COMUNICATO
STAMPA
Leggendo i verbali del collegio dei revisori contabili del Comune si
rilevano diverse e pesanti inadempienze da parte dell’amministrazione comunale
nella gestione del bene comune.
Infatti, si va dal verbale n. 1 dove si rileva che sono stati fatti
approvare dal Consiglio Comunale due delibere:
a) REGOLAMENTO
IMU
b) MODIFICA
REGOLAMENTO PER LA
DISCIPLINA DELLA PUBBLICITA’ E DELLE
AFFISSIONI E PER L’APPLICAZIONE DELL’IMPOSTA SULLA PUBBLICITA’E SULLE PUBBLICHE
AFFISSIONI
Senza il preventivo parere del collegio, in barba a
quanto previsto dal D. L. 174/2012.
Il verbale n. 2 “ Il Collegio dei revisori dei conti, ritiene
fondamentale che l’Ente provveda, in vista della predisposizione dei prossimi
rendiconto di gestione relativi all’anno 2010, 2011 e 2012:
a) al
riaccertamento di tutti i residui attivi e passivi secondo le disposizioni del
TUEL;
b) alla
verifica dell’eventuale esistenza di eventuali residui attivi e passivi sulle
partite di giro, procedendo, dopo averne verificato le motivazioni, alla loro
eliminazione;
c) alla
verifica della conservazione tra i residui passivi del titolo II, di impegni
contabili oltre i due precedenti esercizi;
d) alla
verifica di ciascuna delle posizioni contributive dichiarate inesigibili dal
Concessionario della Riscossione. Per ogni posizione occorre verificare le
motivazioni che sottendono alla comunicazione di inesigibilità verificando che
il concessionario abbia posto legittimamente in essere tutti gli atti di propria
competenza e solo successivamente con lo sgravio e, quindi, l’eliminazione del
corrispondente valore di residuo attualmente in bilancio.
In sostanza i revisori
chiedono all’amministrazione che prima di approvare i bilanci 2010, 2011 e 2012
si faccia un’operazione verità sui residui attivi e passivi dell’Ente affinché
ci sia chiarezza sulla situazione di bilancio. Ciò anche perché tale situazione
può compromettere il rispetto del patto di stabilità interno.
Avvertono ancora i revisori che
l’utilizzo di somme destinate a specifiche destinazioni non possono essere
utilizzate per spesa corrente e che questa eventualità diventa “fonte di responsabilita’ gestionale e
patrimoniale per chi lo dispone”.
Se i revisori mettono l’allerta ai dirigenti ed i
funzionari responsabili, otre chè, ovviamente, l’Amministrazione Comunale, con
un documento ufficiale di revisione periodica,
evidentemente hanno i loro buoni
motivi.
In un altro passaggio del verbale
recitano: E’ previsto inoltre che prima
dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente
locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella
revisione delle ragioni del mantenimento in tutto o in parte dei
residui.
La nota maggiormente dolente, la registriamo
nella parte finale del verbale n. 2 del 19 Gennaio 2013, allorquando facendo
riferimento all’art. 265 del TUOEL, lo riportano integralmente con lo scopo
principale di evidenziare le gravi inadempienze formali in cui sta incorrendo
l’Amministrazione Comunale, laddove il comma
2 recita: LE PRESCRIZIONI
CONTENUTE NEL DECRETO DI APPROVAZIONE DELL’IPOTESI DI BILANCIO SONO ESEGUITE
DAGLI AMMINISTRATORI, ORDINARI O STRAORDINARI, DELL’ENTE LOCALE , CON L’OBBLIGO
DI RIFERIRE SULLO STATO DI ATTUAZIONE IN UN APPOSITO CAPITOLO DELLA RELAZIONE
SUL RENDICONTO ANNUALE
Mentre le noti dolenti vere e proprie
vengono dalle chiare prescrizioni previste dai commi 3 della stessa legge : L’ORGANO DELLA REVISIONE RIFERISCE
TRIMESTRALMENTE AL CONSIGLIO DELL’ENTE ED ALL’ORGANO REGIONALE DI
CONTROLLO.
Ora tale comma, impone ai revisori dei conti
di relazionare trimestralmente in Consiglio Comunale ed alla Corte dei Conti
Regionale, ora io non so cosa è accaduto, ma una cosa è certa, le prescrizioni
sono dello scorso mese di Agosto, sono passati sei mesi ED IN
CONSIGLIO COMUNALE TALI COMUNICAZIONI SUL RISPETTO DELLE PRESCRIZIONI DEL
MINISTERO DELL’INTERNO, DA PARTE DEI REVISORI DEI CONTI, ANCORA NON SONO MAI STATE
EFFETTUATE.
Tale inadempienza assume maggiore gravità se messa in
relazione al comma 4 : L’INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI CONTENUTE NEL DECRETO
DEL MINISTRO DELL’INTERNO DI CUI ALL’ART. 261, COMMA 3, ( LE PRESCRIZIONI
APPUNTO) COMPORTA LA SEGNALAZIONE
DEI FATTI ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA PER L’ACCERTAMENTO
DELL’IPOTESI DI REATO.
Allora, mi domando, di fronte ai dubbi
espressi dai revisori dei conti sul comportamento e sulla gestione del bilancio
da parte dell’Amministrazione Comunale, e viste le inadempienze rispetto alla
mancata comunicazione trimestrale al Consiglio Comunale, ALLA LUCE DEL COMMA 4
DELL’ART. 265 DEL TUEL, IL COLLEGIO DEI
REVISORI HA FATTO LA
PREVISTA OBBLIGATORIA SEGNALAZIONE
ALL’AUTORITA’ GIUDIZIARIA PER LA
SEGNALAZIONE DEI FATTI AI FINI DELL’ACCERTAMENTO DELL’IPOTESI DI
REATO?
Riferirò quanto prima anche sulle gravi
rilevazioni contenute nel verbale numero 3 del 22 Gennaio 2013 del collegio dei
revisori dei conti, ma ciò che mi preme prioritariamente evidenziare oggi è il
totale dispregio delle leggi e del rispetto del ruolo sacrosanto del Consiglio
Comunale che questo Sindaco sta con la sua miscela composta da grande incapacità
amministrativa, arroganza ed uno pseudo dirigismo riconducibile alla sua non
completamente confessata vocazione politica.
Il
Consigliere Comunale
Vittorio
Marzullo
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