FAVISMO:
SINTOMI, RIMEDI E ALIMENTI DA EVITARE
di
Marta Albè
Tra
gli ortaggi di stagione in primavera troviamo le fave. Vi avevamo già parlato
dei numerosi benefici per la salute delle
fave, che purtroppo non valgono per chi soffre di favismo.
Il
favismo è una malattia grave che richiede a chi ne soffre di evitare di
consumare fave e non solo.
Favismo
e allergia alle fave
Il
favismo e l'allergia alle fave non
sono la stessa cosa. Non bisogna confondere il favismo, che è una malattia,
con l'allergia alle fave, che è invece un'allergia alimentare, che interessa
circa il 3% della popolazione italiana, con particolare riferimento all'età
pediatrica. L'allergia alle fave è comunque piuttosto rara.
Cause
del favismo
Il
favismo è una patologia in cui è presente un difetto congenito in un enzima
normalmente contenuto nei globuli rossi. Questo difetto enzimatico si trasmette
per via ereditaria tramite il cromosoma X. Il favismo colpisce in forma grave i
maschi, mentre le femmine sono portatrici sane e possono trasmettere il deficit
genetico ai figli maschi o ammalarsi di forme lievi. Il favismo è una malattia
diffusa soprattutto in Sardegna e Grecia, in Asia meridionale e in Africa.
L'enzima coinvolto nel favismo è il glucosio-6-fosfato-deidrogenasi.
Nelle
persone che soffrono di favismo si riscontra un deficit di questo enzima. I
genitori affetti da favismo possono trasmettere la malattia ai figli, nei quali
di solito però si presenta in forma più lieve. Il consumo di fave espone i
G6PD-carenti al rischio di crisi emolitiche per via della presenza, all'interno
dei semi, di sostanze ossidanti come divicina e convicina.
Sintomi
del favismo
I
sintomi del favismo, e la malattia vera e propria, compaiono dopo 12-24 ore
dall'assunzione di fave fresche. Nei casi più gravi circa la metà dei globuli
rossi viene distrutta. L'Associazione
Italiana Favismo spiega che quando la malattia compare a breve distanza
dall'assunzione di fave fresche (o di altri medicinali o alimenti implicati nel
favismo) il soggetto colpito assume un colorito giallo intenso su fondo pallido.
La cute e le mucose diventano molto pallide. Le urine diventano ipercolorate e
possono comparire i segni di un collasso cardiocircolatorio.
I
sintomi principali del favismo sono:
1)
Improvvisa insorgenza di febbre e di ittero della cute e delle mucose.
2)
Urine ipercolorate, giallo-arancione.
3)
Pallore, debolezza, compromissione delle condizioni generali.
4)
Respiro frequente, difficoltoso.
5)
Polso rapido, debole, poco apprezzabile.
Come
diagnosticare il favismo
La
diagnosi del favismo avviene grazie ad un esame del sangue specifico che serve
per determinare la presenza dell'enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi nei
globuli rossi. L'esame viene utilizzato sia per diagnosticare la malattia vera e
propria sia per identificare i portatori sani di favismo.
Rimedi
e alimenti da evitare
Al
momento non esisterebbero rimedi e soluzioni vere e proprie per prevenire i
sintomi del favismo, se non l'indicazione di evitare gli alimenti e i farmaci
che scatenano la malattia. Chi presenta il deficit dell'enzima legato al favismo
deve evitare di ingerire:
1)
Fave
2)
Piselli
3)
Verbena Hybrida
4)
Alcuni farmaci (come sulfamidici, salicilici, chinidina, menadione)
5)
Lupini
6)
Arachidi.
Alcuni
pazienti preferiscono evitare anche:
1)
Tutti i legumi compresa la soia e i suoi derivati
2)
Mirtilli
3)
Vino rosso
4)
Acqua tonica.
Questi
cibi e farmaci agiscono da fattori scatenanti del favismo inibendo l'attività
dell'enzima glucosio-6-fosfato-deidrogenasi eritrocitaria e, purtroppo,
impoverendo ulteriormente i globuli rossi che sono già carenti dell'enzima.
Sono
da evitare anche Henné nero (Indigofera tinctoria), Henné rosso egiziano
(Lawsonia inermis) ed altri coloranti affini, usati in Italia sia per tatuaggi
temporanei sia per tingere i capelli.
Qui
l'elenco completo dei farmaci da evitare in caso di favismo.
Quando
il favismo porta alla crisi emolitica, l'unico rimedio è la trasfusione di
sangue che deve essere effettuata al più presto. Il soggetto deve essere
trasportato immediatamente in ospedale. Potrebbero essere necessarie più
trasfusioni. Le trasfusioni sono fondamentali perché il favismo in fase acuta
può provocare un'anemizzazione molto rapida. È raccomandabile che i parenti del
paziente ricoverato si sottopongano al test per identificare il favismo.
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