviamente io per primo sono ad affermare che questa è solo una casualità,
qualora vera, per rispondere alle male
lingue e difendere i Consiglieri Comunali che mai si abbasserebbero a tanto
nello svolgimento dell’alto compito Istituzionale che su di loro incombe e che
li caratterizza. Così come va smitizzato il fatto che se l’Azienda Speciale ha
assunto in presenza di una esternalizzazione del lavoro è stato solo perché ve
ne era effettivamente bisogno e non c’è stato nessun scambio di
favori.
SONO SICURO CHE IL NEO ELETTO CONSIGLIO
D’AMMINISTRAZIONE DELL’AZIENDA SPECIALE SARA’ IN GRADO DI SPIEGARCI
TUTTO.
Tale
richiesta in virtù dei compiti di controllo speciali a voi assegnati dalla legge
in presenza di un Comune con sulle spalle una dichiarazione di dissesto
finanziario, come è nella circostanza il Comune di Terracina.
Per
facilitarvi il compito vi allego copia della su richiamata
delibera.
Certo
del vostro interessamento e che non mi considererete per questo e per quanto
ancora vi disturberò, un rompiscatole, invio cordiali saluti.
Il Consigliere Comunale
Vittorio Marzullo
Nessun commento:
Posta un commento